ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
31-12-2006, 10.36.51 | #12 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-08-2006
Messaggi: 237
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
risposta semplice ed esaustiva, grazie quindi; avere rispetto di noi stessi, dell'ambiente, degli altri esseri umani, degli animali e dell'intero universo significa rispettare Dio. Ogni pratica, disciplina, religione o quant'altro ci porti ad avere la consapevolezza della sacralità di ogni cosa, porta ad avere rispeto di Dio. |
|
31-12-2006, 20.53.35 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 83
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Vi ringrazio per quanto scrivete che condivido in pieno.
Volevo ricordare due altre "definizioni", due altri modi di sentire Dio. Dio è il fulcro del mio essere Dio è il Sè nel cuore di ogni creatura, è la sua Origine, la sua Esistenza, la sua Finalità certamente le conoscevate, ma è piacevole ricordarsele. Ritornando proprio alla domanda con cui Angelo2 ha cominciato questa discussione mi torna in mente la considerazione che, rispetto alla idea di Dio, si possono assumere due differenti comportamenti: o considerarla oltre la possibilità umana di comprensione e quindi di descrizione, e sostanzialmente rifiutarsi di parlarne (il nobile silenzio del Buddha) ovviamente senza negazione e con grandissimo, anzi il massimo, rispetto, oppure dare a questa idea la sua espressione più alta concepibile in una determinata epoca, in un certo sviluppo della civiltà, ad un certo grado di comprensione raggiunta dall'umanità, ed innalzare sempre quella idea a mano a mano che queste condizioni si evolvono e maturano. (in parallelo si può e forse si dovrebbe fare qualcosa di simile nello sviluppo del bambino) Purtroppo credo che le religioni nascano sulla base di una grande intuizione del secondo tipo, ma che poi, divenendo istituzioni umane, inchiodino in una certa posizione l'idea di Dio ed impediscono che cresca, finendo per rimanere limitate ed "infantili" Ci pensate se nel "credo" dei cattolici ci si soffermasse ad assimilare le prime parole Credo in Dio, Padre ...... ed ogni tanto si verificasse al lume della ragione se le parole che seguono sono tutte congruenti con quella prima affermazione. Intanto, fermandosi a quel primo concetto, cadrebbero molte differenze fra le principali religioni. Ma forse sto andando fuori tema. Auguri per uno splendido ed eterno "presente" |
01-01-2007, 20.24.45 | #14 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
non credo...perchè conosco molti bambini che sono i primi a dire e a sostenere che Dio è ovunque e in ogni luogo |
|
01-01-2007, 23.17.20 | #15 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-08-2006
Messaggi: 237
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
beh ma oltre a dire che la mia domanda è una risposta e contradire quello che dico io, ce l''hai una risposta? |
|
02-01-2007, 00.45.06 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Ai bambini basterebbe dire: noi siamo come piccoli cavallucci marini che vanno in cerca dell'oceano.
Il nostro oceano è Dio. Il cavalluccio ha un bel cercare in lungo ed in largo non potrà mai trovare o vedere l'oceano, perchè lui è dentro l'oceano. Lui stesso è oceano, nel suo involucro scorre la stessa acqua che lo avvolge. E noi, noi esseri umani evoluti, intelligenti, "animali superiori" siamo in grado di comprendere, di vedere Dio? Si, lo possiamo vedere sapendo di non poterlo vedere. Non vediamo Dio perchè lo vogliamo imbrigliare in una forma, renderlo fruibile dai nostri sensi. Provate a mettere l'oceano Pacifico in un ditale! Ci è stato insegnato a cercare Dio in cielo, questo per allontanarlo da noi, per tenerlo ben nascosto. O forse per sentirci un poco più liberi. Un Dio che ti guarda continuamente mentre fai le marachelle o la pennichella può essere imbarazzante. Sapete la storia di quel re che stanco di vedere i saggi di corte discutere animatamente di dio, fece portare tre ciechi vicino ad un elefantei. Uno davanti ad una zampa, uno vicino alla pancia e l'altro dalla parte della coda. E chiese loro di dire quel che avevano davanti. Quello che poteva toccare la zampa rispose con sicurezza che di certo era una colonna. "sciocco" rispose quello della coda "non vedi che è una corda" intervenne l'ultimo " state sbagliando tutti e due, è una botte. Non vedete che è una botte?" E la discussione raggiunse toni molto accessi. Il re ai suoi saggi: "vedete?! voi non siete più bravi di costoro". Mary |
02-01-2007, 01.36.34 | #17 | |
Ospite
Data registrazione: 12-09-2006
Messaggi: 7
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
La domanda è semplicissima, e anche la risposta lo è. DIO per definizione deve essere in qualsiasi luogo. Se vogliamo creeare una discussione più fruttuosa, semmai, dovremmo chiederti se l'onnipresenza di DIO, possa avere per noi dei risvolti, delle conseguenze interessanti. E in effetti delle conseguenze le ha (direi splendide conseguenze), e infatti sono la risposta a tutte le nostre domande, perchè l'onnipresenza di DIO ci fornisce quel legame necessario per trovarlo e unirci a lui. Cosa intendo dire? Semplice. Se DIO è in ogni cosa, è anche in noi, e questo significa che la sede profonda della nostra percezione (che possiamo anche chiamare anima) sarà anch'essa è parte di lui. Capite cosa sto dicendo? Se DIO esiste davvero (ed esiste), allora noi obbligatoriamente dovremo essere in grado di percepirlo, in quanto la sede della nostra percezione è parte di lui. Come mai, allora, non lo percepiamo? Semplice. Se un mio amico mi parla, ma esplode una bomba, io non riuscirò a sentire cosa mi sta dicendo perchè il rumore della bomba è più forte della sua voce, e quindi attrà maggiormente la sede della mia percezione. Pertanto, noi non percepiamo DIO semplicemente perchè i nostri sensi sono, per la sede della nostra percezione, fonte di un richiamo più intenso. Questo fornisce la spiegazione logica razionale (e non superstiziosa e dogmatica) del perchè la meditazione possa portare l'uomo ha contattare DIO riscoprendolo in se stesso. Infatti la meditazione altro non è che il mezzo tramite il quale si insegna alla mente a liberarsi dall'attrazione dei sensi, e appunto, una volta che la sede della nostra attenzione non sarà più distratta, potrà finalmente percepire di essere parte di DIO. Come vedete, DIO e tutto ciò che lo riguarda, non appartiene veramente alla sfera superstiziosa e dogmatica delle religioni, ma ha una possibile spiegazione razionale. E ciò non accade per caso, perchè DIO stesso ha voluto che fosse così. Perchè altro, sennò, avrebbe creato l'uomo così intelligente, se non per permettere alla sua intelligenza di svelare chiaramente i misteri che lo riguardano? E così, i tempi sono maturi (mancheranno al massimo dei decenni, chi lo sà!) affinchè la ragione umana, tramite l'arma della scienza, possa dimostrare scientificamente l'esistenza di DIO. E molti di voi saranno ancora vivi quando questo accadrà. |
|
02-01-2007, 10.46.18 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-09-2006
Messaggi: 618
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
non ti sto contraddendo o criticando,sto solo cercando di ragionare sulla domanda che hai fatto,tutto qua.E non è facile trovare una risposta,è come scoprire la verità del mondo! |
|
02-01-2007, 12.49.01 | #19 | |
Utente bannato
Data registrazione: 15-08-2006
Messaggi: 237
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
Dany, parti dal presupposto che se esiste una domanda semplice esiste anche una semplice risposta. La risposta più semplice, che mi sembra hanno dato in molti, è che Dio è in ogni luogo perchè Tutto è Dio, noi compresi. Dobbiamo solo imparare a toglierci l'immagine di un Dio con una forma ben definita e con una locazione esterna, anzi, forse dobbiamo ribolgere il pensiero verso l'infinitamente piccolo, fino all'atomo, e capire che questo è vivo grazie a quell'energia che muove l'universo intero. Non bisogna essere dei grandi osservatori per capire che l'universo intero è costruito su un unico modello: un nucleo, uno o più satelliti che ci girano intorno e l'energia che li muove. Dall'infinitamente piccolo all'infinitamente grande è così, il nostro corpo è così, una pietra, una montagna, un oceano, un minerale, e qualsiasi cosa anche costruita atrificialmente, è così. |
|
02-01-2007, 16.56.59 | #20 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 01-01-2005
Messaggi: 83
|
Riferimento: Dio è ogni cosa e in ogni luogo
Citazione:
Ciao Atomico, non credo che la ragione umana riuscirà mai a dimostrare l'esistenza dell'"Esistenza, per la semplice ragione che è una verità autoevidente e quindi o l'accetti o la neghi. Il mezzo per negarla? Chiamarla Caso, Caos, Materia, Energia. Ma la cosa peggiore è inchiodare questa idea su un simbolo o su un concetto ovviamente limitato. Gli antichi chiamavano Dio un grande albero, o il fulmine, o la volta celeste, oppure si costruivano tanti dei quante erano le entità da cui si sentivano condizionati. Le attuali religioni hanno appiccicato il concetto di Dio ad un tirannello d'altri tempi (non vi somiglia per esempio ad un faraone, o ad un re assiro-babilonese?) e non riescono mai a spiegare come questo "Essere" che dovrebbe essere il Buono ed il Giusto ed il Misericordioso per definizione, possa volere, in un modo o nell'altro, il totale sacrificio dei propri fedeli (oltre che naturalmente degli infedeli). E attenzione, il concetto invece che mi sembra condiviso fra gli intervenuti di questo 3d (me compreso) viene bollato, dai benpensanti, come "panteistico". Se vi capitasse vi suggerisco due risposte. La prima semplicemente "e con ciò?, Chi può negare a Dio di essere tutto in tutti?" Oppure, in forma più dotta ed articolata, potete citare Alan Watts ne "Il Dio Visibile" che spiega che l'accusa di panteismo nasce dall'applicare alla comprensione mistica di Dio i termini teologici. Namastè |
|