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29-08-2006, 20.50.06 | #13 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-01-2004
Messaggi: 343
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
....uhm.....
dici che lui è ossessionato dai consumi , bilancio ecc.. si preoccupa in buona sostanza del bilancio familiare e quindi , del lato economico della famiglia...... detto in altri termini pensa alla famiglia, non ne è avulso. potrebbe risentirsi delle spese inutili (per lui)perchè lo portano a fare i conti con se stesso e probabilmente con il fatto che con una economia di casa più oculata si potrebbe impiegare più saviamente gli introiti, tutto sommato; non ci dici alcune cose e cioè l'estrazione economica d'origine di tuo marito , la tua, come sei stata cresciuta se lo stipendio è effettivamente tale da giustificare una maggiore attenzione ai consumi o meno. chiediti se , con uno stipendio raddoppiato,il tuo compagno ti consentirebbe di non badare ad acqua luce e gas e se le sue recriminazioni nascondono delle tue mancanze effettive; forse sta cercando complicità e collaborazione in te, probabilmente nel modo sbagliato, ma cmq collaborazione. Sarebbe peggio, tutto sommato ,se lasciasse passare tutto e arrivati a una settimana dalla fine mese dichiarasse'dieta per tutti', non credi? poi ,ribadisco; se a te non sta bene sei libera di decidere |
29-08-2006, 23.58.29 | #14 |
Nuovo iscritto
Data registrazione: 03-04-2002
Messaggi: 1,287
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
avevo un'amica cinese la quale, ai rimproveri del marito che le diceva di spendere troppo, rispondeva: "non sono io a spendere troppo, sei tu a guadagnare poco".
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30-08-2006, 09.49.48 | #15 | |
Ospite
Data registrazione: 02-08-2006
Messaggi: 18
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
Citazione:
Caro/a VanLag, hai centrato un punto nodale: è vero, io e lui proveniamo da due modelli familiari molto diversi: io ho una madre che cambia cucina quando si stufa, lui una che dal 1950 ha lo stesso arredamento anche se la casa sta per cadere in pezzi. Non c'entrano questioni econimiche, entrambe le nostre famiglie di orgine non hanno avuto e non hanno problemi da quel punto di vista, ma si tratta proprio di due stili di vita diversi. Forse sono due estremi e io personalmente non condivido nè un approccio nè l'altro, avrei voluto costruire con lui un modello "compromissorio" che tenesse conto, come dicevi giustamente tu, dell'adeguamento ai tempi della nostra cultura senza piegarsi però alle ligiche consumistiche. Ma non è stato possibile perchè ogni mio tentativo di fargli capire che il risparmio che derivava da accendere meno una luce o usare con mederazione l'acqua calda non avrebbe cambiato il nostro modi di vivere in meglio è stato vano: lui mi rispondeva che da una bolletta più bassa poteva uscire una cena al ristorante in più, il che non è nemmeno sbagliato come ragionamento ma il fatto è che lui vive tutto questo in maniera ossessiva rendendo per me la vita in casa davvero difficile. Per questo penso che sarà dura convincerlo che non vale la pena litigare per cose di questo genere perchè, come osservavi tu ,il significato che lui dà trascende quello puramente "materiale" ma va nella direzione dei suoi valori di origine, valori ai quali è molto attaccato avendo, tra l'altro, un rapporto ed un legame con la sua familglia di origine molto stretto, anche troppo.... PS: bella la citazione gucciniana..io Guccini lo adoro! E nei momenti di sconforto, mi faccio del male sentendo "Scirocco" che, non a caso, parla di una separazione tra amanti.... |
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30-08-2006, 10.05.12 | #16 | |
Ospite
Data registrazione: 02-08-2006
Messaggi: 18
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
Citazione:
La situazione economica non c'entra...non ne fa questione (solo) di soldi, ma di principio.... Ieri non ho specificato, forse, che alla fine il famigerato seggiolone ci era stato regalato (anche se da me "commissionato"), quindi nè io nè lui abbiamo speso niente, ma lui è uscito di testa per il fatto che io abbia anche solo voluto (e non acqistato) un oggetto a suo avviso superfluo e che mi aveva "vietato" di acquistare (ma non pensavo anche di farmi regalare...) Non navighiamo nell'ora ma non siamo in una situazione econimica che ci imponga delle ristrettezze, lavoriamo entrambi e proveniamo entrambi da famiglie agiate, anche se (come dicevo nella mia risposta di prima...) con modelli e stili diversi. Ti terrò aggiornato.... |
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30-08-2006, 13.02.26 | #17 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 23-02-2005
Messaggi: 728
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
Citazione:
A volte la migliore delle scelte è quella che procura una sofferenza ed un dolore. Una separazione è, certamente, un insuccesso. Ma un matrimonio che non funziona e viene trascinato nel tempo per pavidità e timore del cambiamento, quello può essere un vero fallimento esistenziale. Debbo aggiungere che, però, chi non vede soluzioni di convivenza possibile, difficilmente chiede aiuto, conforto o appoggio alle sue intenzioni: di solito dall'avvocato ci si va "da soli" (in tutti i sensi). Pertanto, il fatto stesso che tu abbia posto questo topic, mi fa supporre che tu non abbia ancora maturato una effettiva convinzione in proposito. Perchè non chiedi aiuto ad uno/a psicologo/a ? (Eventualmente una/o psicoterapeuta "sistemica", e quindi esperta in terapie della famiglia). |
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06-09-2006, 17.46.14 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-04-2006
Messaggi: 48
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
Dovete parlare, parlare, litigare, ma scambiare le idee, avere come scopo il capirvi. Con un figlio piccolo è facile essere nervosi, esasperati. Tutto sembra più difficile. Cercate con tutte le forze la strada della comprensione e dell'amore. La separazione è peggio di quanto si immagina all'inizio. Tentate tutti i mezzi per evitarla. Assieme.
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12-09-2006, 11.21.51 | #19 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 02-09-2006
Messaggi: 1
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Riferimento: Un appello disperato (il coraggio di affrontare una separazione)
quando si pensa ad una separazione è inevitabile che si debbano affrontare molte difficoltà..soprattutto quando ci sono dei figli.Ma è anche vero che nel momento in cui si ci pensa, più di qualcosa è svanito..e la convivenza diventa impossibile..
io non sono brava a dare consigli ma credo che la cosa da fare è mettere in una bilancia te e tuo figlio..e scegliere se affrontare la separazione e vivere per te o tenere tutto dentro e cercare quella serenità per tuo figlio.. io vivo qualcosa di simile e so che spesso non si cambia per paura,perchè sei sola nella scelta.. in bocca al lupo |
19-09-2006, 09.32.57 | #20 |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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[quote=piccolaombra]Caro/a VanLag,
"..hai centrato un punto nodale: è vero, io e lui proveniamo da due modelli familiari molto diversi: io ho una madre che cambia cucina quando si stufa, lui una che dal 1950 ha lo stesso arredamento anche se la casa sta per cadere in pezzi." ----------------------- La tua situazione assomiglia molto alla mia. Io ho origini più benestanti di mio marito e anche io ho litigato molto con lui per i tuoi stessi motivi. Poi, quasi sull'orlo della separazione, ho cominciato a vedere con i suoi occhi le cose che lui vedeva, e ho capito che aveva ragione. Lasciar correre l'acqua, sprecare energia elettrica, spendere soldi inutili, inutili e ancora inutili, è così infantile e offensivo per chi deve fare chilometri per un sorso di acqua sporca, per chi non ha luce elettrica, per chi non nemmeno il latte del suo seno per il suo bambino, che sono cresciuta. Cresciuta nel vero senso della parola! Allora ho cominciato a dare un grande valore al lavoro ed ai soldi del nostro sudore, perché il lavoro bello o brutto, pesa sempre. Sono tornata indietro, ai valori sani e forti dei miei nonni, che nella loro unione gioiosa, non si facevano mancare nulla ma riciclavano tutto ciò che era recuperabile, e risparmiavano come formiche per i giorni incerti. Noi pensiamo di essere salvi dalla povertà perché ignoriamo la storia dei popoli e la sorte di milioni di persone che vivono la miseria e la guerra. E mio figlio cresce con idee sane nel cervello, certo con i suoi capriccetti che a volte vengono soddisfatti, a volte no, ma sempre nel rispetto di ciò che ci é donato dagli uomini e da Dio. Lo sperpero inutile dell'occidente é la vera piaga del mondo. E' come un cancro che si diffonde, di gente che deve sempre comprare, riempirsi, sperperare, perché ha il vuoto dentro di sé e cerca di colmarlo coi beni materiali. Io non so che modi usa tuo marito, ma lo ammiro perché resiste al consumismo e cerca di inculcare nella sua compagna un po' senso critico verso il mondo del consumismo e i suoi tranelli. Senza offesa, ma non é cosa bella una madre che cambia cucina quando si stufa, sai? E' un bel modello di comportamento quello di buttar via le cose ancora buone perché se ne é stufi? Un modello da inculcare in tuo figlio, che si sentirà prestissimo stufo di tutto, e delle persone e della vita perché ha troppo, più di quanto gli serve, e non desidera più nulla, non sogna più nulla? E dimmi ancora, ma dillo a te stessa: è più forte e serena la tua famiglia di origine o quella di tuo marito? ..ma capisco che faccio discorsi troppo impegnativi. Lo faccio solo perché sono stata un po' simile a te..ti chiedo scusa in partenza e buona fortuna. feng qi |