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15-12-2007, 18.49.29 | #32 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Riferimento: La fede al bisogno.
Citazione:
Non ho tolto niente di quel che hai scritto perchè è su tutto che hai la mia condivisione. Paradosso?! No, realtà. I segni io li ricevo, ma non so da chi o da dove vengano. Tutto quel che hai scritto lo penso anch'io, ma cerco di andare oltre, cerco di proseguire nella mia ricerca. Non posso e non voglio fermarmi. Cerco e ancora cerco. Chiedo e ancora chiedo. Siamo nel campo di gioco, e dobbiamo giocare anche se non conosciamo le regole, non sappiamo perchè stiamo giocando, non sappiamo da dove veniamo e dove stiamo andando. Non importa, tanto siamo qui! giochiamo A volte penso che potremmo essere il frutto di un extraterrestre super evoluto che si diverte da morire con le nostre vite. Tutto potrebbe essere, e non ti nascondo che a volte mi fanno pena tutti quelli che hanno una fede incrollabile nel loro dio. A cominciare dai kamikaze. Serve davvero una fede incrollabile? e se servisse solo a commettere errori su errori? e darci la cecità. Dovremmo essere meno presi da una fede senza dubbio per poter interagire meglio con questa vita. Se vogliamo una guarigione fisica potremmo anche scoprire che esiste l'effetto placebo che fa....miracoli. Potremmo scoprire che esiste in noi una energia potentissima che fa guarire o che può fare anche ammalare. Potremmo renderci conto che non è Dio ad aver permesso il sovraffollamento globale, fame, miseria, sofferenza ma le varie religioni che impediscono il controllo delle nascite e una pulsione verso la vita. E siccome tra religioni e Dio ci vedo pochissimo in comune, allora mi rendo conto che siamo sempre noi a darci la zappa sui piedi. Sono le religioni ad alimentare la fede del bisogno, a rendere l'uomo prigioniero di se stesso. Non so chi ci sta "dall'altra parte" ovvero dove siamo immersi, non so chi siamo e dove stiamo andando e che ci facciamo qui, ma di certo non dobbiamo stare con le mani in mano. Ci occorre una religiosità che scorre, che non è immobile e paludosa. Niente a questo mondo è immobile, persino la morte non è immobile ma lascia il posto alla rinascita. La fiducia si deve coltivare, evolvere, trasformare giorno dopo giorno. Perchè non cominciamo a guardare la nostra realtà, noi stessi per cercare il mistero delle nostre vite e accettarlo. Di certo non siamo soli anche se non conosciamo chi è vicino. Temo che il segno epocale che tutti aspettano possa non tardare, ma a quel punto saremo tutti ..... fuori gioco. Quando si scoprono le carte..... il gioco è finito. |
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15-12-2007, 21.28.31 | #33 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-09-2004
Messaggi: 2,009
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Riferimento: La fede al bisogno.
Citazione:
Ciao Berenger capisco la tua irritazione. Non vorrei irritarti anch'io, con questo post...ci provo. Ti racconto una favola. Un tale credente a cui capitano una serie di disgrazie terribili ad un certo punto perde la pazienza e parla al suo Dio fuori dai denti. Attorno a lui ci sono gli sciacalli religiosi, ognuno vuole far credere al tipo disgraziato con vari argomenti che c'è una ragione logica che spiega e giustifica quanto gli è successo ( ha perso i figli, le sue ricchezze e per ultimo si è ammalato) . Diciamo che i teologi cercano di persuaderlo che la colpa è sua. Il poveretto convinto in coscienza di essere innocente continua a rivolgere a Dio la sua protesta. Alla fine Dio si fa vivo. Non risponde alle domande che dal punto di vista umano sono pienamente comprensibili ma gli mostra tutta la bellezza e la sapienza dell'universo: i ciel, le creature della terra, la potenza della natura. Chi ha fatto tutto questo potrebbe spiegare all'uomo il perché del dolore, della sofferenza ingiusta, la sua strategia, i suoi motivi.. potrebbe fare entrare nella testa dell'uomo la sua sapienza e la sua provvidenza. Il credente che si era ribellato capisce e si pente. La favola termina con l'intervento di Dio a suo favore...lo guarisce ... gli dona altri figli...lo ristabilisce nella sua ricchezza...e tutto in quantità maggiore di quella che aveva perduto. Non so se può servirti. |
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15-12-2007, 22.23.10 | #34 |
Ospite abituale
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Riferimento: La fede al bisogno.
Una constatazione.
Il dolore, la violenza nella indifferenza della natura, la morte, sono costanti dell'universo. Si può intuire che questo avvenga, infatti, ovunque ci siano degli esseri viventi e si può intuire che ci siano altri esseri viventi nello spazio sterminato. Un'altra constatazione è che tutto è soggetto ad evoluzione...ed evoluzione per un suo significato implicito vuol dire finalismo...che possiamo verificare nella evoluzione di questo pianeta. Se l'evoluzione conduca ad un esito positivo, cioè se fra le possibilità dell'evoluzione ci sia anche quella di un esito felice per l'umanità e per tutti gli esseri viventi può sembrare una fantasia provocata dal dolore e dalla paura. In questo caso l'universo si rivelerebbe ai nostri occhi come una macchina astuta e crudele. Si potrebbe dire che la natura universale voglia anche soffrire in noi. Una natura schizofrenica, crudele contro la quale non si può far nulla...quindi, almeno in noi anche una natura impotente. Credo sia molto difficile darsi una ragione di tutto questo. |
16-12-2007, 09.13.05 | #35 |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,624
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Riferimento: La fede al bisogno.
Quando ho sentito parlare di Giobbe da un fedele cattolico praticante non sono riuscita a vederla come una bella favola, come una risposta alle mie domande. Proprio non ci sono riuscita. Sarà che sono un essere umano che non si fida dei piatti già pronti senza averli assaggiati.
Vedo un dio che si diverte, che gioca (caso di Giobbe scomette con il Diavolo) che ci tratta come cose, oggetti. Peggio di un padre padrone. Sarà anche così, ma a me non mi sta bene. Un dio capriccioso e lunatico ci manda le "piaghe d'Egitto" e noi dobbiamo implorarlo di smettere promettendogli questo e quello. A questo punto dovrei eliminera del tutto quella carota che chiamiamo "amore". Immaginiamoci una partita di calcio. Ci ritroviamo in campo tra la folla che urla e altri scalmanati che corrono. Possiamo giocare bene, male, incavolarci.... Cadiamo, uno ci assesta un calcio nello stinco, un altro ci da una testata.... è colpa di Dio? è colpa nostra? cosa dobbiamo fare? guardare l'allenatore e chiedere aiuto. L'allenatore non può entrare in campo ma può fornirci delle ottime indicazioni. E allora impareremo a schivare qualche calcio, a non scivolare come salami, ad accettare qualche spintone e rischiare di fare anche gool. E il nostro avversario sta imparando come noi. Possiamo chiedere come giocare al meglio, come imparare a giocare bene. Anche un pronto soccorso per le nostre ferite, e molti le ricevono e li chiamiamo miracoli. Dio non può giocare la partita al nostro posto, per questo trovo davvero strano quando due eserciti chiedono a dio di aiutarli a "vincere la guerra" come se dio potesse schierarsi da una parte o dall'altra e torneremmo a quel dio che si diverte e passa il tempo con dei burattini. |
16-12-2007, 10.25.46 | #36 | |
Ospite di se stesso
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Riferimento: La fede al bisogno.
Citazione:
Guarendo da questi colpi,diventiamo più forti,ma senza bisogno di schivare nulla. E' solo riconoscendo quel gioco in quanto gioco che si finisce di sentirsi burattini,ma osservatori del gioco. |
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16-12-2007, 10.42.52 | #37 | |
Ospite abituale
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Messaggi: 2,009
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Riferimento: La fede al bisogno.
Citazione:
Mi sono limitato a darti una informazione. Un ricercatore della verità tiene conto di tutto ed indaga su tutto. Se invece la tua posizione è di uno che si è già dato la risposta allora è ovvio che non ha bisogno di cercare ne di vagliare. Sull' 'obiezione che fai riguardo alla venuta del regno dei cieli non rispondo perché non credo fosse tua intenzione trattare l'argomento in questo 3d. Ciao Berenger |
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16-12-2007, 11.05.34 | #39 |
Ospite abituale
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Riferimento: La fede al bisogno.
Mary mi ha capito bene (almeno uno...), incredibile il riferimento a Giobbe, mentre scrivevo ieri pensavo la stessa cosa, anche nell'ESODO se ricordate si legge in sintesi: Dio mandò Mose dal re d'egitto a chiedere la liberazione degli ebrei, ma poi indurì il cuore del faraone! Sembra davvero un bambino capriccioso che si diverte, come quando chiede ad Abramo di ammazzare il figlio. Mah!
Tornando a noi, Mary dice bene che non è colpa di nessuno se un mio simile mi tira un calcio, giustissimo. Quello che mi infastidisce è ad esempio e il non partire alla pari. Che razza di vita é quella di uno che nasce in nigeria, ultimo di 15 fratelli, senza nessuna prospettiva, che si ammala di AIDS, non ha cure mediche, patisce la fame e muore a quattro anni. O di chi nasce ad Islamabad, dove gli riempiono la testa di sciocchezze (come da noi del resto, ma almeno al catechismo non creano kamikaze!) e a 14 anni si ritrova al mercato a far saltare in aria la gente in nome di Dio. Dio guarda e non interviene. Nessuno chiede tuoni e fulmini (magari...) ma se volesse, se ci fosse, qualcosa dovrebbe inventarsi. Che prospettive hano questi bambini, questi ragazzi , in confronto al coetaneo che nasce a Parigi, a Londra, a New York e a 30 anni è laureato, guadagna soldi a palate e se na frega di cosa succede a Islamabad o in Nigeria? Vorrei vedere cme viene giudicato il bambino morto a quattro anni, visto che non ha giocato, come dice Mary, non è nemeno entrato in campo. Caro Giorgio, so che mi considerano blasfemo, ma non è mostrandomi le meraviglie del cosmo o del mondo che Dio si potrebbe far perdonare migliaia di anni di totale indifferenza verso le sue creature. E i vari Medjugorie, Fatima, La salette, Lourdes ecc, continuano(ammesso che siano autentici, e ho dei dubbi mastodontici) ad essere messaggi per pochi intimi. Medjugorie era devastata dalla povertà dopo la guerra in bosnia, oggi col turismo religioso è una delle citta piu ricche d'europa! Perche la gente è cosi, ha bisogno di segnali. Se convincessemio nipote di sei anni a dire che vede una signora nei giardini pubblici del paese, e che questa signora dice di pregare, recitare il rosario, di convertirsi, be... fra una settimana dovremmo costruire alberghi. Se poi ci mettiamo un bel segreto misterioso, allora zac! Libri, documentari, diritti d'autore, una manna. Sai quante persone vanno a Lourdes ogni anno? 7/8 milioni, sai quante ne sono guarite inspiegabilmente nel 2006? due. A volte guardo sul sito della NASA le foto dell'universo, e vedo la terra, cosi piccola, sospesa nell'infinità, e penso che per oltre due terzi gli abitanti camminano col loro carico di odio, miseria e dolore. Almeno gira su se stessa, cosi la luce, almeno quella arriva a tutti. Buona domenica ragazzi. |
16-12-2007, 11.15.11 | #40 |
Ospite
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Riferimento: La fede al bisogno.
Una piccola nave passeggeri subisce un grave danno ed affonda. Un uomo si aggrappa ad un tronco e, disperato,invoca il Signore: -Dio aiutami...ti prego salvami! Nell'oscurità,dall'alto una voce! -STAI TRANQUILLO,TI SALVERAI ! L'uomo è incredulo ma felice aspetta il gesto divino quando arriva un battello.. -Ehi tu,nell'acqua,siamo qui,vieni! No-fa l'uomo- andate da quella donna laggiù, perchè tanto io mi salverò! Passa circa un ora ed ecco arrivare un altro canotto dei vigili del fuoco... ”Coraggio,siamo qua;prendi la fune che ti tiriamo su..” “No,no,andate da quel ragazzo;io mi salverò.” L'acqua è sempre più gelida ed il naufrago ma,resiste fiducioso. Giunge un terzo canotto. “Forza salta su !” ”No andate pure..” ”Ma cosa dici...dai vieni su prima che ti prenda un colpo..” ”Andate vi ripeto,io mi salvero!” Due ore più tardi gli rimangono ormai poche energie. Arriva però una barca di pescatori.. ”Siamo qua,ora ti carichiamo..” ”Non salirò, dedicatevi agli altri, io mi salverò” Poco dopo il pover uomo annega. L'anima lascia il corpo e si dirige in paradiso e giunge davanti a DIO ”Ah” -fa il Signore- “sei qui..” ”Come sono qui?” - risponde il tizio ”Eccellenza scusatemi ma debbo reclamare! Io stavo nell'acqua in pericolo di morte, Vi ho invocato,mi avete risposto ed io mi sono fidato ciecamente...ciecamente! Il risultato?Sono morto! Mi dispiace,Eccellenza,non Vi siete comportato bene!Non siete stato di parola" ”NON SONO STATO DI PAROLA !?” risponde Dio con voce tuonante ”AHO .....4 CANOTTI TI ABBIAMO MANDATO....4 CANOTTI !”
fede?............forse fede = fiducia? |