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Originalmente inviato da Eretiko
............ Semmai il problema è che mentre altre forze "sembrano" agire solo nel campo microscopico, la gravità sembra agire solo a livello macroscopico.............
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Ciao Eretiko.
In realtà la gravità agisce anche a livello microscopico solo che la sua intensità è enormemente inferiore a quella delle forze elettronucleari deboli e di quella nucleare "forte" e, quindi, trascurabile.
Anche nell'effetto "Casimir" si misura una forza che "comprime" due lastre fra le quali viene spinto il vuoto......Una parte è attribuita, appunto, alla gravità e una parte a una "dissimmetria" di campo legata a uno squilibrio tra formazione di materia - antimateria e successivo annichilamento da quanti di energia (energia di "punto zero" del vuoto). Anche qui abbiamo forze inversamente proporzionali alla quarta potenza della distanza tra le lastre e, quindi, enormemente piccole........Tuttavia esistono.
Ora io ho supposto che questa ridotta scala di intensità a livello micro, sia dovuta a una "sorta" di impacchettamento (non nel senso di quanti) dell'energia trasportata da onde sferiche di materia sotto forma di impulsi di quantità di moto e momento angolare.
In pratica, man mano che si restringe lo spazio a disposizione, e le sorgenti delle onde si avvicinano aumenta l'interferenza distruttiva (onde in "controfase" e alla stessa frequenza). L'energia, però, non è persa, ma si distribuisce in maniera simmetrica (vettori Poynting), come in una molla compressa.
Poichè l'interferenza distruttiva si ha solo lungo i "fronti d'onda" la completa simmetrizzazione della distribuzione di energia si avrebbe solo se le sorgenti delle onde sferiche si sovrapponessero, il che è impossibile per il principo di Heisemberg e perchè, cmq, in fisica non esistono singolarità....
Ecco la necessità di una "perpetua" vibrazione "di fondo" a frequenze strettissime e senza condizioni al contorno......L'assenza di tale vibrazione equivarrebbe al nulla termodinamico.
Citazione:
Originalmente inviato da Eretiko
Per il sistema terra-luna non so di quali calcoli parlate (e in base a quale modello semplificato) però facendo i calcoli e tenendo conto dei momenti angolari di terra e luna e del valore medio di allungamento del giorno terrestre (circa 1,46 ms/secolo), si può calcolare con buona approssimazione sia la potenza dissipata per effetto mareale dalla terra (circa 2*10^12 W) sia la dissipazione di energia avvenuta negli ultimi 4 miliardi di anni (circa 4*10^30 J).
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Complimenti............
Sono proprio quelli gli ordini di grandezza (10^30 Joule).
Non riprendo i calcoli del modello orbitale perchè appesantirei molto il "post".
Ho scelto quello terra - luna perchè è più facile reperire grandezze fisiche attendibili (distanze, masse, dimensioni ecc...), ma secondo me potrebbe essere un tipo di approccio utile per interpretare, ad es ,il "red schift" cosmologico o la materia - energia oscura.
In pratica consideravo il volume di spazio occupato dalla luna nel suo moto orbitale attorno alla terra, descrivendolo come un "toro" che è, come ben saprai, una figura geometrica tridimensionale, il cui volume è V = 2 pigreca^2 R r^2, con r raggio del "tubo" percorso dalla luna ed R la distanza dell'asse del tubo dal centro del toro......Calcolavo, poi, la variazione di volume dovuta alla variazione di orbita.
Poi dividevo tale variazione di volume per la lunghezza di Planck (10^-35 mt)
ottenendo un valore non adimensionale ma che, cmq, consideravo come il numero di spazi di Planck "attivi" np, ovvero agenti in direzione "radiale" (secondo te è lecita una considerazione del genere ?)
A questo spazio, poi, attribuivo energia con la formula E = mc^2, dove per m ho considerato la "massa a riposo" del protone potenzialmente contenuta in uno spazio di Planck (essendo note entrambe le lunghezze lineari), moltiplicando per np.
Ottenevo a conti fatti 10^27 Joule, calcolo riconfermato seguendo un altro procedimento e utilizzando come unità di misura della massa gli elettronvolt.
Rispetto a 10^30 Joule l'errore è di un fattore 1000, ma se considero che anche la luna esercita un'attrazione gravitazionale sulla terra ho ritenuto possibile riscrivere la formula della variazione di energia potenziale nella forma : DU = G x (Mt - Ml) x Ml (1/r1 - 1/r2), ottenendo 10^28 Joule.
Spero di non essere stato "pedante", ma le tue interessanti osservazioni mi hanno spinto a esporre il più chiaramente possibile il mio pensiero, anche per avere un tuo "schietto" parere.
Ciao.