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05-10-2007, 14.36.00 | #22 |
Ospite
Data registrazione: 28-09-2007
Messaggi: 4
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Riferimento: Astrologia e oroscopi: che ERRORI !!!
Astrologia: La scienza negata.
COME LA CRITICANO Avendo un po' troppo seguaci zelanti che non vedono e non dicono dove essa si ferma né quando deve tacere, l'astrologia abbonda di pessimi critici, troppo comodamente fermi nel loro pregiudizio di benpensanti, convinti di trovarsi di fronte all'assurdo: l'argomento non merita neppure lo sforzo di interessarvisi... Come spiegare altrimenti la meschinità, la miseria, la tristezza degli argomenti addotti dai suoi detrattori? Non vale la pena di elencare qui tutti i loro pseudo-argomenti. Contentiamoci di citarne uno che da Voltaire in qua ha sempre avuto successo e che ritorna periodicamente di moda. Si tratta dello spostamento che è avvenuto fra le costellazioni e i segni, in conseguenza del movimento di precessione degli equinozi. Dice l'astronomo Paul Couderc: "Il segno del Leone ricopre adesso la costellazione del Cancro. Ora, non è alla costellazione del Leone che la posteriore astrologia ha conservato gli attributi di coraggio, forza ecc., ma al segno, vale a dire a una distesa vuota di stelle, a un rettangolo privo di contenuto. Un bambino nato duemila anni fa sotto il segno del Leone che conteneva la costellazione del Leone, doveva essere coraggioso. Ma ai nostri giorni un bambino nato sotto il segno del Leone deve essere coraggioso, anche se in realtà è il Cancro che sta sorgendo; non si capisce perchè. Le intenzioni dei legislatori dell'astrologia sono certamente violate". Ma in verità è il serio e accreditato Paul Couderc che, tranquillamente e senza alcun scrupolo, viola le intenzioni di quei legislatori! Per convincersene basta risalire alle fonti. Si prenda in mano, ad esempio, il libro degli Astronomica di Manilio, considerato come la prima opera basilare del pensiero astrologico tradizionale greco-latino e che fu scritto nel I secolo della nostra era. Cosa vi si legge? Che lo zodiaco è, senza la possibilità di equivoco, uno zodiaco fisso di segni legato alle stagioni: la Bilancia vi "uguaglia la durata del giorno e della notte" (è d'altronde per questa ragione che il segno si chiama cosi'; la costellazione omonima non esiste affatto); i segni "doppi" (che finiscono una stagione e ne aprono un'altra: Gemelli-Vergine-Sagittario-Pesci)sono "forze combinate delle due stagioni"; Cancro e Capricorno sono "segni tropici dei solstizi", psicologia estiva e invernale... Questa opera irrefutabile, che annulla questa quest'assurda "buccia di banana" del movimento precessionale, è confermata dal grande legislatore dell'astrologia Claudio Tolomeo. E' di nuovo sottolineata da Keplero che, nella sua opera, tratta questo problema, evidentemente già dibattuto a quell'epoca, concludendo che bisognava restare sulle stesse posizioni. Infatti lo zodiaco non ha assolutamente niente a che fare con le stelle e le costellazioni le quali, d'altronde, non somigliano a niente e non evocano affatto gli oggetti dei segni: un bovide, dei gemelli, un granchio... Fin dalle origini, lo zodiaco è tropicale; è destinato a rappresentare l'anno solare in relazione diretta con gli equinozi e i solstizi. Lo spostamento della precessione non impedisce affatto alla primavera di ritornare ogni anno alla stessa data del calendario, ed è la psicologia della primavera, espressione naturale di quella del segno dell'Ariete, che ci interessa... Si capisce quindi quanto l'espressione "rettangolo privo di contenuto" a proposito del segno del Leone sia... priva di contenuto. Tutto questo non impedirà che molte altre persone, più serie o meno, invochino il "serpente di mare" della precessione... Si continuerà a giudicare l'astrologia per quello che non è. Gli altri grandi argomenti teorici sono dello stesso tipo... Come se, cosi' com'è, l'astrologia non ponesse già abbastanza problemi; c'è proprio bisogno di inventargliene dei falsi! Ci fu un tempo in cui, dietro a tutte queste buoni ragioni, si giurava sulla statistica, assolutamente convinti che essa avrebbe provato la vanità delle correlazioni astrologiche. Venne la rivelazione dei dati statistici positivi di Michel Gauquelin. Ebbene, invece di approfondire l'argomento, si inventarono delle ragioni per non credere alla validità del calcolo delle probabilità in un simile campo, salvo gettarsi in un esasperante nichilismo come quello di Jean Rostand: "Se adesso la statistica si mette a provare l'astrologia, allora non credo più alla statistica...". Tratto dal piccolo manuale di ASTROLOGIA di Andrè Barbault. Mi piacerebbe sapere quanti di voi ritengono ancora valide questa pseudo-argomentazione di Paul Couderc. Astromauh |