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23-09-2007, 09.29.08 | #63 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Il coraggio di rifiutare la mela... adesso!
Citazione:
Questa visione dualistica non permette d'avere una consapevolezza più alta della Libertà, perchè separa l'uomo da Dio, mentre in realtà sono un Tutt'Uno. E rende schiavo l'uomo dal" peccato originale" che perpetua in ogni momento con la sua identificazione con l'ego, seppur di credente. Ancora giriamo con la mela in mano, credendo di aver colto il frutto della conoscenza, mentre abbiamo colto solo il frutto avvelenato che ha fatto nascere in noi il senso dell'ego, della separazione, del potere personale. Stiamo perdendo ogni istante di celebrazione, l’Eden proprio su questa Terra, fantasticando sull’irreale mondo dei nostri capricci individuali, sulle vane ambizioni del nostro piccolo monumento di storia personale. Il momento per esserci è solo questo. Qui può esserci il paradiso. Dipende da noi... Questo è l’istante che conta: viviamolo essendoci davvero! Il prossimo, il sogno del futuro, è come una carota davanti all’occhio dell’asino che rincorriamo senza mai prenderla. Questo è quello che siamo ora: viviamoci essendo davvero così come siamo, come ci è stato dato di essere, senza rincorrere le proiezioni della mente che, irrequieta, salta da un pensiero all’altro, come una scimmia sui rami. Non possiamo essere altro da quel che siamo ora; altro lo siamo ma solo nella fatua immaginazione: e ciò crea fra noi e in noi solo inferni di divisione, di violenza, di dolore… Ci facciamo ammaliare da un dio minore, padrone dai poteri seducenti che sventola bandiere di separazione, ci smarriamo come derelitti dolenti nel deliri della brama dell'avere, del prendere, posseduti da una forza che non ci appartiene, che presuntuosamente però ci attribuiamo. Qualsiasi cosa noi siamo in grado di fare egoicamente, invece, non è che il riflesso di un Amore che ci trascende e che possiamo cogliere nella sua maestà e dolcezza soltanto se rinunciamo alla nostra vanità, al nostro orgoglio. In realtà, resteremo figli di Adamo e di Eva fin quando non restituiremo quella mela, dell'albero della falsa conoscenza. Si tratta di comprendere con il cuore che non abbiamo bisogno di nulla, e che tutto ciò che ci serve ci è dato nella misura nell'abbandono che abbiamo alla Grazia dell'esserci, proprio così come siamo qui e adesso, in totale e arrendevole Fiducia a quella Forza e Coscienza che ci fa sentire e mantiene vivi. Onoriamola essendoci al meglio, dando dignità ad ogni attimo che ci è dato generosamente in dono. |
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23-09-2007, 11.34.50 | #64 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-10-2004
Messaggi: 1,774
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Riferimento: Il Tempo, il libero arbitrio e la ricerca spirituale.
Salve e buon giorno a tutti!
Meglio di mille vuote parole
è una sola parola che porta la pace. complimenti Mirror, contraddicendo quanto scritto nel dhammapada, pur scrivendo mille parole hai portato la pace leggere quello che e come, scrivi si percepisce un "animo" sereno che ha smesso di correre , questo è già tanto Questo è l’istante che conta: viviamolo essendoci davvero! a volte ,ieri biciclettando, capita che l'attimo, che cerchiamo di vivere nella sua completezza, superi se stesso, quando ,all'attimo vivente , partecipa anche ciò che ci circonda, allora diveniamo tutt'Uno e si odono le campane celesti claudio |
23-09-2007, 22.08.46 | #65 |
Ospite abituale
Data registrazione: 29-06-2007
Messaggi: 213
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Riferimento: Il Tempo, il libero arbitrio e la ricerca spirituale.
L'ho detto: "La semplicità è degli umili; l'umiltà è dei saggi".
Il libero arbitrio esiste! È così chiaro che anche un cieco lo vedrebbe; solo quelli che sono pieni di se stessi non riescono a vederlo poiché fanno rifrimento solo ai loro pensieri e dimenticano Dio anche se lo invocano spesso ... Se non ci fosse il libero arbitrio allora il Cristo ha fatto la sua comparsa qui sulla Terra inutilmente! Ma Dio non fa nulla di inutile! Se l'uomo fosse schiavo perché Dio avrebbe scomodato suo Figlio, mandandolo all'uomo, affinché desse all'uomo l'Esempio da seguire e ponendolo nella condizione di scegliere (dandogli la possibilità di liberarsi dal peccato originale)? Ve lo siete mai chiesti? "Io sono la Via, la Verità e la Vita". Meditate gente, meditate ... "La semplicità è degli umili; l'umiltà è dei saggi". |
24-09-2007, 09.49.39 | #66 | |
Perfettamente imperfetto
Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
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Riferimento: Il Tempo, il libero arbitrio e la ricerca spirituale.
Citazione:
Nessuno, mi sembra, ha qui detto o sta dicendo che l'uomo è schiavo. Questa è una lettura superficiale... di quanto affermano alcuni che negano il libero arbitrio del'ego. Comunque, comprendo anche che quando si è indottrinati da qualche ideologia spirituale è difficile vedere più in la del proprio naso. Quando i Mistici affermano di essere strumenti di Dio, cosa dicono in realtà? Non affermano forse di essersi abbandonati alla Sua Volontà? Non dicono di essere diventati schiavi, ma affermano con gioia e beatitudine di avere trovato una Libertà di più alto livello in questa connessione più profonda con il Divino, lasciandosi andare con Amore alla sua Volontà. Questa non è schiavitù ma autentica Libertà, perchè diventa tangibile manifestazione co-creatrice di Volontà Divina. |
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24-09-2007, 09.51.42 | #67 | |
Utente bannato
Data registrazione: 19-09-2007
Messaggi: 522
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Riferimento: Il Tempo, il libero arbitrio e la ricerca spirituale.
Caro Rising,
Citazione:
Il Libero Arbitrio, non può che significare l'essere "arbitro" della propria vita, non certo di quella degli altri... Non sono comunque così convinto che siamo noi a guidare, essenzialmente, la nostra vita, perché scorgo nell'immanente un Ordine superiore a quello rigidamente personale o personalizzato, il quale agisce in qualche modo anche sull'identità vera di ogni singola individualità. Non credo che l'Essere sia dato dal/al caso, ma non ci si può mai ritenere - questo è il mio pensiero - veramente Liberi senza prendere responsabilità sulla vita, la quale non può però in nessun caso prescindere dalL'altro... tant'è che mi chiedo: chi considera L'altro come fosse se stesso ? La barriera tra le persone trovo sia infatti l'Io: chi è esente da tale predominanza/prevalenza ? Quando comprenderemo realmente che L'altro non è altro che lo specchio di sé ? Infine mi chiedo: l'Umiltà ha bisogno di parole .. ? Non c'è Libero Arbitrio senza una sincera Coscienza... |
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