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25-01-2008, 15.47.14 | #23 | ||||||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Santità.
Citazione:
"Simon Pietro appena udì che era il Signore, si cinse ai fianchi la sopravveste, poiché era spogliato, e si gettò in mare." (versetto 7) Citazione:
Citazione:
La Fede dipende da Dio, perche non viene da noi, e dall'uomo/donna, perché siamo liberi di farne uso o meno. La Fede non è certamente un'opinione, come giustamente evidenzi. Credo che "Simon Pietro" avesse certamente la Fede, che ha ricevuto ed accolto dentro di sé, sin dall'inizio e da sempre; la quale non può averlo mai lasciato, rispetto a quanto dipende dal Padre. Ti ricordo quanto è accaduto prima del rinnegamento di Pietro in Matteo 16,23 e, ancor più eloquentemente in Marco 8,33: "Ma egli, voltandosi, disse a Pietro: «Lungi da me, satana! Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini!»." e, secondo Matteo 26,41: "Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole»." La forza e valenza della Fede dipende, dunque, da ambedue i fattori. La Fede dipende, altresì, dal sentire la presenza del Signore, ma non credo possa essere valutata rispetto a valori o condizioni esteriori. La Fede è riversata dentro la persona e può essere osservata solo da Dio, dato che è Lui che ne fa dono; il resto invece non può dipendere solo da noi. Citazione:
Citazione:
Lo stesso vale, o meglio parte, rispetto alla vicenda dei due ladroni crocefissi uno alla destra ed uno alla sua sinistra. Scrivi: "dopo essersi ravveduto" .. Comprendo che in questo consista invece la forza della Fede di Pietro: "Al veder questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontanati da me che sono un peccatore»." Credo che la Fede si fondi sul riconoscersi peccatori; questo sta come fondamento della Fede. Lo stesso vale per la grandezza del Re Davide, che è consistita nella confessione pubblica dei propri peccati. Un altro riferimento da poter prendere in considerazione è la missione di Giovanni il battista, la quale si basa sulla confessione e sulla penitenza dei propri peccati. Citazione:
Se infatti la materia trattata è quella della Fede, allora è la Fede che deve essere e restare la base su cui si appoggia l'intero discorso e non la conclusione a cui si dovrebbe arrivare. Ora che il teologo citato ( oltre a Sant'Agostino stesso ) fosse come dici più o meno "totalmente estraneo" all'esistenza "di un primato di 'giurisdizione' di Pietro", questo non esclude affatto che il suo ragionamento sia più o meno valido rispetto ad altre riflessioni fornite sulla stessa questione di Fede. Citazione:
La Fede è in Dio. La Fede è in Dio attraverso il Cristo. La Fede è in Cristo attraverso il rappresentante di Cristo in terra, il Papa ( che fa le veci di Pietro ). E' anche scritto però: "maledetto uomo che confida nell'uomo" .. Senza l'opera di Dio infatti la fede e l'uomo o la donna non sono nulla. Ora il problema trovo sia il seguente: è giusto un riferimento unico, ossia di un'unica persona, a rappresentanza di Cristo in terra ? Fino a che i tempi non siano compiuti, ciò è necessario. Dico questo perché - lo ripeto - il Papa rappresenta simbolicamente qualcosa di molto più sostanziale, al di là dei limiti della condizione umana caduta. Esotericamente è chiaro quanto sia necessaria una "figura centrale" che possa intermediare tra un popolo e la Legge o tra un popolo e Dio. In questo consiste tutta la storia biblica di Israele e quanto riguarda la figura del Cristo, del Figlio di Dio, il quale viene come il Nuovo Adamo. In altri termini serve una rappresentanza di Dio/della Legge che sia unica, come Dio/la Legge è Uno/Una. Il discorso dovrebbe riferirsi sempre alla Caduta dell'umanità, perché quello è il contesto a cui le Scritture si riferiscono e sulle Scritture si rivolge chi si fonda su di esse. Il processo della Caduta è stato il seguente: Lucifero tenta Eva ( rappresentante femminile del genere umano ), la quale tenta Adamo (rappresentante maschile del genere umano ), il quale a sua volta condanna la terra ( la Creazione ) da cui è stato tratto. Il processo inverso deve ripartire da un Nuovo Adamo, perché se questi non fosse caduto, nulla di quanto riguarda la Caduta umana, ossia la Morte, sarebbe avvenuto. Il Papa rappresenta l'unità della Chiesa ( Mistica ) che si fonda in Cristo, Sacerdote eterno alla maniera di Melchisedek, e rappresenta anche il ritorno atteso del Cristo, la Roccia della nostra Salvezza, in terra .. Il Papa, lo ripeto ancora, dato che è importante comprendere questo punto: è un Simbolo ( sostanziale ), fondamentale per la Provvidenza di Dio. Citazione:
Sono d'accordo ( da leggere: DE ROMANO PONTEFICE ), ma il passaggio ultimo è sempre quello "esoterico" e non penso serva neanche il riferimento al commento dell'eccellente Ratzinger per comprenderlo. Resta il fatto che Gesù dà/assicura il titolo di Pietro ( che significa "Pietra" ) a Simone, imponendogli questo come nome. Citazione:
No, non necessariamente, se ciò viene dalla Fede ( non vale lo stesso - nella successione apostolica - anche per i Patriarchi ortodossi ? ). Si parla di infallibilità in materia di Morale e di Fede, elementi fondamentali del cristianesimo. Riguardo alla Morale, ne ho già parlato, e sostengo che essa sia relativa ai tempi e sempre valida nel valore della sostanza; mentre riguardo la Fede, essa deve sempre essere approfondita, senza nulla cambiare, ma tutto divenire... affinché si diventi cioè in grado di poterLa ricevere, di poter ricevere la Verità tutta intera .. da parte dello Spirito di Verità che Dio ci ha fatto dono in Cristo Gesù. Il Concilio ecumenico è vincolato all'autorità giurisdizionale del Pontefice, al quale è dato di esercitarla sino al compimento dei Tempi promessi ( prima o dopo, Pietro è designato a seguire il Cristo sulla propria via, voluta e scelta da Lui ). Citazione:
Niente affatto, in quanto la Fede è garantita dal Cristo attraverso la nomina di Pietro ( resta naturalmente il riferimento alla Chiesa Mistica formata dalle "pietre" che la compongono ). Come voglio farti capire, dal mio intero discorso, quanto è stato fondato qui sulla Terra è figura di quanto esiste su in Cielo e di quanto si realizzerà alla fine dei Tempi... Ciao |
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26-01-2008, 09.37.03 | #24 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Estrapolare una frase da un intero discorso forse non è corretto ma quest'ultima frase mi ha particolarmente colpito. Se quel "fondato" sulla terra si riferisce alla chiesa fondata da Pietro (così almeno si sostiene) e che dovrebbe essere espressione di quel che è nei cieli, la mia perplessità trova ampio spazio. La "santità" di tizio e caio che madre chiesa stabilisce arbitrariamente comprende anche stupro, pedofilia, furto, accaparramento, divieto di controllo delle nascite ed altro? Ovviamente, ufficialmente, no! mi pare ovvio e scontato. Ma la sostanza, la realtà resta immutata. E' troppo facile richiamere testi antichi, arrampicarsi su fede che piove dall'alto a chi sì e a chi no (a stabilirlo non si sa bene chi sia, visto che non credo che Dio sia spudoratamente parziale). Oggi più che mai si è perso totalmente di vista la differenza che sta tra la sostanza e l'apparenza. La capacità di confondere le idee a quei poveri fedeli già deprivati del potere della crescita sin dalla più tenera età è a livelli ottimali. Chiamare "sua santità" un uomo che ha coperto i preti pedofili mi sembra poco, ma molto poco coerente con i vangeli e la Parola di Gesù. A volte trovo sciocco parlare sempre delle stesse cose perchè coloro che hanno aperto occhi e mente vedono le stesse cose che vedo io ed anche molto più di me, coloro che credono e non sanno, sono inamovibili, sordi e ciechi a qualsiasi dubbio. E' un dialogo IMPOSSIBILE proprio come tra un cieco e un sordo. Buona giornata a tutti, e che Dio illumini e riscaldi il cuore di tutti gli uomoni e donne di questo Pianeta. |
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26-01-2008, 10.46.42 | #25 | ||
Utente bannato
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Sei convinta che l'intera ecclesia gerarchica sia ipocrita o che predichi menzogne ? Se vuoi dimostrare invece che la persona umana sia corruttibile, allora questo vale però per tutti, almeno credo. Ho voluto spiegare una realtà che è, d'altre parte, sin troppo facilmente giudicabile o deprecabile per farne di "tutt'erba un fascio" ed i termini che ho scelto di usare risulteranno invece imcomprensibili a chi si ostinasse a preferire il proprio "stomaco" alla ricerca della verità; la quale cura sia l'estermo che l'interno e non appartiene a noi, ma a Dio .. O Dio è divenuto un Mr nessuno, una sorta di manichino o di spaventa passeri da colorare e travestire secondo quelli che sono i nostri gusti personali ? Ad ogni modo, non tutto è sostanza e non tutto è apparenza .. Chi può giudicare ? Condanniamo pure il male, tutto però, e non per giudicare, ma intraprendendo la via della conversione e della pace iniziando con il riconoscere i nostri peccati... Citazione:
Non è detto infatti neanche che il "sordo" rispetto al "cieco", ritenuto tale, possieda gli occhi della Fede ed il "cieco" rispetto al "sordo", ritenuto tale, possieda il senso dell'Ascolto... La via della conversione non credo sia quella della mormorazione e neanche quella del giudizio a persone, il quale spetta solo a Dio, dipendente dai propri partiti presi. La condanna del male invece deve poter sempre essere palesata ed esternata .. Non tutto quel che non sembra giusto non lo è e non tutto quel che sembra giusto lo è. Solo Dio guarda nel cuore e guarda anche ad una realtà che non è quella che vogliamo però vedere o guardare noi. Saluti. |
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26-01-2008, 22.34.37 | #26 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Se questi sono tuoi pensieri e non inculcati da altri, preti compresi, allora non ho niente da dirti oltre quello che ho già detto in primo luogo perchè non capisco quel che dici. Non lo comprendo più, forse un tempo ci sarei anche riuscita. Ma più che comprendere le avrei accettate come verità e basta. Oggi non accetto niente come verità se non quella che viene dalla mia personale esperienza e dalla ricerca della verità con i mezzi che Dio mi ha dato. Se tu credi in quello che hai detto, ci credi perchè ne hai fatto un cammino, ne hai avuto esperienza allora ti auguro con tutto il cuore di andare avanti e proseguire verso la meta e forse un giorno potremo ritrovarci sulla stessa strada. Se invece sono solo frasi coniate da altri e che tu hai fatto tue allora non potremo mai incontrarci, perchè per me non hanno e non potranno avere più alcun senso. Il mio cammino è cominciato anni fa, ed è una ricerca del vero, del bello, del buono che più si allontana dalla chiesa cattolica più mi avvicina alla Spiritualità. Se qualche volta mi incavolo e le sputo grosse è perchè resto un semplice essere umano che in quel momento vede l'imperatore nudo e lo grida troppo forte. Sì, per me tutti i preti sono pedofili, potenzialmente pedofili visto che non vi è alcun modo di poter accertare il contrario. So bene che non è così, ma non ho strumenti che mi permettano di distinguerli da quelli "buoni". Quando si esce da un recinto è inevitabile che la prospettiva cambi. Resta sempre ben inteso che sono pronta a cambiare idea su tutto a patto che mi venga dimostrato o che io mi accerti di essere in errore. Siamo tutti figli di Dio e per questo tutti santi. E ricordando che solo un Zorba può diventare un Buddha. |
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27-01-2008, 08.53.09 | #27 | |
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Riferimento: Santità.
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Cara Mary, sai che sono spesso d'accordo su quanto tu dici, ma sento ancora molta "rabbia" in queste parole e molti "giudizi". Sai bene dai tuoi percorsi spirituali che tutti attiriamo a noi le esperienze che ci servono per evolvere spiritualmente.....e che dobbiamo prima di tutto imparare a fare i conti con tutti gli aspetti del nostro essere "umani" per poi scoprire di esssere "divini". Non sta a noi giudicare a che punto di un percorso si trovi un prete pdofilo e perchè abbia attirato questa "esperienza"....... Anche noi essendo tutti UNO, siamo potenzialmente assassini, pedofili, prostitute, delinquesti, etc etc..... E' bello sviluppare il dono dell'intuito e dell'intuizione, è uno degli aspetti spirituali che ci contraddistingue come spiriti incarnati! A me sta succedendo....e scopro e mi accorgo di come sia io che i miei figli, che tutti, arttiriamo nella nostra vita sempre e soltanto le esperienze che ci servono per prendere consapevolezza di aspetti di noi che trascuravamo, che non volevamo riconoscere come nostri, e che una volta riconosciuti ci fanno capire tanto! Ti porto un esempio che riguarda mia figlia perchè è accaduto ieri. Lei è un giovane architetto ed ha appena completato un Mastrer in Egitto. A parte che io speravo che questa lontananza dall'attuale compagno le facesse prendere consapevolezza di come questa esperienza ormai finita ma che si trascinava dovesse finire e la relazione essere recisa come si fa con i rami secchi che ti impediscono di crescere, e questo è avvenuto! .....(un'altra grazia!), questa occasione le ha fatto incontrare quello che per l'ennessima volta è ......issimo(coltissimo, simpaticissimo, bellissimo, diveertentissimo, tenerisssimo, gentilissimo etc etc....) e le ha fatto prendere consapevolezza di tante cose e cioè: che quando si è messa con il precedente compagno il suo senso di inadeguatezza e di disvalore (quello che nutriva nel suo inconscio) il suo non essere all'altezza delle aspettative del padre (la sua percezione inconscia era questa) ha attirato nella sua vita un compagno che essendo di livello culturale e di educazione diversa dalla sua, la adorava e la stimolava a laurearsi e andava fiero dato il suo senso di inferiorità di avere una fidanzata "architetto"! D'altra parte lei ha trovato in lui una persona da "curare con amore", un diabetico, senza titolo di studio professionale, al quale ha dato stimoli e voglia di seguire un corso e crearsi una professione, poichè lei ha creduto nei suoi talenti.......Purtroppo ha anche attirato però quell'aspetto paterno che ha sempre detestato e che raramente l'aveva ferita tanto(solo qualche rarissima volta ha preso uno scapaccione!) e di cui forse aveva bisogno per tirar fuori tutto il rispetto per sè stessa come persona, come donna e come essere umano ( più di una volta lui le ha alzato le mani giustificandosi e dicendo che le sue crisi di ipoglicemia gli facevano perdere il lume degli occhi (anche lui deve riconoscere che l'abbassamento dei valori zuccherini in lui è dovuto all'avere perso la madre in tenera età in un incidente e al bisogno inconscio di amore materno ma non so se riuscirà a farlo). Questo nuovo uomo è più grande, più del suo livello, un uomo che le dice quanto sia speciale, un uomo che è a mio parere quello che il bambino interiore ferito, la sua anima ,richiede. Ora non posso certo permettermi di dirle quello che il mio intuito mi suggerisce ma sono certa che il suo Sè riuscirà a guidarla e a prendere consapevolezza di quello che in fondo sta trovando......un rapporto idilliaco con il padre! un rapporto che le faccia comprendere quanto lei è speciale per suo padre che essendo un "gemelli" ha una personalità un pò particolare...... e difficilmente esprime quello che sente! Ha imparato a farlo con il figlio perchè lo ha sentito più fragile, ma non ha compreso la fragilità della sua bambina! |
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31-03-2008, 23.51.19 | #28 | |
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Allora...evidentemente non conosci bene la religione cattolica... Solo Dio si adora. I Santi si venerano. C'è differenza. Ti spiego quella etimologica: Adorare= prestar culto di adorazione alla divinità. Venerare=fare oggetto di devozione, amare con trasporto. Dio è Dio. E lo si adora. I Santi sono persone, che hanno un rapporto più stretto, più vicino a Dio. Quindi sono da imitare, perchè sono esempi da seguire, rendono viva testimonianza dell'amore di Dio, per questo ci si inchina ( soprattutto con il cuore ) anche davanti a loro, appunto con devozione. Il Papa ha il ruolo di guida della Chiesa istituita dal Signore stesso, ed essendo guidato in questo dallo Spirito Santo...quindi non è per niente impertinente chiamarlo Santità. |
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01-04-2008, 07.09.26 | #29 | |
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Una volta trovato non si può che ricambiare il Suo Amore ed entrare in Comunione intima con tale Essenza (come hanno fatto i cosiddetti santi). Di santi oggi è pieno il mondo ed essi non sono su nessun altare ma percorrono le vie del mondo e vivono ogni giorno la loro santità nel nascondimento e nel compimento gioioso del loro "essere nel mondo" senza "essere del mondo". Questi santi nuovi non desiderano essere riconosciuti, nè adorati esattamente come Gesù non desiderava essere riconosciuto nè adorato anzi quando compiva un miracolo diceva di non diffondere la notizia perchè non amava clamori e adorazione. Questi nuovi santi di cui è pieno il mondo operano in silenzio, con il loro agire, e con il pensiero e con il cuore. Non esistono esseri speciali in cui e tramite cui parli lo Spirito Santo poichè tutti se lo accogliamo siamo pieni di Spirito Santo......soprattutto se sgombriamo noi stessi da contenuti inutili quali dogmi, convinzioni, studi teologici etc....etc..... Occorre essere vasi vuoti e non mi risulta che ci siano di tali vasi in chi continuamente è costretto dal suo ruolo a "riempire se stesso e il mondo" di giudizi e interventi. Poi se milioni di "pecore" vogliono e hanno bisogno di un "Pastore" esterno che le guidi fatti loro. Ognuno ha quello che chiede e si merita. Personalmente ritengo che ogni essere debba cercare il proprio maestro interiore e quello seguire. I maestri esterni servono solo a questo, a dire a chi vuole camminare "alzati e cammina!" |
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01-04-2008, 14.00.23 | #30 | |
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Riferimento: Santità.
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Cosa vuol dire che Dio non ha bisogno di essere adorato? Davvero non capisco cosa vuoi dire... certamente i santi non sono solo quelli "canonizzati", ma moltissimi che vivono ogni giorno una vita di santità. E certamente che non sono esseri speciali, e che lo Spirito Santo scende su coloro che davvero lo invocano ...io mi riferivo a coloro che indubbiamente possono essere considerate "anime privilegiate", quali per esempio Padre Pio, o altri che come lui hanno ricevuto dal Signore dei particolari carismi. E' un dato di fatto, non lo si può negare. Quando poi dici che ognuno deve cercare il proprio maestro interiore e seguire quello...mi sa tanto di una religione fai-da-te, secondo cui, quello che mi piace e mi va bene, ok, lo accolgo, altrimenti non sono d'accordo...scelgo cosa mi piace seguire in base ai miei bisogno interiori...questo è rimanere sempre vincolati a se stessi , al proprio io, al proprio orgoglio. |
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