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22-07-2004, 23.44.26 | #8 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 92
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xMary: credo che non bisogna prendersela troppo con noi se spesso non ragioniamo, il ragionamento non è una cosa che viene da se, bisogna esserne consapevoli...
Dici:"Sono solo pecoroni oppure hanno paura di fare il primo passo?!" Forse il gesto della prima persona che se n'è andata li ha fatti riflettere... |
23-07-2004, 00.06.16 | #9 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-07-2004
Messaggi: 92
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x Wax: i concetti che il vecchio testamento esprime sono molto più complicati di quello che sembrano e di certo non intendono dire sul serio che il mondo è stato fatto dalla domenica al venerdì successivo (anche perché il tempo è solo una concezione dell'uomo) né che Dio abbia fatto l'uomo col fango... Comunque sul fatto che l'uomo evolva su tutti i punti di vista sono d'accordo ma non vedo come questo possa escludere la creazione da parte di Dio.
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23-07-2004, 09.15.03 | #10 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Il processo di creazione ancora in atto potrebbe rappresentare la stessa evoluzione. Ma qui mi sorge un dubbio. La vera evoluzione, secondo me, è quella che ci riporta dal molteplice all’Uno.
Tutto scorre, tutto diviene… eh si, così diceva Eraclito. Mentre Parmenide affermava la realtà dell’Essere. Poi è arrivato Platone ed ha messo d’accordo tutti e due. Il mondo delle Idee rappresenta appunto la realtà verso cui dovremmo tendere. Ma non è ancora la realtà ultima, che non si sa bene cosa sia in sostanza. Non credo alla creazione dal nulla, piuttosto ad una emanazione attraverso la quale, a partire dall’Uno, tutto si è manifestato. Il molteplice partecipa dunque della stessa essenza dell’Uno, e la stessa intelligenza cosmica di cui tutto è intriso sospinge la materia verso l’evoluzione, in qualunque senso intesa. L’evoluzione, come sviluppo, crescita, movimento è appunto il divenire, con i suoi contrari e contrasti, la dualità. Il Principio da cui tutto è emanato è l’Essere cui secondo certe filosofie tutto ad un certo punto tende di nuovo. Dal mio punto di vista la continua emanazione, come manifestazione dell’Essere nelle sue molteplici forme, dovrebbe essere contraria alla tendenza del tutto verso l’Uno. Eh si, mi sembra quasi una contraddizione. Come si spiega? |