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03-10-2003, 23.25.47 | #14 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
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Condivido il tuo pensiero,
aggiungo solo che non esiste una sola certezza in questo mondo. Noi siamo come bambini di scuola materna in un Universo abitato da universitari. Sappiamo solo che non sappiamo, questa è la sola verità. Lottiamo per aggrapparci a certezze e verità, ma la vera conoscenza ci porta a comprendere che è una vana lotta. E solo quando si smette di lottare che ci accorgiamo di non dover fare nulla. Molti anni fa volevo imparare a nuotare, ma non riuscivo a stare a galla. Il mare sembrava sempre pronto a tirarmi giù come un sasso. Più mi agitavo, mi dibattevo più affondavo. Mi dicevano: rilassati. Mi sentivo presa in giro: come facevo a rilassarmi senza affondare?!!!!! Mi ci è voluto tempo e pazienza. Ora mi domando come si possa non saper nuotare! E' facilissimo, bellissimo. Si sta a galla da soli, senza fare niente. E' la stessa acqua a tenerti su. E' così semplice! Così ovvio! Non costa nessuna fatica, nessuno sforzo. Credo che questo valga anche per gli illuminati. Loro sono riusciti a stare a galla dove noi affondiamo. Dobbiamo solo imparare a nuotare. Un istruttore può dirti come fare ma a galleggiare devi essere tu: lui sa già come si fa. Ciao Mary |
04-10-2003, 00.29.16 | #16 |
Ospite abituale
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Caro Attilio
lo so che non è facile. Ma quando ci riesci è meraviglioso. Sia a nuotare che a vivere. Pensa a quanto è difficile per un bambino imparare a camminare. Noi siamo bambini che devo imparare a vivere. Quando un bambino impara a camminare non fa altro che correre, cadere, rialzarsi, correre. Ce la farai. Ciao Mary |
04-10-2003, 22.17.15 | #18 |
Ospite abituale
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caro maurizio pierpaolo
gli universitari sono gli illuminati. Non tutti gli scolari vogliono diventare universitari. In effetti coloro che tendono verso l'illuminazione non sono moltissimi. Sono molti ad accontentarsi di sapere a malapena leggere e scrivere. Per i motivi più diversi. Io non tendo più alla ricerca della verità come un tempo. Vorrei solo conoscere di più me stessa. Ma è impresa molto difficile. Proprio come imparare a leggere e scrivere. In verità è facilissimo, ma in questa vita ho imparato che le cose facili sono le più difficili, e quelle difficili le più facili. Ciao Mary |
13-10-2003, 12.46.42 | #20 |
Ospite
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Il tema che Basil pone è certamente il più doloroso con cui ogni ricercatore fa i conti sempre nel suo cammino. Anche il ricercatore più onesto cade nella trappola del suo ego più e più volte.
Ma credo che sia importante mturare un atteggiamento di profonda accettazione delle cadute, a volte rovinose, attraverso le quali è possibile avere uno shock che ci fa vedere l'errore e ci consentono di aggiustare il tiro. Ma non c'è solo questo aspetto così scoraggiante....il ricercatore, se non è un teorico, ma segue con costanza e con Amore una Via, ottiene sukkla strada dei "regali"...cioè delle esperienze di coscienza che gli fanno "vedere" una verità, semplicissima, ma imprescindibile... queste esperienze, come perle improvvise, trasformano il ricercatore e sono dei punti fermi che gli consentono di proseguire. Certo, più si "sale in alto" più si illuminano gli abissi della nostra ombra....e proprio in questo processosi realizza la conoscenza di sè e si smaschera l'ego. Quanti abissi.....ahimè....indigo |