Come ormai ripetuto più volte, sono un ex credente che passa buona parte del suo tempo libero a cercare risposte che difficilmente troverà. Qualche giorno fa mi è capitata fra le mani una foto commemorativa di Papa Wojtila, dietro era stampata la data e l'ora della sua morte: 2 /4/2005 ore 21:37. Se sommate, le cifre della data danno 13. Stessa cosa per quelle dell'ora, sempre 13. Cosi come 13 era la data del giorno in cui gli spararono. E 13 è il giorno della prima apparizione di Fatima. Fra voi ci sono credenti e non credenti, mi piacerebbe conoscere l'opinione di entrambi su queste coincidenze.

L'insieme dei numeri naturali è uno degli elementi che sono alla base della matematica. Grazie alla matematica possiamo esprimere le leggi (alcune) che governano la natura.
Un libro della Bibbia ha per titolo "Numeri".
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, che le scienze vostre non sognino" sosteneva quattro secoli fa l'Amleto di Shakespeare, e ancora oggi dobbiamo rassegnarci a fare nostra quella celebre frase.

Non credo più nelle coincidenze.

Avete mai visto giocare a biliardo? uno tira un colpetto ad una palla e sa ancor prima dove andrà a finire quella lì che sta lontano e distaccata.

Quelle che noi chiamiamo "coincidenze" potrebbero essere anche un modo per ricordarci qualcosa, per attirare la nostra attenzione.

Se sei in strada e ti capita di vederti arrivare da un incrocio uno che si "prende" la precedenza, imprechi e vai avanti, ma se all'incrocio successivo ti ritrovi un altro automobilista che fa la stessa cosa cominci già a renderti conto che "guarda caso: già due"" e se poi dopo cento metri ti ricapita di nuovo cominci a pensare: che cosa sta succedendo? Perchè stamattina "tutti" ce l'hanno con me?!

Io sono fuori dal cattolicesimo da alcuni anni ma Papa Giovanni Paolo II ha avuto un qualcosa di diverso rispetto agli altri. Non sto a raccontarvi le ragioni. Posso dire che l'ho sentito come un inviato speciale, uno che "doveva" esserci. Una presenza importante (non dal punto di vista della chiesa) per tanta gente (me compresa).

I numeri non sono altro che la DIVISIONE dell'unità ma sono essi stessi unità.

Un giorno mi cadde un elastico sulla scrivania e mi fermai ad osservare che si era avvolto a mo' di 8. Aveva la forma di un otto. Non era cambiato nulla era sempre un cerchio nella sostanza, ma poteva assumere e mostrare qualcosa di diverso pur rimanendo intrinsecamente se stesso.

Questo secondo me è tutto l'universo: una sola "cosa" che si divide assumendo varie forme. E noi ci giochiamo seriamente.

Sono in linea con Mary, anch'io credo che l'elezione di Wojtyla sia stata una delle pochissime non previste dai potenti della chiesa. Che sia stato un grande anche dal punto di vista storico appare evidente. Mi sembra strano che nessuno abbia fatto notare la ricorrenza del 13 nella data e ora di morte (purché siano esatte, dobbiamo stare ai comunicati del vaticano), i giornali hanno sempre solo associato i due eventi,attentato e apparizione mariana a Fatima.
Una cosa su Giovanni Paolo II mi frulla in testa da parecchio tempo: sostituì papa Luciani dopo un mese( e già questa morte è come dire...tempestiva.), Luciani che aveva cominciato ad interessarsi dell'operato di Marcinkus, il teoriere vaticano. Pare volesse rimuoverlo. Però muore improvvisamente, eleggono Wojtyla e lui resta al suo posto. Mah...

Caro Berenger,
a parte che non riesco ad immaginare "cose non previste dai potenti della chiesa", e men che mai quando si tratta di eleggere il proprio vertice.

Inoltre non vedo cosa ci sarebbe stato in G.P.II... di soprendentemente sgradito per la chiesa, e credo di non sbagliare se riassumo dicendo che - ad oggi - non è mai esistito, nella storia dell'umanità, essere vivente che abbia conquistato più "anime" alla propria causa. E, quindi, non vedo di cosa la chiesa potrebbe dolersi a posteriori. Se mai potrebbe compiacersi d'aver avuto mille da un uomo in cui aveva confidato per passare da cento a cinquecento!!! (come accade alla grande impresa che affida un ruolo ad un manager... e poi scopre... che non solo "c'ha preso" in quella scelta felice, ma addirittura il manager è andato oltre ogni più rosea previsione).

Chiunque, credo, mi chiederebbe: "e allora perchè gli stesi potenti scelsero, appena prima, un tanto diverso Luciani?".

Ecco: credo che il parallelo con la grande impresa torni Utile.

Partiamo dal presupposto che il ruolo del Papa è - sicuramente - di pubblica e universale rappresentatività. E non - di fatto - realmente "desionale". Nel senso (credo ovvio) che il Papa "rappresenta" pubblicamente dinanzi al mondo... ciò che un'intero apparato gerarchicamente strutturato "elabora" (= decide).

Ora pensa a qualunque azienda.
Ovvio (salvo che non sia autolesionista) che qualunque azienda, per propria "immagine pubblica", sceglierà quanto di più "penetrante" nell'immaginario collettivo (se il ruolo è quello dell'immagine).

Per chi "vende" ... speranza e carità e umiltà e semplicità.... Luciani era l'uomo perfetto: nel suo ruolo non c'era necessariamente "capire le strategie d'azienda", nel suo ruolo c'era "venderle".

E un uomo candido e semplice... a tavolino... è l'ideale per vendere un prodotto che vuole presentarsi come candido e semplice.

Quel che credo sia sfuggito di mano ai potenti della chiesa... è il GRADO di semplicità e candore del Luciani.
Non vorrei affatto essere irriverente verso la memoria di quell'uomo Luciani che ho timore di DOVER solo stimare... ma hai presente quando il Semplice (necessariamente ignaro del fatto d'esser stato scelto PERCHE' Semplice) .... messo alla consolle dei pulsanti... scopre un mare di pulsanti che non sapeva esistenti e SI ILLUDE di poterli "gestire"??????? .......Diventa una cellula impazzita che va bombardata sul nascere!!!!!!!!

Riassunto, secondo me: i potenti della chiesa sanno sempre e molto bene quel che fanno.
Per "rappresentare" la chiesa.... o serve un Gran Talento Carismatico o, in mancanza, è funzionale una marionetta buonista.

G.P.II, con atavica vocazione teatrale, è stato un Gran Talento Carismatico.

Luciani, più o meno erroneamente scelto come marionetta buonista, ha solato i potenti quando ha (molto erroneamente) ritenuto di poter "fare" ...in rapporto a ciò che di inedito poteva finalmente "vedere".
Era buonista, ma non tanto marionetta come credeva chi l'ha eletto.
E questo, sempre secondo me, gli è costata la vita.

Per cui, al limite, l'errore di valutazione (nella specie della presunzione) fu dai potenti commesso nell'elezione di Luciani, e per niente affatto in quella di G.P.II.

Alla storia resta, al di là del niente che io cerco di dire, che G.P.II ha individuato "il nemico".... "fuori casa".... e ha portato TRIONFI EPOCALI E INEGUAGLIATI "A CASA".
...E che Luciani, avendo individuato il Nemico (di ciò in cui davvero credeva) DENTRO CASA.... non ha fatto neanche in tempo a pronunciare il dubbio..... E inspiegabilmente è morto... "dentro casa"..........

Scusa Berenger: avevo villanamente ignorato la questione dei numeri.

Riguardo alla quale (ammesso e non concesso che tutto potrebbe "sballare" riguardo all'ora di morte... non solo se fosse stato "sbagliato" il minuto, ... ma anche semplicemente se fossero aggiunti... i minuti secondi...)... ma quello che mi attrae davvero, in chi cerca queste "coincidenze/supposte-non/coincidenze".... è la Capacità di obliare bellamente eventi MACRO... che non richiedono l'annotazione notarile del minuto secondo... ma che si avvantaggerebbero ENORMEMENTE del semplice, griossolano se vuoi, BUON SENSO.

Il primo 13 che non mi torna ( a me così rozza ) è quello del legame fra le profezie e l'attentato a G.P.II : nella profezia c'è scritta TUTTA UN'ALTRA COSA rispetto a quella successa a G.P.II.

...Quando penso al proiettile incastonato nella corona della Madonna... io divento rossa in conto terzi: NON RIESCO a NON considerarlo uno degli atti storicamente più documentati e appariscenti di NARCISISMO.
NON voglio provocare: sono SOLO sincera! ...Se mi accorgessi di "forzare" la lettera di qualunque "profezia" ... pur di farmene protagonista.... io , te lo giuro, andrei DI CORSA dallo Psichiatra chiedendo AIUTO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!!!!!!!

Quale sarebbe il punto?
Nel senso,cosa vorresti sentir dire?
Io non credo che possa cambiare qualcosa per l'umanità se la somma
di 2/4/2005 e di 21:37
e se il giorno in cui gli hanno sparato
fossero tre cifre diverse.


Per l'umanità il bene è il bene,il male è il male.
Cosa c'entrano le coincidenze numeriche??
E poi,anche se uno ci volesse vedere qualcosa...
cosa??

Cara Donella, se usciamo dall'argomento non fa niente, ho notato che parliamo spesso sul forum di come è nata la chiesa e pochissimo di chi la guida. Allora, vado a memoria, spero di non sbagliare i nomi. Nel 1978, alla morte di Paolo VI, i candidati a sostituirlo erano sostanzialmente due: Siri e Felici. Vi anche alcuni altri nomi in lizza, Baggio(amicone di Gelli della P2), Villot(ma era nero, nessuna speranza) e Casaroli. Nei primi giorni di conclave fu subito chiaro che i due schieramenti maggiori non avrebbero trovato un accordo, la candidatura di Siri e Felici cadde, i sostenitori di uno non avrebbero mai votato per l'altro. A quel punto serviva un uomo che mettesse in linea il maggior numero di candidati e alla fine si puntò su Luciani. Non fu il volere dei potenti, fu un ripiego, si pensava come dici tu di poterlo manovrare. Quando si accorsero che avrebbe messo le mani nei posti sbagliati lo eliminarono. GP II invece fu attentamente valutato, per evitare di ricadere nello stesso errore. Lui non avrebbe creato problemi con Marcinkus, anzi. Tramite lui fece avere a Solidarnosc (si scrive così?) milioni di dollari. E quando finalmente il famigerato cassiere vaticano fu incriminato lo difese apertamente. E questa è storia.

Dimenticavo di dire che, pur avendo vagliato bene l'uomo che andavano ad eleggere, anche GP II diventò papa senza essere tra i favoriti, anche in questo caso dovettero ripiegare su un candidato di secondo piano per trovarsi daccordo.

Ha voluto essere protagonista a tutti i costi nella... profezia. Ma niente coincide. E' stato un pontefice importante, nel bene e nel male ma soprattutto un grande teatrante che adorara e ricercava la folla adorante e si concedeva con una recita ben studiata. A me non è mai piaciuto.