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10-09-2007, 12.25.52 | #3 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 07-09-2007
Messaggi: 72
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Riferimento: Cabala e Sefirà
Citazione:
Questa è la descrizione delle dieci Sefirot: BREVE DESCRIZIONE DELLE DIECI SEFIROT Keter = Corona. Simile ad una corona, che è posta al di sopra del capo e lo circonda, Keter si trova al di sopra di tutte le altre Sefirot. Così come la corona non fa parte del capo ma è cosa distinta, Keter è fondamentalmente diversa dalle altre Sefirot. Essa è il trascendente, l'ineffabile, l'origine di tutte le luci che riempiono le altre Sefirot. Nel corpo umano essa non ha una corrispondenza specifica, in quanto lo avvolge tutto, ma a volte la si associa con la scatola cranica. Secondo la Cabalà, Keter contiene una struttura tripartita, che nell'anima corrisponde alle tre esperienze di Fede, Beatitudine, Volere. Quello della struttura tripartita di Keter è uno dei segreti più importanti di tutta la Cabalà. Keter è la radice dell’Albero, che quindi è capovolto, dato che possiede le radici in alto e i rami in basso. Chokhmà = Sapienza È il lampo dell'intuizione che illumina l'intelletto, è il punto in cui il super-conscio tocca il cosciente. È il seme dell'idea, il pensiero interiore, i cui dettagli non sono ancora differenziati. È la capacità di sopportare il paradosso, di pensare non in modo lineare ma simultaneo. Si tratta di uno stato raggiungibile solo a tratti, e comunque richiede una grande maturità ed esperienza. È lo stato del "non giudizio", in quanto con la sapienza si percepisce come la verità abbia sempre aspetti. Nel corpo umano corrisponde all'emisfero cerebrale destro. Nel servizio dell'anima corrisponde allo stato di Bitul = Nullificazione del sé. In altri termini, è possibile raggiungere la sapienza solo tramite l’annullamento dell’ego separato e separatore. Binà = Intelligenza. È il prendere forma dell'idea o del concetto concepito da Chokhmà. Si tratta della sede del pensiero logico, razionale, matematico, sia nella sua forma astratta e speculativa che in quella concreta e applicata. È quella forma di pensiero che si appoggia alle parole, è può venire scambiato e condiviso tramite il linguaggio. Binà è la capacità di integrare nella propria personalità concetti e idee diverse, assimilandole e ponendole in comunicazione. Se Binà funziona a dovere, il pensiero diventa in grado di influenzare positivamente le proprie emozioni, in virtù delle verità comprese e integrate nella propria personalità. Nel corpo umano Binà corrisponde all'emisfero cerebrale sinistro. Ai suoi livelli più evoluti, Binà convoglia l'esperienza della Felicità, il trasformarsi delle giuste conoscenze intellettuali nella gioia di chi sente di avere trovato le risposte. Da'at = Conoscenza unificante. Poiché Keter è troppo elevata e sublime per venire conosciuta e contata, il suo posto viene preso da un'undicesima Sefirà, posta più in basso, tra il livello di Chokhmà - Binà e quello di Tiferet. Essa permette l'unificazione dei due modi di pensare tipici degli emisferi cerebrali destro e sinistro: intuizione e logica. Da'at è l'origine della capacità di unificare ogni coppia di opposti. Spiritualmente parlando, essa è la produttrice del seme umano che viene trasmesso durante il rapporto sessuale. Nel corpo umano corrisponde alla parte centrale del cervello e al cervelletto. Nel Chasidismo essa diventa la facoltà dello Yichud, Unione. Chesed = Amore. Si esprime tramite benevolenza e generosità, assolute e senza limiti. È l'amore che tutto perdona e giustifica. La creazione è motivata dal Chesed di Dio, che ne costituisce la base sulla quale poggia, come dice il verso: "Olam chesed ibanè" = "Il mondo viene costruito sull'amore". Si tratta della capacità di attrarre a sé, di perdonare, di nutrire i meritevoli come i non meritevoli. È attaccamento e devozione, è la mano destra, che vuole chiamare a sé, avvicinare gli altri. Ghevurà = Forza. Il fulgore di Chesed è troppo intenso per le creature finite e limitate, e se esse lo ricevessero in pieno ne sarebbero soffocate. Ghevurà si incarica di restringere, diminuire, controllare e indirizzare tale discesa di luce e abbondanza. È la mano sinistra, estesa per respingere, è ogni tipo di forza atta a porre limite e termine all'esistenza. Pur avendo delle connotazioni negative, senza Ghevurà l'amore non potrebbe realizzarsi, in quanto non troverebbe un recipiente atto a contenerlo. Inoltre, è quel calore eccitato e entusiasta che accompagna l'amore. Senza Ghevurà, l’Amore non sarebbe altro che un sentimento pio e meritevole, ma privo di dinamismo e forza attiva. Nell'anima illuminata Ghevurà si trasforma nella virtù del Timor di Dio. Tiferet = Bellezza. È la Sefirà che si incarica di armonizzare i due opposti modi operativi di Chesed e Ghevurà. Tiferet è costituita da tanti colori riuniti insieme, cioè dal coesistere di tante tonalità e caratteri diversi, integrati in un'unica personalità. Si rivela nelle complesse emozioni provate contemplando il bello e l’armonia estetica. Corrisponde all'esperienza della Compassione, che è amore misurato, capace di premiare e di lodare, ma anche di rimproverare e di punire pacatamente, se necessario, affinché il bene si imponga sul male con forza sempre maggiore. Nel corpo umano si trova al centro del cuore. Netzach = Eternità o Vittoria. È la capacità di estendere e realizzare l'amore di Chesed nel mondo, dandogli durata e stabilità, e vincendo gli ostacoli che si frappongono alle buone intenzioni. È costanza e decisione, è il saper vincere, cioè il non inebriarsi eccessivamente della vittoria. È il senso di Sicurezza che pervade chi sa di appoggiarsi sul luogo giusto. Nel corpo corrisponde alla gamba destra. Hod = Splendore. Si incarica di rendere concrete le emozioni provenienti da Ghevurà. È la capacità dinamica dell'individuo, applicata al mutare delle circostanze esterne. È la velocità di cambiamento, l'adattarsi a nuove esigenze. È il saper perdere, cioè il non abbattersi per le sconfitte, ma l'imparare da esse ciò che va cambiato. È il senso degli affari e del vivere in società. Corrisponde alla qualità della Semplicità, che nella Cabalà viene spiegata come la capacità di non preoccuparsi troppo del futuro. Nel corpo essa occupa la gamba sinistra. Yesod = Fondamento. È il luogo ove si concentrano tutte le emozioni, è la base segreta della propria personalità, le aspirazioni nascoste, gli ideali, le attrazioni emotive. Governa anche il riuscire a fondere insieme tutto ciò che si ha da dare, e l'indirizzarlo verso la persona giusta nel momento giusto. La sua locazione nel corpo fisico è nella zona degli organi sessuali; Yesod controlla dunque la vita sessuale, la cui giusta espressione è il fondamento su cui basare la personalità. È la qualità della Verità, intesa come tratto indispensabile per realizzare felicemente le relazioni umane. Malkhut = Regno o Sovranità. Pur essendo l'ultima Sefirà, essa ha un ruolo importantissimo. È la somma dei propri desideri, la percezione di ciò che ci manca. È la componente che motiva e indirizza l'operato di tutte le altre facoltà. In chi accumula abbastanza meriti, è il luogo ove la luce cambia direzione, passando dalla discesa alla salita. In chi non ha meriti, è il luogo ove si fa esperienza della caduta, della povertà e della morte. Al meglio, Malkhut è il femminile per eccellenza, la sposa desiderata, la Shekhinà, o la parte femminile di Dio. Nell'anima individuale è la qualità dell'Abbassamento, senza la quale ogni atto di governo e ogni espressione di potere sono fasulli, destinati prima o poi a crollare miseramente. Infatti, a livello fisico essa è la pianta dei piedi, o la terra stessa. Malkhut è l'origine di ogni recipiente, è il mondo fisico, il più vicino alle forze del male e quindi il più bisognoso di protezione, che le viene accordata grazie all'osservanza dei precetti e alla pratica delle buone azioni. In totale però sono 11 contandole bene, a meno che non si escluda la Corona, come qualcosa a parte e come dice nella stessa definizione. Se è così qual'è la terzà? Binà o Da 'at? |
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10-09-2007, 13.34.32 | #4 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cabala e Sefirà
ricorda sempre che chi scrive è cmq una persona... e nn è detto che la visione della stessa sia completa...
ad esempio per me le sephirot sono esattamente 12. se osservi un disegno dell'albero ti accorgerai che in una delle intersezioni manca una sephirot.... che secondo me è invece presente |
10-09-2007, 14.25.07 | #5 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cabala e Sefirà
Quindi se io volessi fare un'analogia tra il numero 3 dovrei trovare un disegno ed una spiegazione più completa...
Ad ogni modo credo che ciò che dici, ossia che il discorso e la descrizione delle sefirot è soggettivo, sia vero anche per chi le studia, poichè in realtà, leggendo Da'at, mi ritrovo anche in essa, non solo in Binà... E' pur vero, per quel poco che ne so, che ogni livello superiore, credo comprenda quelli inferiori... ma forse è anche vero che volersi posizionare in un qualsiasi punto dell'albero delle Sefirot sia mero esercizio mentale, poichè credo che finchè l'equilibrio spirituale non è veramente saldo, tendiamo a spostarci di sefirà in sefirà a seconda delle circostanze e della consapevolezza che mettiamo in atto Aisha |
12-09-2007, 23.47.05 | #7 | |
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Data registrazione: 10-09-2007
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Riferimento: Cabala e Sefirà
Citazione:
I numeri, per gli ebrei sono simboli di parole che insieme vanno a formare i concetti di pensieri che salgono, con un cammino iniziatico; la cabala appunto conduce fino a Dio. Il cammino nel suo divino disegno. Devo confessarti, cara Aisha, che possiedo un bel libro, intitolato " La cabala" scritto da Gershom Scholem,considerato uno dei massimi esperti mondiali, che non ho ancora letto, penso che prima o poi lo farò. Un'ultima cosa, forse può esserti utile: l'albero delle dieci Sefirot e le gerarchie celesti; a salire Angeli,Arcangeli, Principati,Potenze,Virtù,Domin azioni,Troni,Cherubini,Serafin i,Dio Cciao, il cinesino |
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13-09-2007, 08.56.34 | #8 | |
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Riferimento: Cabala e Sefirà
Citazione:
Ciao alocin, quel libro che dici lo possiedo anch'io e lo sto leggendo proprio in questi giorni. Mi rendo perfettamente conto che la Cabala non sono i tarocchi, infati la mia era una "timida" domanda Ad ogni modo non ho ancora letto nulla sulla numerologia in quel libro, ma solo sulle sefirot e sto scoprendo tante cose interessanti. Purtroppo il libro ha il pregio/difetto di riportare più teorie e dibattiti tra Cabalisti per cui alla fine non c'è un'unica spiegazione delle Sefirot, ma esse dipendono dal cabalista e dal periodo storico... Non saprei se ad ognuno spetti seguire quella a lui più comprensibile o consona all suo animo. Mi rimane un dubbio...perchè ognuno di noi nella sua vita sceglie un numero a cui si sente più affine? Se nulla avviene per caso, ma tutto ha un senso, quale senso attribuire a questa predilezione per un numero specifico? NUlla a che fare, ma proprio nulla con la CAbala? Sei sicuro? Aisha |
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13-09-2007, 12.01.14 | #9 |
Ospite abituale
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Riferimento: Cabala e Sefirà
i tarocchi sono basati sui concetti cabalistici.
ogni carta rappresenta una lettera ebraica e ne racchiude il significato. il libro di geschom scholem a mio avviso non è fatto per mistici o per chi vive lo spirito in se. non aggiunge nulla insomma. può essere interessante per chi è psichico o per chi non ha mai letto nulla di cabala. ma a mio sentire non lo innalza (quindi detto spicciamente per me è assolutamente identico leggerlo o non leggerlo se uno è già sulla via) ciauzz |
13-09-2007, 21.41.57 | #10 | |
Ospite abituale
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Riferimento: Cabala e Sefirà
Citazione:
Si può leggere anche per curiosità... psichica in questo caso ovviamente. Io ho iniziato a leggerlo partendo dalla parte delle Sefirot proprio per vedere se trovavo una descrizione più precisa e dettagliata delle Sefirot che in Internet sembra invece molto confusa e variegata... Come si fa a sapere se si è sulla via? O se il proprio animo è mistico? Ossia, cos'è esattamente un mistico? Un abbraccio Aisha |
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