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19-10-2006, 09.47.37 | #12 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
Ho aperto questo topic cercando di capire cosa c'era dietro un atteggiamento come quello indicato e ho trovato la persona che incarna al meglio questo modo di scrivere la parola "fine" su un rapporto. Tutto quello che dici è estremamente sensato e conferma la mia ipotesi che sulla questione donne e uomini hanno visioni diametralmente opposte. Il tuo ragionamento non fa una grinza. Ma l'operazione di "taglio" procura ferite incredibili e di questo non sembrate avere coscienza. Io dico che si può arrivare ad una decisione di "rottura definitiva", ma bisogna supportarla con un processo decisionale graduale e ragionato che esponga alla persona "schiantata" l'evidenza, rendendolo consapevole delle cose che non vanno. Questo essere spietate non lo capisco, e in quei momenti le donne sono sempre spietate. |
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19-10-2006, 09.53.38 | #13 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
Io ci sono passato, ma non è di me che voglio parlare, ma dell'atteggiamento abbastanza comune delle donne rispetto al "troncare". Vedo che sulla questione ti sei fatta un'idea molto precisa. Ho trovato un'altra "spietata" creatura? |
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19-10-2006, 12.56.14 | #14 |
Ospite
Data registrazione: 23-07-2006
Messaggi: 17
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
insomma " creatura spietata" eh ! Un'altra particolarità tipica maschile, vi si dicono le cose, si prova anche a spiegarvele cercando uno spunto di riflessione, uno stimolo di conversazione e di confronto e ci si ritrova con una bella etichetta! Ok accetto, spietata sì forse ma ..... beh, ci rinuncio !
Ma se invece di farvi cogliere di sprovvista ed impreparati da una decisione così definitiva, vi sforzaste un po' a vedere, dall'alto della vostra presunzione, i piccoli segnali che abitualmente, con il nostro codice, a modo nostro, vi inviamo? Forse il tutto sarebbe più graduale o addirittura si potrebbe evitare, in fondo forse è più facile così : noi spietate e voi povere vittime. Ok ribaltiamo la situazione : un uomo come dice la parola "fine"? Illuminatemi sulla vostra sensibilità e il vostro tatto nel troncare un rapporto d'amore, magari in futuro non mi sentirò più chiamare spietata......... |
19-10-2006, 13.34.42 | #15 |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
..Ma se invece di farvi cogliere di sprovvista ed impreparati da una decisione così definitiva, vi sforzaste un po' a vedere, dall'alto della vostra presunzione, i piccoli segnali che abitualmente, con il nostro codice, a modo nostro, vi inviamo?
perche avete la tendenza a idealizzare i rapporti e i segnali in codice di cui accenni sarebbero appunto frutto del vostro fatato mondo interiore che non puo avere alcun riscontro con la realta |
19-10-2006, 14.04.30 | #16 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
Scusa, non sono riuscito a trasmettere il mio tono, che era del tutto ironico. Lo "spietata" era una simpatica etichetta per dire che dietro a questi atteggiamenti così decisi, ci sono spesso considerazioni profonde e non superficiali.Nelle varie risposte che ti ho dato penso si capisca che tutte le tue spiegazioni erano ragionevoli, sensate e valide. Mi è piaciuto molto il contributo che hai dato alla discussione e non avevo alcuna intenzione di scatenare una "guerra" tra sessi. Siamo diversi, differenti, rispetto a molte cose, maschi e femmine, e non è facile dire chi abbia ragione e chi no. Ho proposto il topic per avere proprio le spiegazioni che tu hai dato così precisamente, se avessi voluto considerarmi vittima, avrei mosso delle accuse e non posto una domanda... |
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19-10-2006, 19.31.11 | #17 | |
Ospite
Data registrazione: 23-07-2006
Messaggi: 17
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
Ok scuse accettate e ringraziamenti per non avere mosso accuse, anche se a me forse fra le righe qualcuna è scappata, nessuna guerra dei sessi, in fondo se siamo qui a discuterne è perchè abbiamo sofferto e fatto soffrire ma cerchiamo sempre, nell'altro sesso , la metà della nostra mela se no saremmo dei soddisfatissimi omosessuali o ermafroditi.... Comunque non scappare alla mia domanda: Come dice fine un uomo? Fortunatamente non mi è mai capitato di sentirmelo dire ma sono curiosa di entrare in quei processi mentali, diversi dai nostri e per questo così complementari ,secondo i quali un uomo arriva a concludere una relazione. Non si sa mai..... prevenire è meglio di curare e se mi dessi qualche utile strumento magari........................ ...troverò l'amore eterno |
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19-10-2006, 19.35.57 | #18 | |
Ospite
Data registrazione: 23-07-2006
Messaggi: 17
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
RAGIONISSIMO ! Mi inchino a tanta verità ma prova a considerare per un attimo che per noi quella sia la realtà l'unico modo possibile per concepire una relazione, idealizzarla forse no ma trasportarla in un mondo fatato interiore non è forse il senso vero ed implicito dell'amore stesso? se razionalizziamo anche questo , se lo trasformiamo in nei canoni prestabiliti della fredda realtà lo svisceriamo, perdiamo il sogno, la poesia, l'emozione... non è tutto quello che si vede o si vive , il bello è sapere andare oltre........non credi? |
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20-10-2006, 07.38.27 | #19 | |
Moderatore
Data registrazione: 10-04-2006
Messaggi: 1,444
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
..visto che siamo in questo forum per capire le differenti posizioni e dinamiche di ciascuno mi ha incuriosito una cosa dopo il tuo ultimo intervento..cioe' la piena consapevolezza di quello che ho esposto prima da parte femminile e contemporaneamente perseverare nell' "andare oltre" quando appunto si capisce che risulterebbe solo un autoillusione...come si fa a tenere conciliate le due cose quando queste si annulerebbero a vicenda? ...idealizzarla forse no ma trasportarla in un mondo fatato interiore non è forse il senso vero ed implicito dell'amore stesso? secondo me no..questa tua idea la sento piu come un chiudersi in se stessi dietro l'apparente facciata opposta,immaginarsi quindi qualcosa che viviamo soltanto dentro di noi,cosi da non permettere a noi stessi e a chi ci sta intorno di aprirsi e di farsi conoscere |
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20-10-2006, 10.11.40 | #20 | |
a sud di nessun nord
Data registrazione: 28-08-2006
Messaggi: 245
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Riferimento: La parola "fine", scritta dalle donne
Citazione:
Non sfuggo alla tua domanda. Fermo restando che il "maschile" e il "femminile" non sono categorie assolute nei due sessi, cioè capita di trovare uomini che dicono "fine" nello stesso modo delle donne e le donne che se lo sentono dire ci rimangono malissimo proprio come gli uomini. Io mi riferivo ad un'evidenza statistica, peraltro limitata alla mia esperienza e a quella dei miei più stretti conoscenti, certamente non posso farne una legge. Però, dalle tue argute risposte, mi sembra di aver centrato l'argomento, perchè dietro quei "basta" cosi definitivi tu hai saputo svelare molto bene cosa c'è, qualcosa che io intuivo ma che mi riesce difficile verbalizzare. Ho detto una sola volta "basta" e pensandoci bene l'ho detto male. Però si trattava di una storia breve, un flirt estivo, a cui comunque l'altra aveva dato molta importanza e, per un paradossale scambio di ruoli, mi sono comportato come avrebbe fatto una donna che dice "fine". Avevo illuso la tipa, con improbabili proponimenti di amore, ma ero davvero fuori...Una storia di un mese, però, sono giustificato. Mi è capitato anche che finisse un rapporto per l'estinguersi della fiamma, avvertito da entrambi e da entrambi accettato quasi con sollievo. Io parlavo di lunghi rapporti d'amore, dove, con l'altro, si creano legami che affondano le proprie radici alle stesse radici dell'anima. L'eventuale espianto, peraltro improvviso e inaspettato, produce ferite tremende. L'uomo, come hai detto tu, si affida alla stabilità come ad un rifugio comodo, che gli sta bene. Tu dici che ci facciamo prendere dall'abitudine (un po' è vero), ma soprattutto per la sensazione di calore ed intimità che essa trasmette. A meno di sconvolgimenti improvvisi, che mutano profondamente le prospettive della vita, io credo che l'uomo (se non è uno *******, e ce ne sono tanti in giro) tenga molto più in considerazione lo stato d'animo dell'altra, consideri le ripercussioni tremende della propria decisione, cerchi comunque di argomentare e di addurre delle "prove", delle spiegazioni valide, tali da giustificare la sua decisione, che, bada bene, non ha mai la portata tremendistica delle donne con il suo portato di definitività e irriducibilità. L'uomo può tornare facilmente sui propri passi, si fida meno del suo istinto. Un dubbio: sarà che voi, ad un certo punto, capite che il bagaglio genetico del compagno, con il suo corollario di sicurezza mondana, economica e approccio generale alla vita, non fa al caso vostro e della vostra futura prole? Può essere motivato il vostro modo di dire basta da un modo di sentire radicato nell'inconscio primordiale femminile? Sempre ragionando in base al'inconscio atavico, noi maschi "guerrieri", che lanciamo quotidianamente la nostra sfida al mondo raccogliendone di rimando, aneliamo solo di ritornare al porto sicuro della nostra compagna, di cui siamo più propensi a perdonare difetti e mancanze? Che ne pensi? Si fa per ragionare, sempre senza muovere accuse. |
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