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Vecchio 02-03-2008, 17.41.18   #1
fallible
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Stati mentali

Salve e buona domenica!
ognuno di noi ha nell'arco della giornata o più generalmente nel tempo diversi stati di umore che , anche se vissuti con più o meno distacco,variano ; ora è qualche giorno che sono depresso e questo stride con il mio rapportarmi al mondo, nel senso che pur nella osservazone del mio agire, ho tutta la sintomatologia del depresso , insonnia, difficoltà ad alzarmi dal letto...senso di sfiducia; tutto questo provoca un grave disagio perchè appunto pur sapendo che il tutto è frutto di giochi della mente egoica non riesco a tirarmene fuori, anche il meditare mi sembra una presa in giro e ho molta difficoltà, comunque tra un pò ci provo claudio
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Vecchio 02-03-2008, 19.04.08   #2
gyta
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Riferimento: Stati mentali

Citazione:
Originalmente inviato da fallible
senso di sfiducia; tutto questo provoca un grave disagio perchè appunto pur sapendo che il tutto è frutto di giochi della mente egoica non riesco a tirarmene fuori, anche il meditare mi sembra una presa in giro

Penso sia molto importante sentire che il meditare sia una presa in giro!
Penso sia altamente importante porsi delle domande critiche ed approfondite su ciò che si sta facendo
o finiremmo come qualcuno avvertiva di meditare sul niente! Non conosco il tuo percorso ed anche conoscendolo dal di fuori sempre sarebbe.. Conosco alcune trappole del procedere.. Conosco alcuni blocchi del procedere.. Per quel poco che dici ora non posso che consigliarti di andare in profondità al tuo sentire, comprendere cosa <ti fa male>, quale sia il sentire sottostante, ed il relativo pensiero sottostante che <scoraggia>.. <Scoraggia> a che? Scoraggia a fare cosa?Ed in virtù di cosa è tale scoraggiamento?
La meditazione non può ed a mio avviso non deve essere un <metodo> generalizzato da seguire supino
ma scaturire da un sentire ed un'indagine assolutamente personale! La stessa strada buddista alla quale penso tu ti ispiri procede per verifica e non per fede; non annulla il pensiero ma indirizza la mente alla sua sorgente più profonda tramite livelli graduali di pulizia! Meditare sul respiro senza comprendere il corso e l'origine del proprio sentire e dei propri pensieri non aiuta a cogliere l'unità che <sottostà> al moto unitario del respiro-vita. Osservare i propri pensieri sorgere e svanire non aiuta all'unità reale della mente <pulita> che li accoglie se manca prima la consapevolezza delle motivazioni profonde di quel sentire, di quei pensieri!
E' fondamentale, importante conoscere il senso di ciò che sentiamo, pensiamo, viviamo profondamente!
Non c'è separazione tra la psicoanalisi e la base alla meditazione consapevole! E di sicuro non si giunge alla presenza consapevole senza prima saper discernere per bene approfonditamente il nostro sentire! E' il conosci te stesso che può portare ai livelli più <alti> ovvero profondi della mente, la reale vera meditazione e non l'ottenebramento della nostra chiarezza mentale..! Non si parte dall'accettazione di ciò che <si è> senza conoscere ciò che si sente ed il perché, la motivazione profonda di ciò che si sente, il cosa spinge ad un determinato sentire, ed il suo parallelo pensiero-causa&frutto! Meditare non è farcire la mente ma comprenderla, dall'esterno verso l'interno, dai moti alla sostanza! Ma senza comprensione dei moti la sostanza non può apparire! Non temere, Claudio! La perseveranza nell'indagine porta sempre e comunque prima o poi al cuore ambito! Analizza i tuoi pensieri, ciò che senti e poi scava incessantemente col lume della ragione alla ricerca delle cause più sottili che nella tua stessa mente risiedono, questa è la base per essere qui ed ora non ottenebrando e negando il sentire ma ascoltandolo per cosa profondamente ha da dirci, da suggerirci! "Qualcosa non va" ti sta dicendo! Allora a te sta l'accortezza di quell'ascolto a questa voce per far scemare le nebbie e vedere cosa sotto si celi!

Un abbraccio..

Se vuoi e te la senti puoi spiegare meglio e più approfonditamente quale sia il tuo disagio..

Gyta
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Vecchio 02-03-2008, 19.17.33   #3
Yam
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Riferimento: Stati mentali

Hai intitolato questa stanza "stati mentali"...e di quello si tratta. Corpo-mente sono soggetti al fenomenico e si puo' manifestare qualcosa come quello che descrivi.
L'aver la certezza che noi non siamo il fenomenico, ma quel sostrato immutabile che e' pura presenza nella vacuita' e' il senso della pratica. Questo non significa che i fenomeni non si manifestano piu'. Potrebbe manifestarsi qualsiasi cosa: una malattia per esempio.
A volte e' impossibile meditare, allora e' meglio rimanere in ascolto silenzioso di cio' che ci accade e non e' facile non dare corda ai pensieri che il dolore porta con se'.
Con l'invecchiamento ho visto amici e amiche cadere in questa trappola, nonostante una vita intera di pratica. Non e' facile lo so e a volte il dolore prende il sopravvento.
Shunryu Suzuki Roshi (Cetriolo Storto) dice:

"Dogen-senji diceva: dovete stabilire la vostra pratica nella vostra illusione". Anche se pensate di stare in mezzo all'illusione, la vostra mente pura e' li. Pratica e' realizzare una mente pura in mezzo all'illusione. Se avete una mente pura, una mente essenziale in mezzo alla vostra illusione, allora l'illusione svanira'. Non puo' restare quando voi dite: questa e' illusione. Si vergognera' molto. Fuggira' via. Percio' la pratica va stabilita nella propria illusione. Essere in mezzo all'illusione e' pratica. Questo significa raggiungere l'illuminazione prima di rendersene conto. Anche se non ve ne accorgete, la possedete. Sicche', quando dite: questa e' illusione, si tratta in effetti dell'illuminazione stessa. Se tentate di mandar via l'illusione, essa resistera' ancor di piu' e la vostra mente diverra' sempre piu' indaffarata nel tentativo di fronteggiarla. Questo non va. Dite soltanto: oh questa non e' altro che illusione. e non preoccupatevene piu'. Quando vi limitate ad osservare semplicemente l'illusione, possedete la vera mente, la mente calma e quieta. Quando invece continuate a lottare con essa, allora vi invischierete nell'illusione." *

Namaste'.


* da "mente zen mente di principiante" - Ubaldini editore
Yam is offline  
Vecchio 02-03-2008, 20.27.58   #4
fallible
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Riferimento: Stati mentali

Salve e buona sera!
grazie per le risposte...riguardo
Penso sia molto importante sentire che il meditare sia una presa in giro!
cara amica mi sono espresso male, intendevo il mio meditare, assumo la posizione seduta attuo un respiro consapevole ma la mente non si placa continua a sostare sul suo malessere e il rumore continua...(alla flow )


Se vuoi e te la senti puoi spiegare meglio e più approfonditamente quale sia il tuo disagio..

senza entrare nell'accaduto che è solo un contorno, è la presa di coscienza che il mostrarsi nella propria essenza non porta a condivisione ma a separazione e a critiche, tutto questo non dovrebbe però deprimere

yam grazie per quanto postato ma oltre alla "tristezza" ho anche un leggero ottundimento , rileggerò con più quello che dice "cetriolo storto" claudio
ari ps; ho provato a meditare...qualche "attimo" di silenzio-luce c'è stato
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Vecchio 02-03-2008, 20.39.19   #5
atisha
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Salve e buona domenica!
ognuno di noi ha nell'arco della giornata o più generalmente nel tempo diversi stati di umore che , anche se vissuti con più o meno distacco,variano ; ora è qualche giorno che sono depresso e questo stride con il mio rapportarmi al mondo, nel senso che pur nella osservazone del mio agire, ho tutta la sintomatologia del depresso , insonnia, difficoltà ad alzarmi dal letto...senso di sfiducia; tutto questo provoca un grave disagio perchè appunto pur sapendo che il tutto è frutto di giochi della mente egoica non riesco a tirarmene fuori, anche il meditare mi sembra una presa in giro e ho molta difficoltà, comunque tra un pò ci provo claudio

è il cambio di stagione....
non drammatizzerei.. stagione e "stagione" interiore....

tutto va da sè.. se non ti opponi...
atisha is offline  
Vecchio 02-03-2008, 20.53.44   #6
Ank
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Salve e buona domenica!
ognuno di noi ha nell'arco della giornata o più generalmente nel tempo diversi stati di umore che , anche se vissuti con più o meno distacco,variano ; ora è qualche giorno che sono depresso e questo stride con il mio rapportarmi al mondo, nel senso che pur nella osservazone del mio agire, ho tutta la sintomatologia del depresso , insonnia, difficoltà ad alzarmi dal letto...senso di sfiducia; tutto questo provoca un grave disagio perchè appunto pur sapendo che il tutto è frutto di giochi della mente egoica non riesco a tirarmene fuori, anche il meditare mi sembra una presa in giro e ho molta difficoltà, comunque tra un pò ci provo claudio


ciao,anche a me succede e molto spesso.
ho un trucco che spesso funziona: il MOVIMENTO.
andare fuori di casa, che piova o che ci sia il sole, e iniziare a usare il corpo, perche' la mente e' gia' "occupata".
io per esempio vado in bicicletta o faccio jogging.
sento che la mia mente continua a lavorare, ma il movimento fa si che pian piano, le idee finiscano e la mente si svuoti.
so che il drammatico e' iniziare a far qualcosa altro che il essere tristi, ma una volta iniziato a muoversi, puo'( si intende che dipende molto da che volonta' si abbia) finire lo stato mentale negativo, e si possa "piazzarne "uno nuovo.
spero di averti dato un buon spunto, ciao
Ank is offline  
Vecchio 02-03-2008, 22.18.31   #7
tmusa
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Salve e buona domenica!
ognuno di noi ha nell'arco della giornata o più generalmente nel tempo diversi stati di umore che , anche se vissuti con più o meno distacco,variano ; ora è qualche giorno che sono depresso e questo stride con il mio rapportarmi al mondo, nel senso che pur nella osservazone del mio agire, ho tutta la sintomatologia del depresso , insonnia, difficoltà ad alzarmi dal letto...senso di sfiducia; tutto questo provoca un grave disagio perchè appunto pur sapendo che il tutto è frutto di giochi della mente egoica non riesco a tirarmene fuori, anche il meditare mi sembra una presa in giro e ho molta difficoltà, comunque tra un pò ci provo claudio

La signora in grigio, così la chiamavo io la depressione, è stata la mia compagna di strada per anni. Tanto più mi affannavo nel cammino spirituale, anche con dei risultati luminosi, tanto più tornava a farmi visita.
A un certo punto mi sono accorto che era un'espediente messo in pratica dal mio senso corporeo per affermare il suo predominio.
Il problema si è risolto da sè proseguendo nel percorso spirituale. Come?
In pratica succede questo: col proggredire degli esercizi spirituali andando avanti nel tempo, si arriva ad un punto che entrare nel Satori diventa facile come bere un bicchiere d'acqua. E' pacifico che con l'Illuminazione non c'è depressione che tenga. Allora, non appena si presenta, in due secondi sei nell'oltre, a lungo andare non si presenta più.
In sintesi, la depressione, o altre affezioni psichiche, è il modo con cui il nostro corpo reagisce al tentativo di essere trasceso. Sono le tentazioni del deserto. Bisogna solo proseguire con dolcezza e forza nel cammino, verrà un giorno che scompariranno.
Ciao
tmusa is offline  
Vecchio 03-03-2008, 03.09.48   #8
gyta
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La fuga dalla libertà

Premessa

David Bowie canta <Terrestri in fiamme / Non voglio la conoscenza ma la certezza * >

*riferito ad un pensiero di al filosofo Bertrand Russell che sosteneva che agli uomini non interessa conoscere la verità, ma vogliono solo la certezza

Un altro cantante solfeggiava <Beati i puri di cuore perché vedranno Dio>

Io mi sto stancando di ululare sempre il medesimo ritornello <guarda meglio>

Senso:

Perché si crede all'inferno più piacevolmente che non al paradiso? Mistero del genere Homo insipiens..
Senza voluta offesa a nessuno!
Troppo faticoso conoscere se stessi? Meglio la pillola del falso sniffo della meditazione-confetto: prendi la posizione che ti passa! Ma chiunque abbia letto o parlato con chi la meditazione l'ha percorsa in tutta la sua profondità non ha mai e poi mai insegnato a contundere la mente! Il malessere con la meditazione non c'entra nulla!!! La meditazione è una strada per chi è già sceso nella profondità della sua mente.. Non si dovrebbe iniziare a costruire una casa dal tetto, se non vogliamo ci crolli in testa!! C'è un vecchio detto: <chi non ha testa mette gambe> Questo è il frutto di volere la certezza senza amare realmente la conoscenza.
Comunque se sono i consigli <tecnici> che cerchi c'è un maestro discepolo di Ajahn Chah che sottolinea molto bene che se la mente resta agitata durante la meditazione è perché non si è avuta sufficiente pazienza a porre le basi solide della presenza consapevole poiché la mente "saltella ancora tra passato e futuro". Io nel messaggio precedente ho sottolineato l'importanza ancor prima di comprendere che il malessere con il percorso spirituale non c'entra nulla ma proprio NULLA! Ma sono semplicemente Gyta.

<Lasciare andare> non significa fottersi la capacità di discernere ma la comprensione profonda che abbandono è essere in orgasmo. Ovvero essere.

Un abbraccio..

Gyta

p.s. Fallible secondo uno capisce cosa stai dicendo profondamente con : <<è la presa di coscienza che il mostrarsi nella propria essenza non porta a condivisione ma a separazione e a critiche, tutto questo non dovrebbe però deprimere>> Secondo me esprimersi e parlare in questo modo che non è sintetico ma ermetico significa non voler comunicare. Mi spiace dovertelo (per me stessa) dire.
Il forum non è un tribunale, Claudio, anche se a volte può sembrarlo! Per cui quando te la sentirai esporre i tuoi dubbi può essere motivo d'incontro e condivisione perché anche se rara la buona accurata condivisione su web a volte.. accade! Il tuo messaggio d'inizio era stato abbastanza chiaro e lucido.. Non aver paura di guardare la realtà in faccia.. Non ti piacciono le risposte qui sul forum, il maestro giunge quando lo si brama profondamente, ma non smettere di aver coraggio di essere te stesso, perché <puro di cuore> significa la trasparenza di ciò che uno pensa tutt'uno con ciò che sente.. allora.. allora .. Accade..
gyta is offline  
Vecchio 03-03-2008, 10.18.55   #9
visechi
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Riferimento: Stati mentali

Per Gyta:

In un altro thread mi domandavo chi mai avrebbe avuto l’ardire di spiegare a Tmusa & company che pretendere di trascendere la mente facendo leva sulle sue precipue facoltà, era un’illusione velleitaria. Me lo domandavo senza scovare in me l’ardimentoso ardimento di suggerirlo. Ora scopro che qualcuno l’ha fatto.
Bene! E’ un’ottima base di partenza, soprattutto quando si scrive e sostiene che non esiste separatezza fra psicoanalisi e meditazione.

CIao
visechi is offline  
Vecchio 03-03-2008, 11.33.28   #10
Noor
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Il Corpo di Dolore e la Visione pura

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Originalmente inviato da gyta
il maestro giunge quando lo si brama profondamente, ma non smettere di aver coraggio di essere te stesso, perché <puro di cuore> significa la trasparenza di ciò che uno pensa tutt'uno con ciò che sente.. allora.. allora .. Accade..
Molto significativa questa chiosa finale di Gyta,secondo me..
Aggiungo delle parole di E.Tolle:

“Osservate in voi la resistenza.
Osservate l’attaccamento al vostro dolore.
Siate molto vigili.
Osservate il peculiare piacere che vi viene dall’essere infelici.
Osservate la compulsione che avete a parlarne e a pensarci.
La resistenza smetterà se ne siete consapevoli.
Ed allora potete portare la vostra attenzione nel corpo di dolore,essere presenti come testimoni e così iniziare la sua trasmutazione.”

Eckhart Tolle

Buona Primavera claudio!
Noor is offline  

 



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