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13-07-2004, 08.38.24 | #44 |
Ospite abituale
Data registrazione: 23-01-2004
Messaggi: 278
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Le antiche culture erano consapevoli dell’importanza di far parte del tutto, intuivano l’esistenza dell’anima, di un principio che ha originato il mondo, di queste cose si discuteva, e la vita di ogni singolo individuo si svolgeva sulla base di queste convinzioni. In seguito l’uomo non si è occupato più delle “cose dell’anima”, grazie anche a certe pressioni della chiesa. Questo ha fatto sì che la maggior parte degli individui si rivolgesse esclusivamente all’aspetto materiale della vita. Era una strada obbligata. Il risultato di tutto ciò è stato, tra l’altro, lo sviluppo e il dilagare di una tecnologia che se da una parte ci offre dei servizi indispensabili e ci lascia più tempo libero per dedicarci ai più svariati interessi, dall’altra ci rende sempre più tesi verso il meglio e il di più e pertanto sempre più insoddisfatti.
La “distruzione” è iniziata dall’interno lasciando che una parte di noi, quella tesa verso la conoscenza del sé e del legame col tutto si inaridisse. Ma per non lasciarci distruggere del tutto o per disconoscere le cause che da noi originano, queste pressioni e passioni vengono proiettate fuori, cosicché il concetto di nemico, di diverso, fa da supporto alle nostre inconsce inquietudini che vogliono trovare una via di fuga verso l’esterno e le guerre, qualsiasi tipo di guerre, anche economiche, diventano l’unico mezzo per evadere da ogni singola responsabilità. Ecco, io penso che un buon uso della razionalità consista nel “tornare all’interno”, prima ancora di operare all’esterno; nel saper gestire le nostre pulsioni. Questo è solo l’inizio, è il compito della volontà che viene re-indirizzata verso quel mondo interiore lasciato a se stesso. Poi la sola razionalità non basta e l’intuizione deve farci spiccare il volo verso quelle cose dimenticate. |
08-08-2004, 09.19.18 | #45 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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Agora
condivido pienamente il tuo pensiero. La religione, nel nostro caso cristiana, ha preteso la cieca ubbidienza. Non che le altre monoteistiche siano diverse! L'ubbidienza, qualsiasi ubbidienza, è la sottomissione ad una forza che impedisce la ricerca, la crescita e la conoscenza. Liberarsi dal dominio di una religione non è facile, ma una volta usciti fuori si può riscoprire i mezzi che i detentori del potere avevano nascosto. Dovremmo tornare tutti pellegrini sul cammino di Santiago. Alla ricerca del Sacro Graal, alla ricerca del vero, che, pur essendo sotto i nostri occhi, dentro di noi, necessita di un lungo e difficile viaggio. Mary |
08-08-2004, 17.01.00 | #46 |
Ospite abituale
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la distruzione dell'uomo
Mamma mia, quanto pessimismo!
Ma vi rendete conto che coltivando il pessimismo non si fa altro che peggiorare la situazione? Pensando al male, non facciamo altro che dargli sempre più energia. Personalmente non mi sento né pessimista né ottimista, bensì realista, cioè consapevole del potere dei nostri pensieri di creare la nostra realtà. Perciò se penso alla distruzione dell'uomo attirerò anzitutto la mia distruzione. D'altra parte se sono ottimista tendo a costruirmi un mondo illusorio. L'illusione a mio avviso nasce dalla paura di affrontare la realtà per quella che è. E poiché non ci piace e non vogliamo, o non siamo capaci di cambiarla con il nostro intento, allora ci immaginiamo una realtà illusoria. La fine dei tempi non significa la distruzione del pianeta e dell'umanità, ma la fine di un modo di pensare e di vivere e di conseguenza anche la fine di una realtà quale quella che stiamo vivendo. E' in atto un silenzioso ma profondo cambiamento della coscienza umana che sta creando una nuova realtà. L'attuale vecchio modo di vivere (basato sulla separazione, sulla paura e sull'illusione) sta morendo lasciando il posto ad un nuovo rinascimento, sia a livello individuale, sia collettivo. Anche la Terra è coinvolta in questo profondo cambiamento. Si sta purificando da tutto il marcio prodotto dagli esseri umani nel corso di molti millenni. I pessimisti saranno distrutti perché è la distruzione che attirano su di sé tramite il pessimismo, mentre i realisti (coloro che evolvono perché coltivano pensieri positivi e rilasciano il loro karma negativo) stanno costruendo, insieme alla Terra, una nuova realtà basata sul vero amore, l'amicia, la giustizia, la libertà, l'uguaglianza, la solidarietà, ecc. Gianfry |
27-09-2004, 23.10.52 | #47 |
Ospite
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Messaggi: 9
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‘Strane’ sensazioni.
Mi capita di avvertire sempre più chiaramente questo stato di cose che mi circondano; anche quando apparentemente immobili e immutabili mentono, fingono disinteresse nei miei confronti.
Colgo quella naturale tendenza con cui realtà si evolvono intorno a me e scivolano ruotando liquide e silenziose dentro un imbuto che tutto inghiotte e annulla. Lotta impari quella di cambiarle a mio favore, adesso mentre mi scivolano via di mano non posso far altro che prenderne atto seguendole di poco distante. E’ inevitabile bagnarsi entrando in mare, scivolare giù quando l’equilibrio finirà, perdersi quando ogni riferimento sarà lontano, cessare ogni resistenza quando l’evoluzione naturale delle cose ti prende trascinandoti via con se. Stringo i pugni più forte ma nulla si è fermato un solo istante. Il destino si prende gioco di me, mentre mi aspetta. Nessuno. |
28-09-2004, 16.44.02 | #48 |
Ospite abituale
Data registrazione: 02-04-2002
Messaggi: 2,624
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x nessuno
sapessi come ti comprendo. Può una sola goccia d'acqua ribbellarsi all'uragano che la possiede? A volte davvero sento il destino che si prende gioco di me altre volte invece mi sento giocatore in campo anche se sono solo una foglia in balia del vento. Mary |