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19-03-2014, 16.49.10 | #13 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-11-2012
Messaggi: 919
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
** scritto da gyta:
Citazione:
Ma Gandhi credeva in Dio, quindi il percorso non è merito del raziocinio umano. |
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19-03-2014, 17.08.18 | #14 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
Messaggi: 2,614
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
Citazione:
Gandhi aveva fiducia nella ragione umana. Sapeva, sentiva che l’evidenza di un comportamento giusto sarebbe stato riconosciuto proprio grazie a quella fede profonda nella ragione umana. La sua lotta sociale partì proprio dal rendersi conto della distanza abissale fra la legge scritta e quella rispettata. La sua fu una lotta politica* portata avanti con lo strumento della ragione. La forza era quella di una profonda fiducia nella qualità umana dell’intelligenza, dote che avrebbe reso giustizia per semplice evidenza. Non c’era mai nel suo percorso un “perché lo ha detto Dio” ma un “perché è razionale”. Ecco perché ho sentito di portarlo come esempio di unità di quelle posizioni che Myfriend sente come antitetiche. * rammentiamoci che la sua profonda indignazione verso l'ingiustizia partiva in prima istanza proprio da quella conoscenza della legge e del diritto come avvocato. |
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19-03-2014, 18.21.09 | #15 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 17-03-2014
Messaggi: 11
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
bè, Gyta...non è proprio corretto quello che dici.
Prima di avere fede nella ragione umana, Gandhi aveva fede in Dio e credeva in Dio. Rientra, quindi, nella primo caso. « Non sono che un umile cercatore della verità, risoluto a trovarla. Non considero nessun sacrificio troppo grande per vedere Dio faccia a faccia. » Per Gandhi l'uomo nella sua vita terrena deve cercare di avvicinarsi il più possibile alla verità, che è Dio: « La mia fervente ricerca mi portò alla massima rivelatrice "La Verità è Dio", invece della solita "Dio è la Verità". » Gandhi non è certamente un sostenitore di quello che io ho definito "umanesimo individualista". Il suo era un "umanesimo" che originava dal credere in Dio e dal considerare gli uomini "figli di dio". Detto questo tu insisti nell'errore e dici: La vision di riferimento non l'ho decisa io, non è mia. Io prendo quella di Gandhi. E non ti accorgi che sei ancora tu a voler stabilire il bene e il male....e stai dicendo a me che "il vero bene dell'umanità" è ad esempio Gandhi. O un altro dei grandi sostenitori della dignità umana. Ma questa, Gyta è una TUA vision. Tu continui a dire....no no...è la vision dei più grandi pensatori. Ma è una TUA vision. E tu dici, no, non è mia. Però è una tua vision. Tu semplicemente hai stabilito che quello è il bene e lo hai fatto tuo. E stai cercando di venderlo a me. Ma io...essendo un "individualista" come te, ti dico: io non credo affatto che quella vision, la vision di Gandhi, sia il "bene". Questo è quello che pensi tu. Ma non è quello che penso io. E perchè mai io dovrei accettare una tua "vision"? E tu mi dici...no non è mia...è di Gandhi. Però l'hai fatta tua. Tu hai deciso che quella è la vision giusta (il bene). E chi sei tu per dire che quella è la vision giusta per l'umanità? E tu dici: perchè è la vision dei grandi pensatori della storia. Ma questa è la TUA vision. E chi ti dice che io considero giusta la vision dei grandi pensatori della storia? Perchè lo dici tu? No Gyta....sarà valido per te. Ma questo è il tuo TOTEM... non è il mio TOTEM. Nè ho alcuna intenzione di assoggettarmi a ciò che tu ritieni essere "il bene". E' comunque una tua "vision"...e se permetti, come tu hai la tua...io ho la mia. E il mio Totem. A meno che tu non ti autoproclami Guru e ti arroghi il diritto di indicare la giusta vision del "bene" per l'umanità. E' questo ciò che stai facendo? Ti consideri un Guru e pensi di avere il diritto di stabilire qual è il bene dell'umanità e stai dicendo che il bene della umanità è l'uso della ragione come hanno fatto i grandi uomini? Ma chi l'ha stabilito, questo....tu? E chi sei tu per stabilire che questo è il "bene"? E' una TUA vision. Gyta...tu usi l'espediente di dire: questa non è la mia vision...è quella di Gandhi. Ma è solo un trucco. Perchè tu l'hai fatta tua (cioè l'hai elevata a tuo Totem) e stai cercando di spacciarla come una cosa non tua. E perchè mai io dovrei aderire a una vision che tu dici non essere tua? Perchè è la migliore? E chi stabilisce che "salvaguardare la dignità" è la cosa migliore? I grandi pensatori? Bè...esistono fior fior di pensatori che invece teorizzano l'esatto contrario. E molta parte del mondo vive proprio secondo questa vision. E vive bene. Perchè non dovrebbe essere "bene" sfruttare chi puoi sfruttare? Chi lo dice che non è bene? |
19-03-2014, 20.15.39 | #16 | |||
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Data registrazione: 02-02-2003
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
Citazione:
qualora sia possibile gradirei che non si manipolasse ciò che scrivo distorcendone il senso.. gradimento immagino reciproco e condiviso.. E’ logico che ognuno ha un proprio sentire ed una propria esperienza che tu ami chiamare “individualismo” mentre nella mia vision(e) ci vedo solo il segno dell’individualità che contraddistingue la nostra coscienza umana. Citazione:
Ora, sarebbe interessante comprendere come mai hai posto all’inizio della tua discussione: Citazione:
quando sembrerebbe tu abbia ben chiara la coscienza che tale 'entità superiore' è comunque anch'essa una vision(e) o usando la tua espressione un totem radice; mi sembra superfluo far apparire una presunta seconda posizione in antitesi alla prima, visto che nel corso del tuo esplicitare sei giunto alla conclusione che qualunque vision(e) è per l’appunto una vision(e) e come tale non può valere per ognuno ma solo per chi abbraccia quella medesima vision(e). p.s: il grassetto a che ti serve?.. |
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19-03-2014, 22.01.58 | #17 | |
Moderatore
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
Citazione:
Sono più sicuro della Sua esistenza che del fatto che voi e io stiamo seduti in questa stanza. E posso anche affermare che potrei vivere senz'aria e senz'acqua, ma non senza di Lui. Potete strapparmi gli occhi, eppure non mi ucciderete. Ma distruggete la mia fede in Dio, e io sono morto. Questo per quanto riguarda Gandhi. E mi sembra che questa citazione sia sufficientemente esplicativa. Per quanto invece concerne la questione dell'umanismo e del peccato originale non è semplice sintetizzarla. Posso però schematizzarla per titoli senza entrare nel merito poiché la spiegazione sarebbe troppo ampia. Il racconto del peccato originale può essere letto sia in chiave teologica che razionale. Il mondo si regge e si sviluppa mantenendo costanti i propri equilibri naturali. Se questi vengono scompaginati tutta la struttura naturale ne risente. Come nel nostro organismo se viene meno un equilibrio è necessario ripristinarlo così nel mondo la natura tenta di ricostruire gli equilibri che vengono meno. L'uomo è una specie animale come tutte le altre, e la sua presenza nel mondo dovrebbe essere equilibrata con quella di tutto ciò che nel mondo esiste. Teologicamente parlando è Dio che governa il mondo attraverso la sua volontà, e questa appunto si occupa di mantenere costante l'equilibrio fra i vari elementi e le varie specie. Se l'uomo si ritiene una specie superiore a tutte le altre, convincendosi che tutto ciò che esiste nel mondo è funzionale esclusivamente ai suoi bisogni, automaticamente sconvolge l'equilibrio del mondo, a maggior ragione se questi bisogni aumentano nel tempo in modo esponenziale. È un po' come se nel nostro organismo un organo si sviluppasse a dismisura a danno di tutti gli altri organi: in breve tempo tutto l'organismo ne risentirebbe sino a collassare. Se dunque dal punto di vista teologico il peccato originale è il disconoscimento del primato di Dio al di sopra di tutto, da quello razionale è l'affermazione del primato dell'uomo sulla natura e la riduzione di quest'ultima a sua schiava, quindi l'antropocentrismo. Nel racconto del peccato originale vi sono temi fondamentali per comprendere i danni di questa visione che pone l'uomo al centro del mondo, e ho scritto un libro su questo tema proprio per evidenziare come il peccato originale sia essenzialmente un problema di filosofia della conoscenza e non di filosofia morale, e fondamentale in questo senso è la distinzione fra conoscenza e sapienza. Ultima modifica di donquixote : 20-03-2014 alle ore 02.06.11. |
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20-03-2014, 07.23.24 | #18 | |
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Data registrazione: 02-02-2003
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
Citazione:
Ho preso ad esempio Gandhi proprio perché l’arma da lui impugnata era la logica razionale, su questa e sulla fiducia che ciò che è giusto è destinato ad emergere ed a venire approvato da più: questi erano i suoi argomenti nelle lotte politiche e non la sua fede in Dio. Con questi argomenti ed in nome della dignità dell’uomo convinceva e incendiava i cuori di chi mano a mano combatteva per la stessa causa. Non usava Dio per convincere che la lotta era giusta e che bisognava lottare. E’ logico che la fede spirituale gli abbia donato quella forza per portare avanti la lotta anche nei momenti più duri ma non se ne è mai servito come argomento politico, per questo e non per altro ho preso come esempio la sua figura, perché è stata quella di uomo che ha combattuto per una causa con la fede nella ragione e l’arma della ragione, visto che questa e solo questa usava. Eppure proprio nel nome della giustizia terrena e della ragione umana è stato in grado di unire nel suo richiamo persone di cultura e spiritualità differenti, ovvero è a mio avviso l’esempio calzante di come si possa ben coniugare la fede nella ragione con la fede spirituale. Quindi mi sembra che possa ben rappresentare quell’unione degli opposti che Myfriend poneva come inconciliabili. Mi sembrava di averlo già spiegato chiaramente.. Spero di essere stata ancora più chiara che in precedenza. Riguardo alle domande che ti avevo fatto non mi sembra che tu mi abbia chiarito di tanto il tuo pensiero.. né che tu abbia esposto la tua visione intorno alla questione sollevata da Myfriend.. A meno che non fosse un invito ad acquistare il tuo libro.. |
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20-03-2014, 11.02.32 | #19 | |
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
** scritto da gyta:
Citazione:
Quindi, con questa tua affermazione, siamo di fronte ad uno scoop: Gandhi prendeva ed effettuava le sue scelte non per fede ma secondo logica umana. P.S.= Se Maometto potesse venire in India oggi, disconoscerebbe parecchi dei suoi cosiddetti seguaci mentre riconoscerebbe in me un vero musulmano, come Gesù potrebbe considerarmi un vero cristiano. (da Mahatma Gandhi - Wikiquote) |
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20-03-2014, 11.25.43 | #20 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Due visioni del mondo agli antipodi.
Citazione:
Prendo da esempio questo post, anche se ha un tono un pò provocatorio, perchè secondo me si sta un pochino puntualizzando su quello che ha detto Gyta senza però voler, come sta facendo lei, considerare il duplice aspetto politico e spirituale di Ghandi . Mi permetto di interpretarlo così, se sbaglio poi gyta mi martellerà :-): Ghandi che era una indiscutibile Grande Anima non ha portato come argomentazioni politiche la sua Fede ma si è fatto portavoce di quella Fede attraverso un linguaggio che potesse arrivare a tutti, Tutti, e non solo a coloro che comprendevano la sua spiritualità. Ciò lo ha potuto fare solo ed esclusivamente perchè lui non era intellettualmente la sua fede ma tutto il suo essere viveva in ciò che lui credeva e pertanto poteva riconoscerne tutti i piani e tutti i livelli, compresi quelli che apparentemente erano distanti da lui, perchè lui stesso li poteva comprendere. Un grande divulgatore, un grande politico etico quale lui era, non poteva che utilizzare al meglio la parola come veicolo di un concetto, di una rivoluzione. Lo ha così utilizzato nella maniera più ampia possibile, lo scopo era arrivare a tutti e non solo a chi piaceva a lui. Credo che in sintesi Gyta potesse intendere questo. Se sbaglio mi scuso e dico che è quello che penso io |
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