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08-02-2003, 11.24.03 | #15 | |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Ciao Rubin,
capisco il tuo discorso e credo che, mettere in equilibrio, cercare una sorta di compromesso tra questi due fattori, razionalità ed emotività, sia una delle cose più difficili da attuare. In questi casi sono più che convinta che chi usa mezzi particolari per ottenere lo scopo prefissato sia volto maggiormente verso una forma di razionalità portata all'eccesso dalla voglia di appagamento del proprio ego. Ciò che spinge l'individuo a tentar il tutto per tutto è l'appagamento di carenze affettive, allora si usano dei paliativi come il sesso fine a se stesso, la scopata di una notte e via... paura del sentimento, io la chiamo. Certo, non posso fare di tutta l'erba un fascio, ma analizzando l'esperienza da me vissuta mi son resa conto della cattiveria che sta alla base di questo comportamento. Mi sono spesso soffermata a pensare come sia mai accaduto un fatto simile nella mia vita...e a tutt'oggi, credimi... non sono riuscita a trarre delle consclusioni. Ciò che mi lascia scioccata sono i mezzi usati... non tanto il fine... questo posso comprenderlo. Citazione:
Dunque....Rubin, secondo te tutto dovrebbe essere governato dal Signore della Razionalità? ...non mi convince.... Mi spiace ma non posso rinunciare alla mia passionalità, all'amore per l'amore....anche se mi potrà portare a sbagliare..e soffrire..non posso accettare l'eliminazione di una cosi "bella" parte di me per far spazio alla gelida razionalità. Chissà perchè questo termine Razionalità mi trasmette una sensazione di freddo....meccanico... bada bene, non condanno questo fattore, anzi lo ritengo assolutamente di vitale importanza, ma non posso pensare alla sola razionalità come soluzione... buon fine settimana... |
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08-02-2003, 13.55.02 | #18 |
può anche essere...
Data registrazione: 11-09-2002
Messaggi: 2,053
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Deirdre scrive:
"...voglia di appagamento del proprio ego. Ciò che spinge l'individuo a tentar il tutto per tutto è l'appagamento di carenze affettive, allora si usano dei paliativi come il sesso fine a se stesso, la scopata di una notte e via... paura del sentimento, io la chiamo." Mi sembra possibile...nel senso che quel vuoto che l'affettività non colma, viene riempito dalla materialità.. Tra l'altro, non so se dico una cosa corretta, l'impulso affettivo, la libido, può essere rivolto anche ad oggetti materiali. Quindi un Io che non prova affetti sul piano "interiore" così come noi intendiamo l'affettività, non è detto che non provi affetti in assoluto, ma può essere che il suo oggetto sia diverso...chi conosce meglio di me la psicanalisi può forse correggermi se sbaglio. Quanto sopra vale, però, solo se ammettiamo che l'affettività è una dimensione esistente in assoluto nell'uomo. L'altra ipotesi, meno comprensibile e più inquietante, è quella del "maligno" e punto. Sicuramente la risposta è già stata data, da qualche autore, in qualche libro... I manipolatori e la loro reale ( e diffusa!) esistenza mi hanno sempre turbato, spesso fino a credere che, in realtà, nella vita sono loro...quelli che vivono. So che non è così, ma il dubbio sorge sempre. Astuti, spesso molto intelligenti, se ne fanno un baffo dei sentimenti su cui noi ci soffermiamo, e questa è la loro forza...e la loro condanna |
09-02-2003, 10.06.14 | #19 |
tra sogno ed estasi...
Data registrazione: 21-06-2002
Messaggi: 1,772
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Ciao Rubin,
allora, l'affettività è qualcosa che tutti hanno, fa parte del nostro io come la razionalità....l'"oggetto" dell'affetto cambia a seconda di ciò che sono i nostri "valori".... varia a seconda di ciò che si ritiene importante, quindi un fattore del tutto soggettivo. Vero anche che esistono persone che decidono di non "amare" più... ma quest'affermazione non è del tutto corretta, mi spiego.... secondo me, si tratta di una forma di assolutismo sbagliata... anche chi afferma di non voler più amare..in fondo, prova affetti (è naturale, direi normale)...la differenza sta nel saper ammettere ed accettare... se qualcosa non lo "riconosci"..per te non esiste... o sbaglio? Non giudico questo comportamento...ognuno è libero di pensare, dire e fare ciò che preferisce. Che cosa possa portare queste persone a prediligere un tipo di sentimento legato alla materialità, al possesso di beni...questo non so dirlo, ma posso presumere... talvolta, delusione, rifiuto da parte di altri esseri umani può condurre alla decisione di porre al "centro del mondo"... la materialità. legittimo..se vogliamo, anche se io non riesco a concepirlo.... Ora, l'ipotesi del maligno...bhe oddio...sono un po' perplessa da questa tua affermazione... Lasciando da parte l'ipotesi del diavolo che s'impossessa dell'anima di un individuo..in stile Faust... credo che sia, anche questa ipotesi, riconducibile alla prima... quando non riconosci "amore" non puoi viverlo, mancando cosi un perno su cui far ruotare la propria esistenza... si cade in ciò che noi definiamo "maligno"..cioè la soddisfazione dei "sensi"... ma non reputo tutto questo opera del Male...quest'idea è tipica del cristianesimo bigotto... preferisco attribuire tutto questo ad una scela di vita. |
10-02-2003, 10.17.08 | #20 | |
autobannato per protesta
Data registrazione: 02-05-2002
Messaggi: 436
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Il bel tacer non fu mai scritto...
Citazione:
Rispondo nell'ordine onde chiarire il fraintendimento. Considerare un esempio preso a prestito da un film equivale alla citazione di un libro (non citi forse il grande drammaturgo inglese) , tutto è funzionale al discorso...tu mi chiedi perchè si abusa, ma semplicemente perchè e facile! Chi avendone il potere non né abuserebbe? molti penso... Pianger se stessi non è assulutamente questione di aver fiducia o meno, ma semplicemente considerare le proprie debolezze e ingenuità, solo allora si vede in una prospettiva diversa...Quindi guarda cosa ti ha sedotto e capirai le tue debolezze questo è il senso. Ancora: tu dici che hai rischiato la morte, certo è una situazione limite, ma anche illuminante. Hai avuto una splendida occasione di assagiare il lato oscuro della vita. Sicuramente se il tuo occhio e il tuo orecchio non verrà corrotto da questa esperienza difficile, nè verrai fuori più matura (non sempre ciò che impariamo lo acquistiamo a prezzo di saldo). A proposito... Il prossimo week-end di luna piena verresti di notte a visitare con me il cimitero vicino alla mia villa isolata nel bosco? |
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