i tuoi pensieri sono il riflesso di te stesso, e così è il tuo mondo,
quando, per qualche motivo che non conosco, l'angolazione degli specchi ruota in modo tale da lanciare il pensiero che sorge da te nel tuo mondo, allora altro non potrai vedere che la realtà:
sei tu dentro te.
tanto che questa condizione senza compremessi sembrerebbe essere la meno delirante tra tutte: non è follia credere di comprendersi a vicenda quando siamo inevitabilmente universi separati?
ma in qualche modo sempre si può lanciare un ponte, che magari parte dorato e giunge di legno (e alle due sponde nessuno lo può sapere) ma che può comunque fare il suo dovere di ponte: lasciar passare qualcosa da una sponda all'altra. E' follia credere che arrivi la stessa cosa che si è lanciata, ma è ragionevole pensare che qualcosa arrivi.
ma chi vive dentro di sè spesso non lancia più nulla...
(quando le porte della percezione saranno aperte tutto ci apparirà così come in realtà è: infinito. J.D.Morrison)