E' una boccata d'ossigeno, leggervi

In questi giorni l'argomento è motivo di grande riflessione.

Cambiare vita, che cosa si intende? vincere al super enalotto e andarsene nei "paradisi fiscali" a fare i nulla facenti?
Oppure abbracciare una vita modello?
O semplicemente cambiare partner?

No, questo tipo di cambiamento è puramente illusorio. E' solo indossare gli abiti di Romeo al posto di quelli di Otello.

Anche se apparentemente sembra che scegliamo le nostre vite in verità non è così. Ci siamo immessi su di una vita e ovunque andiamo siamo sempre sulla nostra Via.
La nostra meta è solo il ritorno a casa, con il bagaglio di esperienze bello gonfio o per qualsiasi altra ragione che giustifichi la nostra presenza qui.

Qualsiasi cosa facciamo, ovunque noi andiamo portiamo sempre noi stessi ed è con la nostra Ombra e Luce che dobbiamo sempre misurarci.

Basta accendere la Luce ed ogni stanza, come ogni via diventa la Stanza, la Via.

Come avete già detto è essere presenti qui e ora, nell'attimo che si vive a fare la sola differenza.

Come dice paperapersa meta e via coincidono, quando si vive nel presente.

La meta non è lì da qualche parte, ma qui ed ora in quello che è il mio respiro e la mia energia.

Ma siamo esseri umani ed il gioco sarebbe finito se non dovessimo continuamente misurarci con ogni tipo di resistenza. E ogni passo che mettiamo in consapevolezza, senza l'ausilio di alcun autista, comporta sempre un rischio, una scoperta, una impresa: il viaggio.

Con immenso affetto
mary

Credo che sia la meta a definire la via da seguire; il falegname che costruisce un mobile ha per meta il mobile stesso e la via è rappresentata dal progetto e da tutte le fasi operative che portano alla realizzazione del mobile. Per l'uomo, credo, la meta è Dio e la sua volontà e la via che ci conduce ad essa è il Cristo ("Io sono la via, la verità e la vita; nessuno va al Padre se non per mezzo di me"): "Non chiunque dice Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio"!

Pace a voi!

leggevo questo...
in parte c'entra in parte no...
spero dica qualcosa a voi come a me....

Vi è qualcosa di eterno che trascende ogni forma ed ogni sostanza; non pensate che sia la mente, l’animo o l’ego, poiché nella realtà non vi è alcuno di questi elementi: essi sono soltanto riflessi della nostra condizione che albergano come fantasmi dentro se stessi.
Ciò di cui sto parlando è quel qualcosa che trasforma un seme in una pianta, ciò che rende cenere le cose arse, ciò che permane dall’inizio senza principio e ci guida verso la fine senza termine: niente nascita, niente morte. Anche quando ci sembra che i giorni trascorrano tutti allo stesso modo, esso attua il proprio compito: ora dopo ora, minuto dopo minuto, secondo dopo secondo… inafferrabile. Non ha bocca per proferir giudizio: sta nel grande come nel piccolo, nel ricco come nel povero, nel tutto come nel nulla. C’è chi crede di poter farlo proprio rendendosi così tanto ricco di presunzione e povero di perspicacia da porsi alla stregua dell’uomo che cercava il falò con la lanterna in mano. C’è chi passa un’intera vita a cogliere con gli occhi le sue impalpabili illusioni, ad ascoltare con le orecchie il suo canto muto, ad afferrare con le proprie mani le impronte che esso lascia nel tempo, senza però riuscirci: esso agisce aldilà del tempo, dello spazio, della materia, della parola…
C’è chi si ferma a dargli un nome perché non sa andare oltre, quando invece la vera comprensione arriva davvero nel momento in cui si abbattono tutte le barriere dell’intelletto.
Quindi ora uscite dalle vostre menti dualiste che vi hanno imposto: non prendete né per giusto né per sbagliato quello che state leggendo, prendetelo e basta. Il bene ed il male non esistono, come il sopra e il sotto, l’interno e l’esterno… questa è la realtà, qui non ci sono obiezioni: i concetti che sono in noi non sono nella realtà!
Leggete e rileggete questo discorso fino ad essere un tutt’uno con esso, fate vostre queste parole come se foste stati voi a scriverle, poi gettatele via e dimenticatele. La religione rende ciechi, la scienza rende sordi, entrambe non sono complete e se vi ponete in mezzo allora siete muti, in ogni modo mentre siamo svegli noi stiamo dormendo, come possiamo allora raccontare ciò che sogniamo!? Se risponderete a questa domanda sbaglierete, se non risponderete a questa domanda sbaglierete… se capirete allora sarete la gioia stessa!

Salve a tutti!
Se risponderete a questa domanda sbaglierete, se non risponderete a questa domanda sbaglierete… se capirete allora sarete la gioia stessa!
bel koan...ora mi faccio un giro in bici claudio