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13-01-2008, 12.56.23 | #13 | |||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Dato che sei così brava da comprendere, oggi come oggi, il bene ed il male, dimmi: conosci il contesto storico e le dinamiche che hanno portato alla costituzione delle Chiese e ai giorni d'oggi ? Non è facile sentenziare, ma se vuoi farlo, bisognerebbe farlo con se stessi e pregare invece per gli altri, anziché giudicare quanto non si conosce e non si è in grado minimamente di comprendere. Citazione:
"Ignoranti" e "dormienti" dici .. quindi tu invece ti senti "sapiente" e "sveglia" ? Conosci per caso la Provvidenza di Dio durante tutta la storia ? come è avvenuto e in che cosa consiste il Peccato Originale ( ne conosci tutte le conseguenze o alcune sono più importanti di altre .. ) ? come ha potuto Dio inviare il Suo Figlio e perché proprio in quel dato tempo ? conosci la storia prima di Cristo per poter parlare di un popolo NON eletto ? Credi che "ignoranti", "dormienti" ed "esseri talmente identificati con altro da avere dimenticato chi sono" sono rispetto al nostro punto di vista personale .. ?! Citazione:
Non viviamo pensando che la vita sia tanto scontata, come se bastasse comprendere che cosa è giusto e che cosa non lo sia rispetto alla propria pretesa di "conoscenza" e di "consapevolezza". Quanto facile è piuttosto credersi tanto bravi da poter sentenziare e indicare la corretta via da seguire, come il protestantesimo stesso ha auspicato. Non è l'America frutto del Protestantesimo ? indicami dove intravvedere i segni di una tal conversione tanto auspicata ed affermata ! Infine voglio farti notare che non condivido affatto quanto segue: "e sopratutto "essere ciò che siamo" e cioè frattali di luce che non hanno bisogno di parole ma solo di espandere con la loro presenza la loro luce........" Credi di essere un "frattale di luce" ? attenta che la propria "luce" non sia in realtà "tenebre", perché tanto più tenebra diverrebbero le tenebre stesse ! Se altri hanno commesso un tale peccato contro Dio e contro l'umanità, questo non mi impone di sentirmi superiore ad essi o migliore, perché tutti siamo come una cosa sola, non cioè separatamente, anche se non siamo tutti uguali ( ognuno ha il suo ruolo in questo mondo ed in un dato conteso spazio-temporale ). Non è importante sentirsi e credersi tanto migliori, ma fare la cosa giusta rispetto a noi stessi e non rispetto ad altri. Non conosciamo il senso ultimo di tutte le cose, ma siamo tenuti a rispondere bene, o al meglio delle nostre capacità, nei confronti del contesto in cui ci troviamo a vivere... Credetemi: non si può rispondere male al male, ma solo con il bene si abbattono le tenebre del proprio cuore ! La conversione ed il Giudizio sarà quello del Cuore e non quello dell'odio e del disprezzo. E' Satana che accusa e divide, non lo Spirito di Dio che difende, libera, unisce e Salva donando la Vita Eterna, che è nell'Amore. E' Dio infatti che solo può Giudicare, ma il giudizio di Dio non è il nostro, dato che Dio è: Amore. Lascia i frattali a casa e vivi con umiltà e rispetto, chiedendo ogni giorno perdono a Dio per tutto quello che potevi fare e non hai fatto, impegnandoti quando mai riuscirai a farlo, per tutto quello che hai fatto e che non avresti dovuto fare, pur credendo di compiere il giusto, il giusto secondo te, per tutto quello che non abbiamo saputo dare al nostro prossimo, credendoci migliori, mentre siamo riusciti solo ad uccidere il fratello e non a salvarlo per Volontà di Dio. Questa è la Santità e per quanto mi riguarda è autentico Oggetto di Culto ( altro che "parole" come dici tu .. se fossero davvero "parole"! ) : chi vince se stesso, ha vinto anche il mondo. P.S.: 1) non sono d'accordo Gianfry, dato che l'ascensione non ha bisogno di studio, ma di opere; la mancanza di "consapevolezza" non corrisponde alla verità, perché la Verità è Spirito e lo Spirito non è una concezione mentale, ma è sostanza dell'Amore di Dio, il quale opera attraverso l'esempio e la Grazia di Gesù il Cristo, il Figlio di Dio incarnato sulla Terra .. il quale tornerà - o è già sulla Terra - per dare il compenso, il Premio di Dio, a quanti hanno creduto alla Parola del Cristo .. 2) non sono d'accordo Mary ( ho letto anche altri tuoi post nella settimana), dato che è molto facile giudicare e condannare quando si vede il male e si vorrebbe risolvere il tutto facendo di tutt'erba un fascio; attenta a parlare di anticristo, quando non sai se esso usi anche te e non solo rispetto a quanto vedi e capisci personalmente o per partito preso... 3) berenger: l'Infallibilità papale è in materia di Fede, rispetto all'Opera o Azione dello Spirito ( e ti dirò di più: niente per me è necessariamente "falso", ma tutto deve poter essere sempre approfondito, fino a che non si compirà la beata Speranza della Salvezza del nostro Dio, l'unico vero Dio di tutta l'Umanità ) .. ciò non toglie che si sia compresa la Parola di Dio; infatti il problema del cattolicesimo, come di ogni religione e di ogni coscienza umana, sta nel poter comprendere la Verità attraverso la propria vita, per Grazia di Dio, e non nell'esprimere a parole o per dogma quanto non si può cmq comprendere, forse neanche lontanamente, e che da solo non può produrre la Salvezza .. |
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13-01-2008, 17.04.08 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Trovi dentro i miei commenti ai toui quote. MI SEMBRA SIA MOLTO DIFFICILE POTER DISCUTERE CON CHI CREDE NELL'ANTICRISTO, COME ENTITA' IN GRADO DI GESTIRE LE MENTI E I CUORI DEGLI INDIVIDUI. La verità di cui tu parli è ovviamente la tua verità, come quella di Gianfry è la sua verità, ma tu parli di comprendere Dio e la sua parola attraverso la propria vita e poi invece mischi la tua vita e tutto ciò che hai dentro con tutto ciò che la tua religione ti dice che è la verità........Pertanto A M E N |
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13-01-2008, 19.11.03 | #15 |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Santità.
Per Koan. Ciao ho letto con interesse la tua lunga risposta. Da come come scrivi, tu non vuoi essere "succube" dei dogmi e/o altre prescrizione imposte dall' istituzione, ma seguire quel che senti nel tuo intimo. Mi viene in mente Mt 6.6 - ovvero quando vuoi rivolgerti al divino, va nella tua stanza e chiuditi " dietro " la porta della camera. Come dire NON andare al tempio per farti vedere dal mondo. ( cioe': non accetto TUTTO quello che mi prescrivono, ma seguo la mia coscienza. Ho inteso correttamente?? ) --- Poiche' questo sito è proprio "riflessioni" - vorrei evidenziarti le mie. Ovviamente valgono per me - ma lo scambio di vedute permette "anche " di rivedere le proprie posizioni. ---- Il versetto Mt. 16,18 ( ..... ti daro' le chiavi del regno dei cieli ...ecc.. ecc....) che avrebbe detto il Nazareno mi ha portato a pensare ! --- Ma il regno dei cieli non "" appartiene " al Dio Yahwè? Il Rabbi non esortava a prepararsi per l'imminente regno? ( Quindi NON esistava ancora). Inoltre proprio il Nazareno insegnava a pregare = Padre nostro...... venga il Tuo regno....... --------------------------------- E ancora, questo specifico versetto è riportato SOLO in Matteo. Proprio confrontando il contesto in cui tale frase SAREBBE stata pronunciata lascia perplessi. Infatti basta confontare Mrc. 8,27/30 -- Lc. 9.18/21 in cui vengono descritte le stesse circostanze !! E gli apostoli danno le ""stesse "" risposte. ---------------- Ancora in Matteo, subito dopo che il Rabbi "avrebbe" consegnato a Pietro le "consegne" lo apostrofa come se fosse satana ( 16.23 - cinque versetti dopo !!) Non risulta contradditorio e di conseguenza incoerente tale comportamento?? ------- Ancora, ad Antiochia Saulo di Tarso " Rimprovera" Pietro per un suo comportamento scorretto ( Gal. 2.11/14). Ma come si poteva permettere Saulo redarguire il principe degli apostoli, Lui che aveva ricevuto il "testimonial" - Cio' dimostra invece che Pietro NON aveva alcuna autorita'. (non ti pare?) ------------------- Ancora, lo studioso ebreo R.Calimani (Gesu' ebreo - Rusconi) evidenzia come il libro di Matteo sia il PREDILETTO del cattolicocristianesimo = essendo l' UNICO in cui è riportato quel versetto, giustificando cosi' il ruolo preminente di Pietro sugli altri "colleghi". Lo studioso israelita riporta quanto scritto da W.Fricke ( Il caso Jesu, il piu controverso processo della storia) = i vescovi di Roma hanno utilizzato "quel" versetto come giustificazione per la carica che ricoprono. Questo spiega perchè il Libro di Matteo è il PRIMO dei quattro - mentre storicamente è quello di Marco !! Prodegue Fricke, gli altri redattori dei vangeli NULLA sanno di questo particolare ma IMPORTANTISSIMO privilegio conferito a Pietro e se "" l'avessero "" saputo ANCHE loro l'avrebbero citato !!! -------------- Sorprendente è che proprio il segretario di Pietro, MARCO colui che trscrisse TUTTO quello che il "principe degli apostoli" ricordava, si sia scordato di questa eccezionale ""eredita' "" - Seguira' un' altra riflessione. Ciao
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13-01-2008, 20.19.40 | #16 | |
Moderatore
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Da quello che scrivi mi sembra di poter esser d'accordo sul Non Primato di Pietro (cosa, tra l'altro, NON riconosciuta dagli ortodossi e dai protestanti). Rimane tuttavia aperta la significativa risposta di Simon Pietro "Tu sei il Cristo" alla domanda del Signore: "chi credete che io sia?" Può questa risposta, da sola, giustificare il primato petrino? |
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13-01-2008, 23.23.28 | #17 | ||||||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Santità.
Citazione:
Separo quanto già hai separato, giudicando la storia e non solo un'istituzione per questo ti ho chiesto se credi che la realtà storica sia tanto semplice rispetto a come la poni tu. Citazione:
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Se esiste solo l'Uno, siamo schiavi di questo Unico o la nostra Libertà è solo strumentale, ovvero non reale ? La Potenza di Dio non sta proprio nel renderci Liberi e nel donarci la realtà spazio-temporale per poter Crescere e compiere liberamente le nostre scelte, in bene ed in male, ossia a pro o contro Colui che E' ? Citazione:
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Non sono gli altri che devono dirci che cosa è giusto e che cosa è sbagliato, ma siamo noi che maturando spiritualmente dobbiamo iniziare un po' alla volta a metterci nella verità nostra personale per poter aprire il cuore. I poveri e i miserabili aprono il cuore delle persone, perché, come dici anche tu, non hanno più maschere e non possono pur volendo averne ( a parte i truffatori, la cui maschera è fatta di se stessi ). Se conosciamo le nostre miserie, possiamo aprire il cuore e .. aprire il cuore significa permettere a Dio di entrare: questa è la vittoria, si vince perdendo. Offro le mie miserie al Padre e Lui le trasforma per mezzo della mia Fede in Lui, che tutto può. Questo smuove l'amore, come quello di un figlio che desidera intimamente poter tornare al Padre, dopo aver condotto la propria vita e non avervi trovato niente di quanto si immaginava... Citazione:
Citazione:
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13-01-2008, 23.37.05 | #18 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: Santità.
Citazione:
E' solo un'apparente paradosso. |
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14-01-2008, 00.11.33 | #19 | ||||||||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
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Riferimento: Santità.
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Citazione:
Non è inoltre questione di essere "succubi" di qualcosa, ma del fatto di dover comprendere qualcosa di più sulla verità, dato che il dogma senza poter essere compreso col cuore non serve a nulla, come la Fede senza le opere è morta ! Citazione:
Ad ogni modo il Cristo spiegava che serve l'una e l'altra cosa ( spero sai a che passo mi riferisco; sia per te motivo di riflessione ). Citazione:
Il Regno appartiene a Dio e a Suo Figlio, perché da Lui solo può nascere il Regno dei Cieli in Terra. Pietro ha fatto la sua professione di Fede, ma a lui ed a prescindere è stato affidato l'ovile che Cristo gli ha affidato fino alla Sua venuta. Citazione:
Il segno di Pietro ( costituito capo degli Apostoli non da Gesù, direttamente, dato che il Cristo Risorto effonde lo Spirito su tutti gli Apostoli indistintamente, così da poter legare e sciogliere sulla Terra come in Cielo; in quanto è lo Spirito che dà la Vita, non un uomo ) è quello del "gallo". Le grandezza di Pietro sta nella sua piccolezza e semplicità, da principio disse riverendosi a Gesù che gli si avvicinava: "allontanati da me Signore che sono un peccatore!" Pietro significa Pietra, il nome che gli ha assegnato Gesù non è dato al caso, e Pietra significa fondamenta, come lo sono gli Apostoli del Signore. Uno solo però è e resta Pietro! Citazione:
Il contrasto tr Paolo e Pietro è stato in un'unica occasione, ma lo stesso Papa può essere redarguito anche solo da un semplice fedele che parla in nome di Dio. Pietro osanna nella sua seconda lettera ( se non ricordo male ) le lettere di Paolo ( se è autentica tale lettera - rispetto ai critici storici - o meno, come ti ho spiegato nell'altro post, non è questo che conta per me, dandotene le mie personali motivazioni ). Citazione:
Citazione:
Il privilegio conferito a Pietro è presente nel suo nome stesso. Inoltre nella costituzione dei Dodici è sempre Pietro ( Simone ) a figurare per primo .. P.S.: continui a non voler ascoltare quanto ti dico, infatti non ho voglia di confutare le tue tesi o quanto leggi da critici anti-cattolici o neanche credenti... Posso sempre sbagliare in quello che dico ed in quello che credo, mentre la cosa principale è poter aprire il proprio cuore. |
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17-01-2008, 18.12.55 | #20 |
osservatore
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Riferimento: Santità.
Per Koan. Rispondo alla tua del 14 scorso. Dopo averti risposto "a caldo" ritorno alla frase "consegna delle chiavi". -- Quella promessa rappresenta ( almeno per me - ovviamente) la possibilita' di "comprendere" l'insegnamento del Rabbi che trasmetteva all'uomo ( la facolta' di una sua evoluzione interiore per raggiungere uno stato diverso/di perfezione). Il potere dell'uomo è di tipo intellettuale mentre la "roccia/pietra" si riferisce alla conoscenza (che predicava il Rabbi). Mi riferisco alla parabola del "seminatore" e a quel seme caduto in un terreno "roccioso" ( Mt. 13.3/5). Io povero tapino, intendo la parabola del grande Riformatore del giudaismo, il Sapiente Yeshua, come colui che riceve l'insegnamento, tuttavia non avendo radici " in se stesso " abbandona quanto ricevuto. Come dire, uno riceve il messaggio ma lo rigetta. Ritorno a Simone ( non ancora " petros ") il quale assiste all'arresto del Rabbi e quello che seguira' ( lo rinnega). Simone è quello che riceve quanto insegnava il Nazareno, ma ad un certo livello - NON profondamente. Egli era un impulsivo, impetuoso, tuttavia il Nazareno scorge in lui quello che è capace di ricevere - dopo vari patimenti - quanto Lui predicava e quindi in seguito essere lui stesso ( Pietro) un insegnamento. Come dire il Nazareno vide in lui quell'uomo "senza radici" - ma - in grado di recepire il messaggio "solo" dopo una particolare esperienza. Simone (l'uomo superficiale) fu messo in guardia dal Rabbi = ecco il perchè dopo 5 versetti (dalla consegna delle "chiavi") il Rabbi pre/dice la sua sorte(terrena) in modo violento, e Simone rispondergli: non accadra' MAI. Da qui quella risposta che subito appare incoerente ( dopo la consegna e subito dopo gli dice di stare lontano "satana"). Io la intendo come il Simone (uomo), quello che "crede" ai "solo" ai miracoli - mentre il Rabbi lo ammonisce a non vedere i fatti esteriori e "sensibili" ma rinascere interiormente). Il grande Riformatore profetizza a Simone quello che si verifichera' - ed è riportato da Lc. 22.31/34 = il Rabbi prevede il cambiamento di " Simone ". Quel: mi seguirai piu' tardi - simboleggiato dal canto del gallo. Dopo averlo negato per tre volte, ecco il " risveglio" Sempre in Luca, è riportato che il Rabbi "" si volta indietro "" e guarda il Simone/uomo. Da qui il pianto: l'insegnamento del Rabbi diventa "luce". Egli si rende cosi' conto della distanza tra cio' che sa e cio' che lui era ( ovvero la semplice conoscenza si trasforma in consapevolezza). Da qui la spiegazione, finchè un uomo crede tramite tramite i "sensi" ( e non per mezzo della sua comprensione interiore) in lui non ci sono radici. Alla prima difficolta' cade tutto . Simone rappresenta l'uomo focoso : gli viene insegnata la verita' ( l'evoluzione interiore) ma lui la percepisce solo come conoscenza; da qui il suo agire. La cosa peggiore è seguire la logica della verita' !! Proprio come la "struttura " Chiesa che ha provocato tanto dolore in nome della verita'! Quando si pensa "logicamente" non si ha pieta' perchè non si capisce - essendo schiavo del dogma ! Non si tiene conto di Mrc. 12.29/31 ( anche Mt. 23.37/39) - Simone ( la struttura chiesa) uomo di conoscenza non poteva perdonare ( in quanto il perdono è frutto dello sviluppo emotivo che supera l'egoismo fino a raggiungere l'amore verso gli altri). Solo dopo lo sviluppo emotivo si è in grado di "rimettere i debiti altrui. Non è stato proprio Simone a chiedere al Rabbi quante "volte" perdonare mio "fratello" ? Da qui la risposta ( ..non 7 ma 70 volte........) -- Il perdono non dovrebbe venire dal cuore? Non si dovrebbe perdonare secondo l'amore della bonta' ? e NON per amore della verita' ? L'uomo della verita' è altezzoso, scontroso, perchè vede ogni cosa secondo logica; solo con la pieta' si troverebbe la soluzione iniziando proprio verso l'altro ( da qui = rimetti a noi i ns. debiti, come noi .....ecc....) - Il Simone è presentato come l'uomo che ha emozioni meccaniche ( ben diverso rispetto all'"amore" ). Si vive meccanicamente? (io parlo per me!) penso di si' perchè facilmente quell'amore che abbiamo si trasforma in odio - quindi non è amore consapevole. L'uomo Simone ha verso il Nazareno un amore meccanico - non consapevole, e il Rabbi gli mostra la "natura dell'amore". --------- riprendo fra poco.
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