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07-11-2007, 01.42.33 | #12 | |||
Utente assente
Data registrazione: 21-07-2004
Messaggi: 1,541
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Riferimento: Controlliamo le scritture.
Citazione:
Citazione:
Se per caso nella versione che hai tu il testo è quello della CEI e solo le note a piè di pagine della Bibbia di Gerusalemme: 6 Quando i giorni della sua purificazione per un figlio o per una figlia saranno compiuti, porterà al sacerdote all'ingresso della tenda del convegno un agnello di un anno come olocausto e un colombo o una tortora in sacrificio di espiazione. 7 Il sacerdote li offrirà davanti al Signore e farà il rito espiatorio per lei; essa sarà purificata dal flusso del suo sangue. Questa è la legge relativa alla donna, che partorisce un maschio o una femmina. 8 Se non ha mezzi da offrire un agnello, prenderà due tortore o due colombi: uno per l'olocausto e l'altro per il sacrificio espiatorio. Il sacerdote farà il rito espiatorio per lei ed essa sarà monda». (Levitico 12:6-8) Allora l'osservazione che faccio è la seguente: L'espiazione avviene solo quando si ha peccato. Quindi il termine peccato è intrinseco al termine espiazione. E anche se io tradurrei forse il passo in modo differente, personalmente non vedo questo grande cambiamento che tu vuoi far credere. Vorrei infatti ricordarti che tradurre da una lingua all'altra non è mica così semplice, anzi, per alcuni significa sempre e comunque tradire la versione originale. (Non per nulla ad esempio il Corano autentico è solo quello in arabo per i musulmani e non le varie traduzioni che servono solo come aiuto per comprendere il testo in lingua originale). Un po' di clemenza e di comprensione non guasta mai. Tradurre non è semplice. Citazione:
(Insomma, per Marx non valeva: religione -> cultura; bensì: cultura -> religione). Quindi la colpa sarebbe semai delle culture (e infine dell'uomo stesso), mica delle religioni (che hanno ripreso quanto hanno trovato nella cultura, quindi dall'uomo in sé). Ma è chiaro che Marx non è che diceva sempre la verità. E si può benissimo non condividere quanto da lui espresso (io in persona non è che condivido molto con quanto appena detto, ma vabbè). |
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08-11-2007, 19.17.42 | #13 |
osservatore
Data registrazione: 24-09-2007
Messaggi: 362
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Riferimento: Controlliamo le scritture.
salve Elijah, lo so che tradurre non è semplice. Volevo solo fare presente che determinate omissioni e/o aggiustamenti screditano le scritture. Ti diro' di piu', per curiosita' oggi ero in libreria e ho preso una bibbia delle "paoline" - ( versione Fulvio Nardoni di mia nonna !!) la prefazione è pero' dello specialista Ravasi. Grande meraviglia: il Libro di Ezechiele, all'inizio dei vari capitoli si leggeva = figlio dell'uomo !! - nella versione attuale riporta il nome proprio del profeta. Ma scusa perchè cambiare? Tu mi dirai sono piccolezze, ma non riesco a capire il perchè ?? E qui il mio dubbio !! - Altra stranezza, la versione della B.Gerusalemme molto piu' recente ( la mia è del 1990) sembrerebbe piu' simile a quello del grande M.Lutero ( la mia edizione è del 1984 ) rispetto alla cattolica del 1962 ( dove il compare il vocabolo: peccato ) - Anzi direi che è uguale. Ti trascrivo la versione tedesca= 3 Mosè 12.7 Der soll es opfern vor dem Herrn und sie entsuehnen, so wird sie rein von ihrem Blut. Das ist das Gesetz fuer die Frau . die einen Knaben oder ein Maedchen gebiert. - 12.8Vermag sie aber nicht ein Schaf aufzubringen, so nehme sie 2 Turteltauben oder 2 andere Tauben, einen zum Brandopfer, die andere zum Suendopfer, so soll sie der Priester entsuehnen, dass sie rein werde. ------- ( non avendo la mia tastiera l'Umlaut sono stato costretto a inserire la "e" - ma tu capirai -- Ich hoffe, dass Du mir volles Vertaendniss entgegenbringen wirdst. Nicht wahr? - Ich danke Dir im voraus ). - Quanto alla edizione di Gerusalemme nelle note tratta solo della perdita di vitalita' per l'individuo e il rito ristabilisce l'integrita' perduta. Nulla piu'. cordialita'
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08-11-2007, 22.07.16 | #14 | |||
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Controlliamo le scritture.
Citazione:
Sebastian, mi sembra che Elijah ti abbia risposto: perché insistere con presunti "omissioni e/o aggiustamenti", dopo che tu stesso riconosci che non è facile tradurre una lingua, la quale presenta differenti significati della stessa 'parola', in rapporto soprattutto al relativo contesto, applicata ad un'altra lingua... ? Perché dunque cambiare/aggiustare ? Devi sapere che non a caso esistono diverse versioni della Bibbia ( dove l'una non censura mica l'altra .. ed infatti non siamo più neanche al Medioevo che mi pare continui a ricercare dietro ad ogni angolo ). Esistono/esisteranno poi diversi probabili errori di traduzione: perché malignare sempre, quando non a caso - ripeto - esistono diverse versioni, TUTTE riconosciute - o comunque non censurate/escluse - dalla Chiesa .. Inoltre Elijah precisava persino quanto segue: Citazione:
Mah... Buona lettura dei tuoi eruditi - e non casuali - libri di cui ti avvali ( leggi per caso anche libri che spiegano gli stessi argomenti da te ricercati, però da un punto di vista cristiano ? ) .. Citazione:
Ma l'integrità fisica di cui parli fa esattamente parte di quanto secondo la concezione ebraica corrisponde alle conseguenze del 'peccato' .. Solo che il modo di concepire il 'peccato' da parte dell'ebraismo è differente da quello cristiano, non solo.... Riguardo la croce su cui il Cristo è stato inchiodato, Paolo spiega nelle sue lettere quanto segue e differentemente dalla concezione ebraica di peccato, di Legge, di maledizione e di Salvezza: "Fu così che Abramo ebbe fede in Dio e gli fu accreditato come giustizia. Sappiate dunque che figli di Abramo sono quelli che vengono dalla fede. E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato i pagani per la fede, preannunziò ad Abramo questo lieto annunzio: In te saranno benedette tutte le genti. Di conseguenza, quelli che hanno la fede vengono benedetti insieme ad Abramo che credette. Quelli invece che si richiamano alle opere della legge, stanno sotto la maledizione, poiché sta scritto: Maledetto chiunque non rimane fedele a tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle. E che nessuno possa giustificarsi davanti a Dio per la legge risulta dal fatto che il giusto vivrà in virtù della fede . Ora la legge non si basa sulla fede; al contrario dice che chi praticherà queste cose, vivrà per esse. Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, diventando lui stesso maledizione per noi, come sta scritto: Maledetto chi pende dal legno, perché in Cristo Gesù la benedizione di Abramo passasse alle genti e noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede." Circa il significato di 'peccato', riporto da wikipedia quanto ripreso dal catechismo cattolico, : "La Chiesa Cattolica definisce il peccato in questi termini: Collabora a Wikiquote « Il peccato è una mancanza contro la ragione, la verità, la retta coscienza; è una trasgressione in ordine all'amore vero, verso Dio e verso il prossimo, a causa di un perverso attaccamento a certi beni. Esso ferisce la natura dell'uomo e attenta alla solidarietà umana. » (Catechismo della Chiesa Cattolica) Nella Scrittura il verbo greco ἀμαρτάνω (amartáno), usato per "peccare", significa "sbagliare strada", "mancare il bersaglio"." Ora tal traduzione del reale significato di 'peccato' deve essere applicato/interpretato ( nota quanto è difficile tradurre non solo un termine, ma un significato di una sola 'parola', che risponde ad un dato contesto in cui viene espresso ) relativamente all'atto del partorire, solo nei termini della Legge ebraica dove si rievoca la 'maledizione' ricevuta da Dio ( o dal Mondo Spirituale: l'Eden ) in conseguenza del Peccato Originale ( ciò pur non riguardando - ma tu sei libero naturalmente di credere ciò che preferisci - Maria, che resta però obbediente sino alla fine per preparare il compimento delle Promesse Antiche realizzate in Cristo, suo figlio e Figlio di Dio ). Sappi, per concludere e per tua personale conoscenza, che Ezechiele si autodefinisce "figlio dell'uomo", per motivi molto precisi, e il suo libro è PIENO di tali riferimenti applicati alla sua stessa persona ( geniale nascondere tale evidentissima citazione del "figlio dell'uomo" in un sol punto del Libro di Ezechiele, eh... ) |
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