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Vecchio 05-07-2007, 09.25.53   #21
yeiaiel
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Data registrazione: 19-06-2007
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Riferimento: Illuminazione, Realizzazione..

Citazione:
Originalmente inviato da swaroski
a proposito di illuminazione e realizzazione sono circa due anni che medito,leggo,faccio e dico quando ieri sera ho avuto la precisa consapevolezza che sono allo stesso punto dal quale ho iniziato e che non sono andato da nesuna parte ma che continuo a girare attorno.

Succederà quando meno te l'aspetti senza desideri ne fare nulla
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Vecchio 09-07-2007, 00.27.45   #22
Brucus
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Data registrazione: 14-09-2004
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Riferimento: Illuminazione, Realizzazione..

L’illuminazione... un sogno come la nostra individualità. Di notte sogniamo, e quel sogno ci sembra l’unica realtà, finche arriva l’ora del risveglio a una realtà diversa da quella sognata. Non restiamo sopresi ne meravigliati, perchè ci sembra la cosa più naturale del mondo. Ma la realtà da svegli è a sua volta un sogno destinato a svanire al sopraggiungere di un’altro livello di risveglio, e così via, lungo tutta la direttrice della nostra individualità. Inoltre dentro uno stesso sogno ci possono essere brevissimi attimi di risveglio che si costituiscono in veri e propri marcatori o tracce nell’anima in procinto di destarsi. Quindi l’illuminazione non è passare dal niente al tutto, dalla non coscienza alla Coscienza, dal non essere all’essere, è soltanto una delle tappe nella infinita spirale di sogni e risvegli, di passaggi da un livello di coscienza all’altro. E’ un risalire lungo la scala di Giacobbe, come scalare una montagna, dal basso dove l’atmosfera è più densa, su, lungo le sue pendici, dove man mano l’aria si fa sempre più rarefatta, fino a raggiungere il cielo immutabile della Coscienza pura ed eterna. Ma non è un percorso, nemmeno un cammino che possiamo decidere di fare per andare chissà dove, i cammini che crediamo percorrere sono dentro i sogni e non conducono da nessuna parte. Abbiamo un piede in ogni scalino di quella infinita scala nel medesimo istante senza inizio ne fine. Ogni tanto scende Qualcuno per rammentarci che l’unica luce che ci può guidare lungo quella scala nella notte fonda della Coscienza è l’Amore. Tutte le realtà che sperimentiamo in ogni fase sono fluttuanti, instabili, cambianti come i nostri stati d’animo, si sovrappongono ad altre realtà distorsionandosi e influenzandosi a vicenda, specie nelle fasi di transizione tra una e l’altra. La mente ci proporziona i mondi che ci servono secondo la nostra evoluzione nella sequenza di tempo nella quale ci troviamo e dove abbiamo tutta la nostra attenzione. Tutto questo processo è come un film proiettato su uno schermo, le scene, la luce, le situazioni cambiano, ma lo schermo dove si proietta il film resta sempre lo stesso. La Fonte, La Sorgente, Dio, il Sè, o come vogliamo chiamarlo (i nomi non hanno importanza), è quello schermo dove si proietta il film della nostra Vita.

Noi siamo lo schermo e siamo il film. Così come il film sarebbe inutile senza uno schermo dove essere proiettato, nello stesso modo lo schermo non avrebbe senso senza un film da riflettere, così il sogno più denso dell’essere e la sua Essenza di pura Coscienza, senza più alcuna individualità, ne forma, ne contenuto ne nulla che possa essere definito o compreso dalla mente, non potrebbero esistere separate, o prescindere una dall’altra. Il Tutto, quindi anche i nostri sogni, i nostri ego, i nostri spiriti, i nostri risvegli e illuminazioni, i nostri paradisi e inferni, i nostri dei e demoni, sono la manifestazione interiore di una Sfera senza tempo ne dimensione, sospesa in nessun luogo, eppure..... così presente.....!!!!!

Questa non è alcuna verità, sono soltanto riflessioni di chi crede vedere nel profondo di se stesso, e magari è più cieco di una talpa...
Brucus is offline  
Vecchio 09-07-2007, 07.27.33   #23
paperapersa
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Originalmente inviato da Brucus
L’illuminazione... un sogno come la nostra individualità. Di notte sogniamo, e quel sogno ci sembra l’unica realtà, finche arriva l’ora del risveglio a una realtà diversa da quella sognata. Non restiamo sopresi ne meravigliati, perchè ci sembra la cosa più naturale del mondo. Ma la realtà da svegli è a sua volta un sogno destinato a svanire al sopraggiungere di un’altro livello di risveglio, e così via, lungo tutta la direttrice della nostra individualità. Inoltre dentro uno stesso sogno ci possono essere brevissimi attimi di risveglio che si costituiscono in veri e propri marcatori o tracce nell’anima in procinto di destarsi. Quindi l’illuminazione non è passare dal niente al tutto, dalla non coscienza alla Coscienza, dal non essere all’essere, è soltanto una delle tappe nella infinita spirale di sogni e risvegli, di passaggi da un livello di coscienza all’altro. E’ un risalire lungo la scala di Giacobbe, come scalare una montagna, dal basso dove l’atmosfera è più densa, su, lungo le sue pendici, dove man mano l’aria si fa sempre più rarefatta, fino a raggiungere il cielo immutabile della Coscienza pura ed eterna. Ma non è un percorso, nemmeno un cammino che possiamo decidere di fare per andare chissà dove, i cammini che crediamo percorrere sono dentro i sogni e non conducono da nessuna parte. Abbiamo un piede in ogni scalino di quella infinita scala nel medesimo istante senza inizio ne fine. Ogni tanto scende Qualcuno per rammentarci che l’unica luce che ci può guidare lungo quella scala nella notte fonda della Coscienza è l’Amore. Tutte le realtà che sperimentiamo in ogni fase sono fluttuanti, instabili, cambianti come i nostri stati d’animo, si sovrappongono ad altre realtà distorsionandosi e influenzandosi a vicenda, specie nelle fasi di transizione tra una e l’altra. La mente ci proporziona i mondi che ci servono secondo la nostra evoluzione nella sequenza di tempo nella quale ci troviamo e dove abbiamo tutta la nostra attenzione. Tutto questo processo è come un film proiettato su uno schermo, le scene, la luce, le situazioni cambiano, ma lo schermo dove si proietta il film resta sempre lo stesso. La Fonte, La Sorgente, Dio, il Sè, o come vogliamo chiamarlo (i nomi non hanno importanza), è quello schermo dove si proietta il film della nostra Vita.
Concordo quasi su tutto tranne sull'assimilare il Sè allo schermo. Forse potrebbe essere più assimilabile alla
fonte di luce e quindi al proiettore del film!!!! Anche il proiettore è sempre lo stesso,
immutabile e libero da emozioni, assolutamente immerso nel Suo perenne Essere Beatitudine piena.
Forse lo Schermo è ciò che noi percepiamo come reale, il mondo in cui
agiamo e viviamo le nostre esperienze. e pertanto secondo il grado di illuminazione .........
Noi siamo lo schermo e siamo il film. Così come il film sarebbe inutile senza uno schermo dove essere proiettato, nello stesso modo lo schermo non avrebbe senso senza un film da riflettere, così il sogno più denso dell’essere e la sua Essenza di pura Coscienza, senza più alcuna individualità, ne forma, ne contenuto ne nulla che possa essere definito o compreso dalla mente, non potrebbero esistere separate, o prescindere una dall’altra. Il Tutto, quindi anche i nostri sogni, i nostri ego, i nostri spiriti, i nostri risvegli e illuminazioni, i nostri paradisi e inferni, i nostri dei e demoni, sono la manifestazione interiore di una Sfera senza tempo ne dimensione, sospesa in nessun luogo, eppure..... così presente.....!!!!!

Questa non è alcuna verità, sono soltanto riflessioni di chi crede vedere nel profondo di se stesso, e magari è più cieco di una talpa...
e chi può dire chi sia il cieco e il "vedente"
Quando Gesù guarisce il cieco egli vede non uomini ma alberi che camminano....
paperapersa is offline  
Vecchio 09-07-2007, 09.37.34   #24
atisha
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Data registrazione: 17-03-2003
Messaggi: 3,020
Riferimento: Illuminazione, Realizzazione..

rileggevo questo topic.. interessante è cogliere il significato che si da a quella parola.. illuminazione..
diciamo che il senso lo si è compreso sia che si esprima in un modo o nell'altro..
ora non resta che.. realizzarla..

atisha is offline  
Vecchio 09-07-2007, 09.46.43   #25
maxim
Ospite abituale
 
L'avatar di maxim
 
Data registrazione: 01-12-2005
Messaggi: 1,638
Riferimento: Illuminazione, Realizzazione..

Mi stavo chiedendo…

Gli illuminati e/o realizzati, sanno riconoscersi tra loro?...ovverosia:

- supponiamo di organizzare una particolare cena del forum ove tutti i partecipanti devono rimanere in incognito. Vietato parlare di spiritualità e filosofia…tutti gli argomenti dovranno riguardare esclusivamente “cultura e società”.
Sarà altresì vietato qualsiasi riferimento metafisico, consigli di vita nonchè svelare la propria raggiunta felicità.

Secondo voi…i partecipati illuminati/realizzati saprebbero riconoscere i propri “colleghi” dai modi, dai gesti e dalle azioni quando essi si avventurano in discorsi che riguardano il lato materiale della vita? Escludendo coloro che già possiedono il dono di vedere l’aura delle persone (quindi vietato anche suggerire), è possibile cogliere, intuire, presentire un’avvenuta illuminazione?

maxim is offline  
Vecchio 09-07-2007, 10.02.19   #26
Mirror
Perfettamente imperfetto
 
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Data registrazione: 23-11-2003
Messaggi: 1,733
L'illuminazione, il Risveglio ... l'ultimo sogno

Gli insegnamenti cosiddetti segreti non sono tali giacché qualcuno abbia mai inteso occultarli, ma perché in genere non siamo pronti a riceverli, riconoscerli ed accettarli. Questo é il caso del mitico "Risveglio": la liberazione dalla sofferenza e dalla rinascita; esperienza che molte scuole e tradizioni di ricerca spirituale definiscono "Realizzazione".

Vuoi realizzare l'identità con Dio, la fusione con l'Assoluto, la resa al "Tutto", come hanno fatto gli Illuminati di ogni era? Chi deve conseguire ciò, tu? Ma chi sei tu? Liberarsi ... e perché, da che cosa? ... un giorno vedrai l'assurdità di questa impossibile ricerca. Potrai tentare di tutto, ricorrere persino ad un impegno sensazionale, stupefacente, prodigioso, per ottenere la liberazione, ma ti sarà sempre negata: infatti non ci sarà giammai "Risveglio" finché persisterà l'Ego!

Le discipline spirituali, lo studio delle dottrine religiose, le pratiche devozionali, ti daranno forse un po' di fede o una conoscenza teorica ed intellettuale, ma si tratterà soltanto di nuove maschere che si aggiungeranno immancabilmente alla tua già ricca collezione. Solo nell'abbandono repentino del personale fardello d'illusioni mentali (identificazioni), ovvero la rinuncia consapevole al tuo "Ego", ti sentirai finalmente libero, spontaneo, sereno.

Tuttavia ciò accadrà in genere unicamente quando sperimenterai l'apice della meditazione, la "testimonianza silente" e diverrai come uno specchio che non giudica mai. Quando riuscirai, altresì, a osservare lucidamente qualunque fenomeno in tutta la sua primigenia purezza. Tale osservazione, apparentemente mera o banale, ma di fatto essenziale, consiste nel vedere e sentire chiaramente che il soggetto e l'oggetto delle nostre visioni sono già, di per se, un'unità inscindibile.

Questa illuminazione ti rivelerà il grande mistero: "tu sei quello"! Qui ed Adesso! Tu sei ... coscienza! Il soggetto e l'oggetto della ricerca coincidono. Chi cerca è già colui che è cercato.

Dopo tale macroscopica, inequivocabile e limpida esperienza, dopo cotanta estasi trasformatrice, il più grande dei tabù, la falsa e mediocre realtà dell'ego, sarà rimosso; e la "tua" vera "identità" risulterà evidente.

Morirai a te stesso. Trascenderai l'illusione. Ormai arreso all'evidenza, agirai consapevolmente sapendo che non sei più "tu" ad agire, ma é il Tutto ad operare attraverso te. La Grazia Divina, in un incredibile appuntamento del Destino, ti ha baciato; sentirai di esserti destato da un lunghissimo sonno; comprenderai che tutto va bene così com'é.

Eri il Sé, ma lo avevi dimenticato: credevi di avere una realtà personale. Hai fatto un grande sogno, immaginandoti agente separato, come un attore identificato con il proprio ruolo. In realtà era il Tutto (Dio) che manifestava la Sua Volontà, il Suo Amore misterioso, imperscrutabile per il tuo povero ego.

Alla luce di questa "realizzazione", se avrai il dono del carisma, diverrai uno strumento di trasmissione della "comprensione": saprai come comunicarla. Se ciò non ti é dato, fluirai ordinariamente, ma in modo creativo, nell'eterno presente; sarai aperto e compassionevole verso gli altri, coloro ancora dipendenti dal pensiero automatico, dominati da paure e ansie, desideri e speranze.

Come esprimere in modo semplice ed autentico tutto ciò? Non è nulla di speciale, ma è straordinario; é una grande benedizione ... una gioia intima che vorresti tutti avessero.

In piena accettazione di ciò che accade intorno a te, paradossalmente, senza più l'esigenza d'importi a chicchessia, ti trasformerai in un vero individuo. Rinascerai e forse comprenderai che l'accettazione totale e l'illuminazione spirituale sono due facce della stessa medaglia, i risvolti del medesimo frammento di conoscenza, l'esperienza della "verità". E per te l'esistenza si rivelerà un gioco cosciente, le cui uniche regole saranno gratitudine e celebrazione!

Questa é la Via che io prediligo e ho scelto di seguire; ma ce ne sono tante e diverse ... l'importante é incamminarsi ... mossi da un sincero anelito al Risveglio.

Mirror is offline  
Vecchio 09-07-2007, 15.27.48   #27
ozner
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Citazione:
Originalmente inviato da atisha
a proposito di lampadine.. il concetto viene a sufficienza spiegato nel libro
Il potere della Kabbalah di Yehuda Berg..
Non so, perchè non ho letto il libro; ma per me ci dovrebbe essere una differenza perchè in antichità non esistevano ne le lampadine e ne la corrente elettrica, ma solo le torcie che ardevano ognuna per motu proprio essendo fuoco e il loro scopo non era di illuminarsi ma di illuminare.
Ozner.
ozner is offline  
Vecchio 09-07-2007, 17.04.39   #28
Noor
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maxim:Secondo voi…i partecipati illuminati/realizzati saprebbero riconoscere i propri “colleghi” dai modi, dai gesti e dalle azioni quando essi si avventurano in discorsi che riguardano il lato materiale della vita?

La non reattivita' del loro mostrarsi insieme a come affrontano quei discorsi materiali (con equilibrio,saggezza..)
Noor is offline  

 



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