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19-03-2007, 15.05.07 | #44 |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 347
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
Anch'io sono totalmente d'accordo con Ricercatore. Se si smettesse di restare arroccati nel proprio feudo religioso come unica ancora di salvezza e verità, e si aprisse il proprio cuore ai credenti in altre forme dello stesso Dio, rispettandoli e considerandoli fratelli, tutti figli del medesimo Padre, allora forse diverrebbe realtà il Regno di Dio sulla Terra. La Fede, quella Forza che eleva il cuore verso i cieli, è uguale in tutti coloro che la posseggono, siano essi della religione o credo che sia, non importa che nell'immaginario collettivo di ogni popolo e cultura, quello stesso Dio assuma differenti sembianze e caratteristiche, è la forma che trova l'uomo per sentire Dio più vicino a se stesso e al suo modo di essere.
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19-03-2007, 15.33.25 | #45 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
Citazione:
Concordo in pieno! Se tutti i figli di Dio sono uguali dinanzi a Lui, è evidente che, essendoci figli che ripudiano ogni forma di credo o religione che dir si voglia, anche l’ateismo rientra nel novero delle non-religioni uguali alle altre. In altri termini, anche l’ateismo è stato creato come una fiammella che, avvampando e negando l’esistenza di Dio, spegne ogni fede in Dio degli esseri umani. Come si può ben intuire, la mia è una semplice provocazione che rifiuta e nega il concetto che tutte le religioni siano uguali…. Per averne coscienza è appena sufficiente provare a leggere con attenzione il Padre Nostro o la professione di fede del cristianesimo (il Credo niceno), oppure provare a ragionare intorno ai concetti di preghiera e di meditazione. |
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19-03-2007, 19.42.44 | #47 | |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
Citazione:
Risposta di un Credente Bahà'ì ad un Ateo > Il mio ateismo non ha origine nella Bibbia. > Come potrebbe una fonte che giudico > inattendibile dare origine ad alcunché? :-) come no? la Bibbia è una delle fonti del Verbo divino... se la si giudica inattendibile, anche se Dio fosse che importanza avrebbe per noi? visto che non possiamo sapere nulla di Lui? così sarebbe molto importante che tu ti confrontassi con la Bibbia e ne rivedessi i punti critici per te così da scoprire che non è così male come sembra o contraddittoria come sembra... forse potrei aiutarti in merito anche qui... ma c'è una difficoltà: dati i tempi su cui si spalma la Bibbia è necessaria troppa cultura specifica per capirla meglio... ora... se tu non vuoi fare questa fatica per acculturarti sei liberissimo di non farlo... non a caso per noi bahà'ì ora ci sono i nostri scritti sacri molto più facili da capire... anche se non certo facilissimi da capire... ma se non vuoi fare questa fatica sulla Bibbia non dovresti sol per questo fartene un preconcetto dalle poche cose apparentemente assurde che filtrano dalla distorcente cultura religiosa italiana... ti ricordo che il semplice studio della Bibbia, mi condusse a 17 anni a non dirmi più cattolico... ma bisogna studiarla... se non avessi studiato la Bibbia quando incontrai quel ragazzino poco più grande di me a 17 anni non avrei potuto riconoscere la fede bahà'ì come vera per me la Bibbia e il suo studio fu la preparazione a poi diventare bahà'ì... per te potrebbe essere un fondato motivo di riconferma del tuo ateismo... lo so che credi di sapere tutto o molto... ma c'è il fondato pericolo che quel che rifiuti sia una versione di per se stesso distorta della Bibbia come spesso capita a molti italiani non abituati neppure a sapere che la Bibbia non è solo la Bibbia vista da Roma.... abbracioni, Michele>> Mi chiederete che centra questa post tra un Bahà'ì e un Ateo; centra per il fatto che non è vero che gli Atei spengono le fiammelle, anzi le accendono di più; altro è che le religioni sono uguali nella sostanza e non nel nome, questo è quello che conta. Tutto il discorso sulle aggiunte e gli errori interpretativi, non solo per la Bibbia, hanno portata al fraintendimento di gran parte del Vecchio e Nuovo Testamento e degli altri Libri Sacri; la sostanza è più importante del nome, si può essere Ebrei, Cristiani, Musulmani ma si resta figli di un solo Dio, lo Stesso per tutti. Anche gli Atei sono figli di Dio, siamo noi credenti non in grado di portare argomentazioni valide e da loro accettabili. |
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20-03-2007, 06.21.06 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-05-2004
Messaggi: 2,012
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
la sostanza è più importante del nome......
questa frase la dice lunga su tutte le forme religiose, su tutti i nomi, su tutte le appartenenze a gruppi, sette o altro. Se la sostanza è rispetto delll'altro, condivisione, vedere in ogni essere umano il proprio specchio e quindi "amare gli altri come sè stessi", Dio che vede il cuore degli uomini non può che essere raggiunto da chiunque. Se la sostanza è "armonia, bellezza, equilibrio" e questo si manifesta nel proprio modo di essere nel mondo, se la sostanza è "essere nel mondo, lavorare con entusiasmo per il bene comune," con la consapevolezza di non essere "del mondo" e quindi senza identificazioni e con il dovuto distacco, senza attaccamenti e dipendenze, cosa importa se uno si definisce ateo o musulamno o Bahaì? Il problema è prendere troppo sul serio e con eccesso di fanatismo la forma e certe espressioni dei libri sacri. Essi possono essere guida per chi è debole, simbolo per chi va più in profondità del significato delle parole, in ogni caso aiutano a vivere meglio quì e ora e pertanto hanno certamente una loro valenza. Ma una cosa è parlare di Dio, studiare per anni le scritture, insegnarle e predicarle, un'altra cosa è vivere l'essenza dei messaggi , essere manifestazione dei concetti ivi espressi, senza decantarli. essere e nel proprio manifestarsi nel mondo |
20-03-2007, 09.30.24 | #49 | ||||
Ospite abituale
Data registrazione: 05-04-2002
Messaggi: 1,150
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
Citazione:
caro Turaz, mi spiace, o meglio, mi provoca un immenso piacere contraddirti. Interpretando la tua solita laconicità, a tanto mi costringi considerato che sei sempre estremamente parco di parole, e se il silenzio può essere un ottimo viatico per avvicinarti al Tutto-Nulla che professi di credere, in un forum di discussione, qual è questo, l’eccessiva concisione spesso non aiuta… da qui l’improbo compito di provare a dar forma e sostanza a quel che scrivi. Dicevo, se intendi sostenere che un ateo è in ultima analisi anch’egli un credente (per effetto della propria fede negativa), poiché non può dimostrare ciò in cui non crede, posso convenire con te…. L’ho più volte affermato anch’io. Se leggi con più attenzione quel poco che hai concisamente e sibillinamente commentato, comprenderai però che ho inteso affermare ben altra cosa: un ateo è senza dubbio una persona che non crede in Dio (a-Theos… dove la ‘a’ è privativa)…. Almeno tale si professa, nella stessa misura in cui tu, o qualunque altro “credente”, professa la propria fede in Dio o in qualcosa di più nebuloso, ma similare. Per cui, ribadisco, l’ateo, pur essendo un credente, non è certo una persona che crede all’esistenza di Dio… in quanto tale, egli, nella e con la sua professione di fede, spegne in sé la fiammella d’ogni fede in Dio…. Almeno nel momento e nel perdurare della sua ostentazione di ateismo … per il futuro c’è sempre tempo, così come v’è tempo sufficiente affinché un credente in Dio possa sempre redimersi….. Ma non è detto che io sia ateo, questo non l’ho scritto. Citazione:
Mi sono sempre domandato il perché vi sia in tanti “credenti” la presunzione che un ateo non si sia mai confrontato con i testi sacri in cui dichiara di non riconoscersi, e che da questo confronto rifugga …. Eppure la storia della cultura universale attesterebbe il contrario. Mai che sorga il sospetto che quando un individuo dichiara d’essere ateo possa sostenerlo con un minimo di cognizione di causa… cioè che abbia se non altro dato una scorsa a qualche testo…. Credo che sia oltremodo stupido affermare di non credere in Dio senza aver mai aperto un libro sacro – considerato che non è un argomento marginale di discussione -, tanto più stupido quando questi s’impegola in discussioni su tali argomenti. Lascio pertanto cadere nel vuoto la prima parte dell’intervento di Hetman, cercherò, invece, di spiegare meglio quel che è già chiaro nel mio precedente intervento. Anche per te, Hetman, un invito ad una più attenta lettura…. Ho scritto che un ateo spegne la fiammella della fede in Dio per quanto riguarda se stesso, non certo per quel che concerne il prossimo. L’ateismo e il fideismo sono due condizioni, o scelte, o sciagure, o benedizioni che attengono al singolo individuo, senza che in questa “fede” siano coinvolte altre persone. Altro punto: non mi sogno di inoltrarmi in una faticosa e tediosa disputa sulla corretta grafia e/o traslitterazione e/o traduzione dei testi sacri…. Li prendo in analisi così come ci sono stati tramandati dalla tradizione, così come sono stati tradotti, e da lì attingo per le mie considerazioni. Lascio il lavoro speleologico a chi è deputato a compierlo, ovverosia ai filologi, agli esegeti e agli esperti vari. Ben diversa cosa è l’ermeneutica esegetica e il possibile fraintendimento che tale attività si conduce appresso…. Ho incontrato già troppe persone che attribuiscono fraintendimenti al prossimo solo per avvalorare spiritualità alquanto evanescenti o surreali, fornendo, nel contempo, proprie personalissime e spessissimo fantasmagoriche interpretazioni, senza mai però riuscire ad argomentare persuasivamente in merito, per non essere sufficientemente preparato a stupirmi e meravigliarmi…. Riprendiamo il filo del discorso. Il mio invito è quello di procedere ad un’attenta rilettura del Padre Nostro e ad un’analisi del significato del Credo niceno. Già in queste due preghiere sono contenute molte delle differenze che rispondono al quesito iniziale: le religioni sono tutte uguali? Ma anche il significato e la diversa disposizione d’animo richiesta dalla preghiera e dalla meditazione possono fornire valide risposte al quesito. Citazione:
Infatti, la sostanza non è quella da te descritta. Questa sostanza potrebbe bellamente far a meno dell’esistenza di una qualsiasi percezione del trascendente. Ma se Dio è trascendenza, non è sufficiente l’afflato amoroso e il sentimento di solidarietà e comunione fra e con gli altri abitatori del pianeta per fare di un sentimento una religione, che fra l’altro non è semplice sostanza, ma anche forma. Quella descritta da te è la semplice confessione di un sentimento moralistico, ma la religione è trascendenza, non solo morale. Ogni religione ha o deve avere un elevatissimo contenuto teologico, altrimenti si traduce in un corpus di regole morali cui attenersi per condurre un’esistenza moralmente ineceppibile. Citazione:
Quel che ti sfugge, a mio parere, è che i Libri sacri delle tre religioni abramitiche, non sono semplici canoni di comportamento, o delle guide, tanto meno dei simboli, ma sono il Verbo divino espresso in linguaggio umano… almeno è quanto affermano sia il cristianesimo che l’ebraismo e l’islamismo, e non possono essere ritenuti dei manuali di comportamento. Sono la manifestazione scritta del Dio vivente, e non esiste possibilità ermeneutica o storicizzazione che possano mutarne la forma e il significato loro attribuito dalle religioni che ad essi s’ispirano Ciao |
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20-03-2007, 12.44.09 | #50 | |
Credente Bahá'í
Data registrazione: 26-02-2007
Messaggi: 447
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Riferimento: Tutte Le Religioni Sono Uguali?
Citazione:
Allora dovremmo avere entrambi la stessa edizione della Bibbia, possibilmente stampata lo stesso giorno, se susseguente è meglio; poi scegliamo quello su cui meditare e trarre conclusioni, certamente personali, ma da una base univoca. Per quanto riguarda la preghiera, gli antichi Ebrei avevano i "Salmi" che recitavano nello stesso modo in cui i Musulmani recitano le "Sure", la preghiera intesa come rapporto personale con Dio non può essere messa in discussione perchè appunto è personale. Il fatto che Tu voglia trovare differenze nelle parole con cui i differenti credenti si rivolgono a Dio mi sembra del tutto inutile, le differenze ci sono, tra le religioni, ma sono solo di tipo civilistico e materiale dovute all'epoca di proclamazione da parte della "MANIFESTAZIONE". Credo che Tutte le Manifestazioni siano allo stesso "STADIO" sono solo degli insegnanti che si susseguono durante l'evoluzione umana, senza l'insegnamento non c'è civiltà, un inciso, quando parlo di religioni non parlo di scismi, non mi sognerei di affrontare un argomento sul Cristianesimo limitandomi al solo Cattolicesimo o Evangelismo o Ortodossia; come del resto se affronto un argomento sull'Islam non mi limito ai Sunniti o ai Sciiti. Partengo da Abramo e arrivando a Bahà'u'llàh non vi sono insegnamenti spirituali che differiscono, diverse sono le leggi che essi hanno portato perchè riferite all'epoca ed al livello di comprensione e di evoluzione della mente umana. Non può assolutamente un ragazzo delle elementari capire libri universitari, ciò non perchè sia stupido ma perchè tutto ha il suo tempo, tutto è progressivo, tutto deve essere graduale e proporzionato al livello evolutivo; se non si impara a leggere e scrivere come si può studiare la storia o la geografia? Nelle discussioni del "SITO" si sta trattanto dello stesso argomento, in quel 3d avevo intenzione di esaminare singolarmente le "MANIFESTAZIONI" partendo da Abramo ed arrivando ad oggi, credo posterò la prima parte in pomeriggio, se può interessarti leggi quel 3d. Qui mi limito ad osservazioni di carattere materiale delle religioni che possono essere ritenute diverse ma che non lo sono per il motivo già detto, riferenti al periodo o epoca storica di riferimento. Una richiesta, non solo a Te, di dare il nome prima di citare (hai citato cose dette da altri come quelle di papera persa),ed inoltre abbiate il coraggio di dichiararVi per quello che ritenete di essere religiosamente parlando, cosi almeno si sà con chi si ha a che fare e ci si può confrontare senza commettere errori. Sinceri saluti. |
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