Il vero problema non è essere vegetariani o meno è il senso del rispetto che si è smarrito in questo tempo.
Pensiamo alla pelliccia. Un tempo era un elemento necessario, nei paesi freddi, per difendersi dai rigori dell'inverno. Oggi che senso ha avere una pelliccia?! se non quello di pavoneggiarsi?!
Un tempo la caccia serviva per sopravvivere oggi è solo uno "sport" orrendo. Ho virgolettato sport per non confoderlo con lo sport vero che è vita e non morte.
Allevare animali e cibarsene non è di per sé negativo se si rispetta l'animale e se non si spreca il suo dono.
Quando sto cucinando una bistecca ringrazio l'animale che me ne ha fatto dono. Cerco di non farne un grande consumo perché penso: più carne compro più animali dovranno essere uccisi.
In merito alla sperimentazione sugli animali sono totalmente contraria. Sono esseri viventi come noi, quel che provano, pensano, sentono non ci è dato saperlo e per questo occorre rispettarli.
La scusa è che così si scoprono più in fretta rimedi per le malattie degli esseri umani. Io rispondo: BALLE!!!!!! BALLE!!!!!!!
A cosa serve scoprire prima il rimedio per questa o quella malattia quando siamo già pronti a inventarne delle altre?!
Aver debellato peste e colera è servito a rendere sano l'essere umano?! scoprono continuamente nuove malattie, da dove vengono?! perché prima non c'erano?!
Qualcuno mi ha risposto che c'erano ma solo non erano diagnosticate! Ci credo pochino. Anzi, per niente.
L'HIDS c'era anche prima? e quell'influenza atipica (non mi ricordo più come si chiama) che ha ucciso mesi addietro tanta gente in Asia, c'era prima?!
E il tumore ai polmoni causato dall'amianto?!
E questo aumento impressionante di tumori nel mio paese e d'intorni c'era anche prima? strano che così tante persone negli ultimi decenni siano morte senza conoscerne la causa. Strano, davvero!
L'uso che facciamo della natura e degli esseri viventi che vivono su questo pianeta è da film dell'orrore.
Cerchiamo la pace combattendo, cerchiamo il benessere torturando.
Faremo in tempo, prima dell'apocalisse, a fermarci un attimo per riflettere su cosa stiamo facendo e perchè lo stiamo facendo?!
Fino a che aspettiamo che sia la società o la politica o la religione o un sindacato o un'associazione a farlo siamo destinati al fallimento. La riflessione, la comprensione, l'azione deve essere del singolo. Solo il singolo può cambiare il mondo cambiando se stesso.
Per questo ogni nostra azione, ogni nostro pensiero deve essere volto alla saggezza, alla consapevolezza, all'equilibrio, alla ricerca, alla comprensione.
Ciao
Mary