La paradossale verità è questa:solo chi sottostà alla legge è libero.La maggiorparte degli uomini tenta però di raggiugere la libertà attraverso l'arbitrio,e questa via conduce alla perdita della libertà.Il dolore è seplicemente l'attrito che si instaura tra gli uomini e la legge dl mondo.
obbedendo a questa legge non si percepisce più alcun attrito.
Per raggiungere la libertà assoluta(quella della materia) bisognerebbe eseguire queste auree regole
1)Conosci te stesso(il microcosmo)
2)Conosci le leggi di questo universo(il macrocosmo)
3)Riconosci che le leggi sono buone(in armonia)
4)Sottoponiti volontariamente e completamente alle leggi che hai riconosciuto buone.
Chi compie questi passi raggiunge automaticamente la quintessenza che significa libertà.Chi si pone liberamente nei limiti della legge,diviene legge lui stesso,e allora non c'è più nulla che possa bloccarlo.
Alesteir Crowly si è espresso così"Ogni persona deve essere come una stella e seguire la sua orbita"Una stella è libera solo se segue la sua orbita,la sua mancanza di libertà comincia quando abbandona l'orbita.
Anche l'uomo possiede un'orbita che deve seguire nel cosmo:questa orbita deve però conoscerla ,altrimenti avverte l'attrito del percorso sbagliato.Non bisogna dare il predominio né all'attività né alla passività:solo tutte e due insieme formano il ritmo.Prima l'uomo deve mettersi in silenzio e ascoltare,per imparare a conoscere la sua orbita,in seguito però dovrebbe seguirla attivamente.questa attività deriva dalla fiducia,non dal predominio dell'ego,non dal concetto"io voglio,quindi faccio"l'uomo raggiunge la sua massima libertà,quando può pronunciare le parole"Signore,sia fatta la tua volontà,non la mia"
Ciao
ermes