Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)

galadriel70 · 19-09-2006, 10.51.14

Io do ragione un pò a tutti, ognuno ti ha consigliato ina cosa valida.
Per prima cosa, e parlo per esperienza personale come figlia, le unioni portate avanti per i figli o per un fioretto o per una promessa sul letto di morte del genitore, sono veramente uno schifo per un figlio, perchè se la coppia non funziona il figlio assolutamente innocente ne paga le conseguenze.
Anche io sono per il non consumismo soprattutto se inutile: ma questo seggiolone aveva l'aria condizionata che era indispensabile? vuoi vendicarti di tuo marito? fallo su altro inizia ad imporre il tuo pensiero e non dire si come una pecora, ma il seggiolone o l'acqua o la corrente sono scuse per te e per lui.
credo che tu debba smetterla di assecondarlo, ma dovete trovare un momento per parlare seriamente. Se ti contrasta in tutto chiedigli perchè ti ha sposato? o perchè sta ancora con te? non è che si sente escluso dal figlio e l'unico piano per rapportarsi con te è lo scontro.
Chiarire, parlare e chiarire: magari scoprirai che anche lui si fa le stesse domande.
A quel punto dovrete prendere una decisione: ci impegnamo entrambi a portare avanti la famiglia o decidiamo che per il bene di tutti è meglio prendere strade diverse?

herzog · 19-09-2006, 15.08.56

Ho letto i vari messaggi

ed al tuo appello disperato rispondo così

: a mio giudizio, molto, se non tutto, dipende da cosa tu voglia dalla vita, dalla tua vita, di donna, di moglie, di madre (l'ordine dei fattori sceglilo tu, ma, a mio modesto parere, "donna" lo lascerei per primo)

. Una volta che avrai chiarito (anche) questo, forse avrai qualche risposta (e decisione) in più

Herrrzog

falbala48 · 19-09-2006, 15.40.20

Dopo la mia esperienzati dico a meno che come nel mio caso non ci siano altre donne in mezzo, un matrimonio va salvato o quanto meno si cerca in tutti i modi di salvarlo, ma non per l'istituzione, ma per il valore che ha semprechè quando vi siete sposati l'avete fatto per amore...è vita di tutti , i problemi, le incomprensioni nascono ,come tutti abbiamo ritrito in testa , dalla convivenza, ma bisogna che là dove manchi la lucidità ad uno ce l'abbia l'altro e noi donne si sa siamo più pazienti e cerebrali, invece di chiuderti nel tuo dolore nella tua disperazione perchè non cerchi di capire lui? Hai provato ad osservarlo? a spiegarti il perchè dei suoi comportamenti? cosa ci sta dietro? uno non diventa all'improvviso una nuova persona e se lo diventa c'è sempre un perchè, c'è sempre un vissuto in ognuno di noi che ci porta ad essere in modo piuttosto che in un altro . allora ripeto se c'è l'amore è quello che devi usare, il tuo amore nei suoi confronti del resto separasi è quello che fanno un pò tutti, sembra la cosa più facile da farsi alle prime difficoltà, ma è anche la più sbagliata, ci vuole coraggio per mettersi in discussione ed accettare anche i nostri errori, perchè sai anche noi che siamo convinte di essere nel giusto ne facciamo... buona fortuna

alfabeta · 26-09-2006, 10.31.59

Citazione:

Originalmente inviato da piccolaombra

Potrei farne a centinai di esempi per decrivere le problematiche esistenti ra di noi ma non vorrei diventare lagnosa e tediarvi....a titolo di esempio ne riporto solo alcune "esemplificative" di come stiano le cose tra noi....

Lui è una persona a dir poco "ossessionata" dai consumi domestici (luce, gas, telefono...) e quindi mille volte mi ha fatto scentate assurde perchè io usavo troppo l'acqua calda (il boiler della cucina me lo ha fatto staccare 2 anni fa perchè riteneva inutile usare acqua calda in cucina avendo la lavapiatti), oppure perchè io tenevo una luce di troppo accesa, oppure perchè regolavo male la temperatura del condizionatore..queste mie disattenzioni a suo dire non sono tali ma sono segnali del mio disinteresse per l'economia familiare e di menefreghismo....

Oppure, io voglio acquistare un seggiolone per mio figlio e ne abbiamo già uno....lui ritiene superfluo il mio acquisto (anche se fatto a mie spese o anche se avrei avuto che me lo avrebbe regalato), e mi vieta di prenderlo....io trovo il modo di averlo lo stesso (perchè mi sono stufata di subire per queste cavolate...) e lui dice che se lo trova in casa se ne va via....

Potrei continuare al'infinito.....per non parlare dei modelli educativi su nostro figlio che per fortuna è ancora piccolo...ma sono sempre stata criticata per ogni scelta che facevo nei suo confronti, da come allattavo, alle medicine che gli davo quando aveva le coliche, al modo che ho o o che hanno i miei genitori di intattenerlo....

Non mi voglio dilungare ma l'elenco è ancora lungo....e se ho fatto esempi di banale vita quotidiana è solo per farvi capire quanto anche cose così' banali possono fare scattare dinamiche malate....da un interruttore aceso o spento possono dipendere gli sviluppi di una serata o di 1 intera settimana....ora per la questione del seggiolone non mi parla da sabato....

Ciao, ho scritto un post proprio oggi. Mi pare che i nostri compagni si assomigliano purtroppo. Che ne dici di leggere il mio post e vedere se ritrovi il carattere di tuo marito ? Pure io non so che fare ti assicuro, la vita sta diventando difficile

Mary · 30-09-2006, 23.47.46

Ho sopportato decenni un uomo come il tuo. Il guaio è che mi sentivo persino in colpa per non riuscire ad arrivare ai suoi standardi di richieste. Ho impiegato decenni nel tentativo di "renderlo felice".

Solo da pochi anni ho compreso che quel genere di uomo non potrà mai essere felice, anzi, un piacere lo prova, perfido sottile estremamente gratificante: distruggere le persone che l'amano.

Sono solo ed unicamente distruttivi. Non ti uccidono fisicamente ma ti distruggono nel cuore e nell'anima oltre che nella mente.

Ma io ero dipendente, avevo bisogno di "salvare" qualcuno. Ma per salvare chi affoga non basta saper nuotare, altrimenti si rischia di essere uccisi.

La sola vittoria è la fuga con simili individui. Fuggire, meglio centomila volte sole che in simile compagnia. Sono distruttivi, rasentano il sadismo patologico e il guaio è che non se ne rendono conto.

ciao
mary

19-09-2006, 10.51.14	#21
galadriel70 Ospite Data registrazione: 14-09-2006 Messaggi: 33	Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione) Io do ragione un pò a tutti, ognuno ti ha consigliato ina cosa valida. Per prima cosa, e parlo per esperienza personale come figlia, le unioni portate avanti per i figli o per un fioretto o per una promessa sul letto di morte del genitore, sono veramente uno schifo per un figlio, perchè se la coppia non funziona il figlio assolutamente innocente ne paga le conseguenze. Anche io sono per il non consumismo soprattutto se inutile: ma questo seggiolone aveva l'aria condizionata che era indispensabile? vuoi vendicarti di tuo marito? fallo su altro inizia ad imporre il tuo pensiero e non dire si come una pecora, ma il seggiolone o l'acqua o la corrente sono scuse per te e per lui. credo che tu debba smetterla di assecondarlo, ma dovete trovare un momento per parlare seriamente. Se ti contrasta in tutto chiedigli perchè ti ha sposato? o perchè sta ancora con te? non è che si sente escluso dal figlio e l'unico piano per rapportarsi con te è lo scontro. Chiarire, parlare e chiarire: magari scoprirai che anche lui si fa le stesse domande. A quel punto dovrete prendere una decisione: ci impegnamo entrambi a portare avanti la famiglia o decidiamo che per il bene di tutti è meglio prendere strade diverse?

19-09-2006, 15.08.56	#22
herzog Ospite abituale Data registrazione: 15-12-2004 Messaggi: 404	Il coraggio di affrontare sé stessi Ho letto i vari messaggi ed al tuo appello disperato rispondo così : a mio giudizio, molto, se non tutto, dipende da cosa tu voglia dalla vita, dalla tua vita, di donna, di moglie, di madre (l'ordine dei fattori sceglilo tu, ma, a mio modesto parere, "donna" lo lascerei per primo) . Una volta che avrai chiarito (anche) questo, forse avrai qualche risposta (e decisione) in più Herrrzog

19-09-2006, 15.40.20	#23
falbala48 Ospite abituale Data registrazione: 18-09-2006 Messaggi: 110	Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione) Dopo la mia esperienzati dico a meno che come nel mio caso non ci siano altre donne in mezzo, un matrimonio va salvato o quanto meno si cerca in tutti i modi di salvarlo, ma non per l'istituzione, ma per il valore che ha semprechè quando vi siete sposati l'avete fatto per amore...è vita di tutti , i problemi, le incomprensioni nascono ,come tutti abbiamo ritrito in testa , dalla convivenza, ma bisogna che là dove manchi la lucidità ad uno ce l'abbia l'altro e noi donne si sa siamo più pazienti e cerebrali, invece di chiuderti nel tuo dolore nella tua disperazione perchè non cerchi di capire lui? Hai provato ad osservarlo? a spiegarti il perchè dei suoi comportamenti? cosa ci sta dietro? uno non diventa all'improvviso una nuova persona e se lo diventa c'è sempre un perchè, c'è sempre un vissuto in ognuno di noi che ci porta ad essere in modo piuttosto che in un altro . allora ripeto se c'è l'amore è quello che devi usare, il tuo amore nei suoi confronti del resto separasi è quello che fanno un pò tutti, sembra la cosa più facile da farsi alle prime difficoltà, ma è anche la più sbagliata, ci vuole coraggio per mettersi in discussione ed accettare anche i nostri errori, perchè sai anche noi che siamo convinte di essere nel giusto ne facciamo... buona fortuna

30-09-2006, 23.47.46	#25
Mary Ospite abituale Data registrazione: 02-04-2002 Messaggi: 2,624	Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione) Ho sopportato decenni un uomo come il tuo. Il guaio è che mi sentivo persino in colpa per non riuscire ad arrivare ai suoi standardi di richieste. Ho impiegato decenni nel tentativo di "renderlo felice". Solo da pochi anni ho compreso che quel genere di uomo non potrà mai essere felice, anzi, un piacere lo prova, perfido sottile estremamente gratificante: distruggere le persone che l'amano. Sono solo ed unicamente distruttivi. Non ti uccidono fisicamente ma ti distruggono nel cuore e nell'anima oltre che nella mente. Ma io ero dipendente, avevo bisogno di "salvare" qualcuno. Ma per salvare chi affoga non basta saper nuotare, altrimenti si rischia di essere uccisi. La sola vittoria è la fuga con simili individui. Fuggire, meglio centomila volte sole che in simile compagnia. Sono distruttivi, rasentano il sadismo patologico e il guaio è che non se ne rendono conto. ciao mary