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07-04-2014, 12.40.11 | #4 | |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
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07-04-2014, 13.05.28 | #5 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 17-12-2011
Messaggi: 899
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
Quale verità? O esiste un parametro oggettivabile, un testo ritenuto sacro ( e allora quale testo e perchè la scelta di un determinato testo), oppure è del tutto soggettivo e in quanto tale molto opinabile. La verità non l'ha nessuno umano sul palmo della mano,. e la via di una verità, ammesso che ci sia, è un'ipotesi di percorso che solo soggettivamente in termini esistenziali può essere riscontrata, accettata o rifiutata per ripercorrere poi altre vie. Noi tentiamo percorsi epistemologici, sentieri di conoscenza, cercando di interpretare, ma non c'è una stella polare che fisicamente indichi la distanza fra noi e una possibile verità. Quante dottrine spirituali sono nate? Chi distingue e come l'illusione da una verità spirituale? Per quanto mi riguarda vale la testimonianza di Gesù, che più che una verità trascendentale, parla di un comportamento esistenziale, quotidiano. Ma il mio è e rimane un valore esistenziale prima ancora che trascendentale, se alzo di livello la mia fede facendola divenire verità trascendentale rischio la contrapposizione fra altre mille verità. E daccapo: quale è il parametro oggettivo della verità spirituale? |
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07-04-2014, 14.00.51 | #6 | |||
Ospite abituale
Data registrazione: 11-06-2002
Messaggi: 1,297
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
Nel confronto si, sempre, su qualsiasi livello si trovino le persone che si confrontano. Citazione:
Sulla prima parte mi trovo d'accordo. Infatti uno dei modi più semplici per riconoscere una persona che è ciò di cui parla è proprio la sua capacità di dialogare a tutti i livelli senza nessuna necessità di utilizzare parole particolari o concetti sacri. Può esprimere un concetto infinito in 3 parole e scriverne un libro a seconda di chi ha davanti. Non si interessa di affascinare, anzi, si interessa di entrare in comunicazione con la persona con cui parla e il modo più semplice è certamente parlare la stessa lingua. Però non sempre deve essere così, ci sono momenti in cui è necessario invece creare una tensione ed uno sforzo nell'altro... ma non è il caso di cui stiamo discutendo. Invece sulla seconda parte mi trovi un pò meno d'accordo, forse è questione di capirsi, perchè per quanto arrogante possa sembrare, e lo capisco, chi ha in se un contatto con la conoscenza, non ha un sapere teorico, ma ha una coscienza che gli permette di accedere ad un determinato livello di Conoscenza, quella coscienza gli permette anche di contenere quel sapere, il quale non può essere contenuto da chi non ha la sua stessa evoluzione di coscienza. Di conseguenza il modo per dirti certe determinate cose è solo mostrarti con il suo esempio, ad esempio, come accedere a quel sapere attraverso una serie di "tecniche". Invece può certamente farti notare delle "pecche" ma anche in quel caso, non può e non deve consegnarti teoria su di te, ma può però metterti nelle condizioni, darti cioè i mezzi necessari, di scoprire tu stessa cosa non sai di te. Scusa se appare troppo misterioso, non saprei come chiarire meglio ma se serve lo farò volentieri. Citazione:
Hai ragione, infatti Socrate ben diceva di non sapere. Comunque, se si è sinceri, si cerca e si bussa prima o poi qualcuno aprirà la porta. |
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07-04-2014, 16.24.27 | #7 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 29-03-2014
Messaggi: 32
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Gentile Kri,penso di aver capito quanto hai tentato di spiegarmi e ti ringrazio. Però quando io leggo Oroboros che cita, quello che in metafisica viene chiamato inversione dei poli ,non è questione di coscienza ma d'ignoranza se io non comprendo ,non sapendo cosa la metafisica intende per inversione dei poli.Quanto ai mezzi necessari per scoprire cosa io stessa non so su di me, ben vengano.Anche mostrare le pecche senza indicazione alcuna di come correggerle,mi pare un po' come colui che per insegnarti a nuotare ti butta nell'acqua alta senza dirti come respirare e come muoverti! L'evoluzione di coscienza non è per tutti uguale,però io faccio confusione nel leggere quello che altri scrivono a proposito di chi non capisce.Davide M, parla di forma mentis irrimediabilmente corrotta.Sono parole grosse e inquietanti,io non lo so se la mia forma mentis è irrimediabilmente corrotta,però credo che le parole debbano essere usate con più cautela da chi ritiene di aver compreso grazie alla propria evoluta coscienza quel che gli altri non hanno ancora compreso,non solo i concetti metafisici.In verità ora mi sento molto a disagio,devo metabolizzare quanto da altri scritto,continuerò a leggervi.Grazie
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07-04-2014, 16.52.41 | #8 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 175
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
La Verità è una nella sua totalità ed è assoluta. Non la si può nemmeno negare, perché il dire che la verità assoluta non esista è una contraddizione col proprio enunciare, dal momento che se non esiste la verità assoluta anche l'affermazione che non possa esistere, non essendo assoluta a propria volta, nega se stessa implicitamente. Quando un enunciato cade in contraddizione con ciò che enuncia significa che il presupposto di partenza è errato, e se è errato significa che la Verità assoluta non può essere negata. Se la Verità assoluta è unica, i suoi raggi sono molteplicità delle unicità e ogni molteplicità è necessariamente relativa perché composta da elementi in relazione tra loro. La Verità è nei modi in cui queste relazioni interagiscono tra loro e questi modi sono, precisamente, modulati dalla norma imposta dai princìpi universali che in questo sito sono totalmente ignorati. Il fatto che nessuno voglia sapere cosa si debba intendere per princìpi universali è la dimostrazione implicita che nessuno qui dentro è realmente interessato a capire. Se la logica non procede da princìpi certi, in modo indiscutibile perché assoluto... la stessa logica necessariamente è costretta a errare, ipotizzando a casaccio. Si è contenti di questo errare perché, in fondo, ma sì... chissenefrega? Va bene, contenti voi contenti tutti, ma almeno la si smetta di lamentarsi. Ultima modifica di oroboros : 07-04-2014 alle ore 18.06.32. |
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07-04-2014, 17.55.19 | #9 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-04-2014
Messaggi: 193
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
Sei molto ottimista, se pensi che la menzogna sia reversibile, soprattutto chi mente a se stesso non vedo proprio come possa farsi trovare dalla verità E poi ti contraddici, se l'inversione di ogni ciclo avviene al di sopra del tempo non capisco come possa mostrarsi simultaneamente all'interno di un'esistenza In un confronto dialettico ci sono due modi di porsi, o ci si arrocca sulle proprie ragioni, oppure si fa come Socrate e si ammette di non sapere. Nelle questioni di spiritualità io ho sempre ammesso la mia ignoranza, le elucubrazioni le lascio a chi ha tempo da perdere. Parafrasando Aristotele, chi si vuole far trovare dalla verità, deve ricercarla e se non si vuole esser trovati, si deve ricercarla lo stesso per non farsi trovare; in ogni caso dunque si deve ricercarla. Se infatti la verità esiste, siamo certamente tenuti a cercarla, dal momento che essa esiste; se invece non esiste, anche in questo caso siamo tenuti a cercare come mai la verità non esiste, e cercandola facciamo ricerca, dal momento che la ricerca è la causa e l'origine della verità. Detto ciò ritengo che nelle questioni di spiritualità le elucubrazioni lasciano il tempo che trovano, perché come ha scritto Wittgenstein, ciò che può dirsi, può dirsi chiaramente. Ultima modifica di Davide M. : 07-04-2014 alle ore 22.22.15. |
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07-04-2014, 18.05.29 | #10 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 26-01-2008
Messaggi: 175
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Riferimento: Farsi trovare dalla Verità
Citazione:
L'inversione dei poli è una necessità che ha ogni realtà manifestata, ed è data dalla ciclicità del proprio percorrere la spirale che è modulo di ogni movimento ciclico. Significa che quando una rotazione ha raggiunto il suo culmine, dato dal punto estremo del suo ruotare, i poli di questa rotazione si invertono a dal punto più alto il movimento cercherà il punto più basso, e quando l'avrà raggiunto si orienterà verso l'alto su un piano diverso di realtà, che sarà superiore o inferiore a quello che l'ha preceduto. Yin al suo estremo diventa Yang il quale, al proprio estremo, ridiventa Yin. L'inversione è istantanea perché avviene al di fuori della durata temporale, e non all'interno della rotazione del vortice. I due poli di ogni realtà stanno sulla verticale dell'asse attorno al quale la realtà ruota, e rappresentano simbolicamente il centro perché costituiscono la sua riflessione sdoppiata, che non è soggetta al cambiamento trovandosi posizionata sullo stesso asse fisso rispetto al vortice. L'inversione delle polarità è uno dei princìpi detti universali, perché applicabili all'intera manifestazione dell'esistenza. |
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