ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
20-12-2007, 21.32.40 | #12 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
La felicità o la serenità o quello che vi pare (purché sia uno stato di benessere ), si raggiunge seguendo la propria coscienza, ...e non è facile, almeno per me. E se non la si segue sempre? Quello che conta è la determinazione a seguirla...ogni sgarro ha già la sua pena nel rimorso. ...secondo me. |
|
21-12-2007, 01.24.04 | #13 | |||
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
E io dialogherò volentieri se vorrai. Citazione:
Io non sono infelice, e se guardo indietro a pensarci bene non lo sono mai stato, si qualche noia, fastidi... ma nulla da poter definire infelicità, quindi se mi succederà di esserlo, proverò a dargli un nome tanto per vedere che succede, poi ti dico eh... Citazione:
Secondo me ti conviene ritrattare prima che qualcuno dica che anche il rimorso è ego A tutti |
|||
21-12-2007, 07.53.38 | #14 | ||
Ospite pianeta Terra
Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
beh.. sei stato fortunato.. io al contrario, quando ero identificata con l'ego.. ero molto infelice.. ho molto sofferto.. soffrivo della mia e altrui ignoranza... Citazione:
senza ritrattare, il rimorso è parte dell'ego.. cioè dell'identificazione.. è un'emozione negativa che spesso serve a rivedere alcuni abusi del proprio ego.. ma più in là non va... |
||
21-12-2007, 08.30.38 | #15 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
Quindi il mio ragionamento non ti coinvolgeva.. |
|
21-12-2007, 09.01.11 | #16 |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Quando ci sentiamo assalire da una inquietudine, da un malessere, da una sofferenza, per prima cosa noi vogliamo eliminarla, dissiparla, cercando di modificare le cause esterne: ambiente, oggetti, persone, ecc. Davanti al fallimento di questo intervento, il quale non risolve mai la questione, noi dovremmo imparare a non agire più sulle circostanze che ci hanno fatto soffrire, ma ci dovremmo invece domandare: chi è colui che soffre? Io soffro. Dunque, chi sono io?
Se il problema è veramente sentito, la domanda si carica di forza psichica e permette di approfondire l’indagine. L’essere umano è pieno di concetti su ciò che esso è. Associa il pronome “io” a molte qualificazioni, e questo “io” identificato nel l’ organismo corpo-mente si prende per un’entità indipendente. Ciò lo rende legato, a vari livelli, dal morale all’intellettuale…al fisico. Questa, per me, è la causa prima delle sue difficoltà. Con un esame sempre più profondo, invece, si può constatare che le percezioni dipendono da chi le percepisce. Inoltre, si può scoprire che esse sono in continua trasformazione attraverso le età dell’esistenza: che va dall’ infanzia alla giovinezza, dalla maturità alla vecchiaia, e che colui che le osserva si trova al di fuori di esse. A quel punto si comprende che lo sconforto che ha fatto nascere la domanda “chi sono io?” dipende da un “io” abituato a porsi come attore, pensatore, colui che soffre. Volersi sbarazzare della sofferenza, del conflitto, o diminuirli, non cambia nulla, dato che quando ci si pone come un “io” volitivo è proprio questo che ci lega alla sofferenza. Questo “io” volitivo è sottomesso a tutte le fluttuazioni del condizionamento: paura, disagio, ecc., egli è un ego, una pseudo-entità. Quando questa situazione è vista per ciò che è, si elimina portando via con sé tutti i problemi. Perchè è stata percepita nel momento dell’atto da uno spettatore totalmente impersonale e disimpegnato; quando lo vediamo, questo io-testimone, non è più un concetto, ma un “io sono” vissuto. Tutto ciò che ha preceduto l’“io sono” è riassorbito in uno stato di lucidità silenziosa. Allora la sofferenza non è più vissuta come un carico personale, ma una testimonianza di una condizione. E non è la stessa cosa. La sofferenza c’è, ma senza un qualcuno che afferma “io soffro”. E lo sfondo nel quale dimora la Consapevolezza che noi siamo è serena presenza osservante. Ci accade di percepire nuvole di dolore scorrere animate nella nostra mente, mordere il nostro corpo, ma senza coinvolgere il Sé, ormai riconosciuta fonte inesauribile di pace e beatitudine, nostra intaccabile Essenza. |
21-12-2007, 10.22.47 | #17 | |||
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
Non ho detto di non aver sofferto, ho detto di non poter dire di essere mai stato infelice. Magari con più calma ne parliamo. Citazione:
Se fosse parte dell'ego sarebbe facile sbarazzarsene, invece c'è gente che arriva ad uccidersi perchè non ne salta fuori, non conosce gli strumenti per riplasmarlo. Posso agevolare il discorso dicendo che si, nasce dall'ego, ma quando arrivi a poterlo chiamare rimorso non è più ego. Prova a pensarci, poi male che vada abbiamo chiacchierato Citazione:
E a me non sembra di aver toccato personali altrui, potrò parlare di me almeno? A tutti buone feste se non ci ribecchiamo |
|||
21-12-2007, 10.38.36 | #18 |
Ospite
Data registrazione: 14-12-2007
Messaggi: 6
|
Riferimento: Come cercare la verità?
ciao ragazzi
un pensierino da condividere..........io cerco la verita.............io utilizzo dei mezzi.............io credi di sentire cio che e' piu giusto per me............io valuto cio che trovo e cio che succede in base a cio che io ho imparato o in base a cio che qualche d'uno mi ha insegnato........... ma di cosa io sto parlando? |
21-12-2007, 11.00.44 | #19 | |
Ospite di se stesso
Data registrazione: 29-03-2007
Messaggi: 2,064
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
|
|
21-12-2007, 11.53.19 | #20 | |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
|
Riferimento: Come cercare la verità?
Citazione:
Giusto, il senso di colpa è ego, ma il rimorso non ne è una variazione (anche conseguenza non è esatto), è un'emanazione diretta di qualcosa che sta sopra l'ego, anche quando non ne siamo coscienti. L'ego può torturarsi, ma per istinto di conservazione non arriverebbe mai a distruggersi. |
|