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23-08-2006, 22.15.31 | #7 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-08-2006
Messaggi: 52
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Riferimento: Ma l'emozione è scienza???
ok mi limito a questa frase, vediamo se dibattiamo o che...
"la postura estesa o flessa è un'effetto e non una causa" Ho letto la tua: "Un soggetto che assume spontaneamente la postura della flessione possiamo affermare che percepisce (spontaneamente) l’emozione del dolore." ed io ho affermato che in realtà il soggetto assume la postura preventivamente (effetto della inconsapevole necessità) a cercare di difendesi dal dolore e non solo dal dolore, c'è anche una difesa dal piacere se supera una soglia sopportabile, inoltre che la postura in realtà è anche più precisamente l'effetto della contrazione o contrattura che il corpo assume in difesa preventiva etc etc... mi fermo qui.. poi se dibattiamo riprendo il resto del post pezzo per pezzo." Bene ti ringrazio del contributo...ed ora chiariamo: la postura viene assunta su comando interno è la dimostrazione della soglia, e chi esprime la soglia è un organo che si chiama cervello (per la precisione la CGM o pAG), non esiste una postura "periferica" e disconnessa, sganciata, non collegata al cervello. All'emzoione percepita nel cervello corrisponde o meglio è interfacciata (equivalente) la postura in flessione, e non a caso parlo di un digitale (flessione) e di un analogico (dolore) la definizione o meglio la "pia fraus" proposta come "difensiva" è un'interpretazione suggestiva epifenomenica, il neonato quando nasce assume spontaneamente la postura in flessione perchè la psotura è espressione della maturazione del cervello necessaria perchè possa nascere e duqnue è innata, genetica e...scusami.... non è difensiva......il neonato proprio grazie al dolore è stimolato alla ricerca e sperimentazione dell'emozione acquista del piacere, dunque l'altra "pia fraus" sostenuta "la postura estesa o flessa è un'effetto e non una causa" non è comprensibile.....e la ritengo fuorviante........inoltre la difesa dall'eccessivo piacere (o sindrome di Sthendal) per favore ce la dovresti spiegare...... |
24-08-2006, 00.18.38 | #8 |
ospite sporadico
Data registrazione: 05-01-2004
Messaggi: 2,103
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Riferimento: Ma l'emozione è scienza???
Se vogliamo rimanere nell'ambito della dimostrazione scientifica o eventualmente della deduzione logica non abbiamo prove che il bambino alla nascita assuma geneticamente la posizione flessa, altresì per deduzione logica possiamo supporre che non solo un neonato ma anche un adulto comune che venga proiettatto in un ambiente a lui sconosciuto dopo averlo lasciato per 9 mesi tranquillo al calduccio si ponga in difesa, se poi vogliamo usare altro tipo di percezioni o conoscenze basta dirlo, ma suppongo che esuli da questo discorso e io sono ben disposto a rimanere nell'ambito scientifico e logico per quello che mi è possibile secondo le mie conoscenze.
Altra cosa che non condivido è che "proprio grazie al dolore è stimolato alla ricerca e sperimentazione dell'emozione acquista del piacere", ma oltre che dirti perchè non lo condivido (almeno sintetizzando e nella minima parte di interesse a questo thread) aspetto anche di sapere se secondo le tue osservazioni questo processo è limitato al neonato, se si quando si interrompe e perchè, questo se vuoi apre nuovi spunti. Non lo condivido comunque a prescindere perchè se è pur vero che un minimo di sofferenza acutizza il piacere (anche in età adulta) che potrebbe seguire, il bambino ricerca solo il secondo sia attivamente che passivamente, quando gli capita di soffrire è si un incidente formativo ai fini della crescita e dello sviluppo ma non ha nessuna relazione con il piacere. Sono d'accordo che non esiste un cervello sganciato da tutto il resto e che quindi anche la postura sia registrata e favorita/comandata da esso ma sempre per stimolo esterno e che io affermo essere presente anche prima della situazione "di pericolo", del resto un autista che continuasse a marciare a tutta velocità, sapendo di avere poca benzina e non sapendo a quanto dista il distributore sarebbe un folle.... e la saggezza del nostro corpo non può essere sminuita ad un mero risponditore dopo che c'è stato già lo stimolo, non sempre, questo avviene sempre invece a livello neurologico con un stimolo meccanico, ma ora stiamo parlando di emozioni che possono essere stimolate anche da parole o dall'aspettativa che noi abbiamo di un determinato ambiente (questo secondo me sarebbe da sviluppare) cioè stimolo esterno o interno... che poi indirettamente è sempre esterno. La sindrome di Stendhal non è ciò a cui mi riferisco (e neanche quella di Gerusalemme o le altre due o tre simili seppur tutte minimamente connesse al fenomeno), purtroppo che io sappia non esistono studi (della scienza moderna) atti a capire ed eventualmente misurare quanto piacere, gioia, felicità possono stressare l'organismo e provocare una reazione di difesa sia emotiva-intellettuale, che fisica quando il livello di sopportazione è al di sopra della soglia dell'individuo... si parla di soglia del dolore, ma non di soglia della felicità ed è un peccato, la conoscenza e lo studio di questa potrebbe aprirci molte porte. La tradizione popolare ci sa già dire, "è morto di felicità al battesimo del nipote" è ovvio che ciò si verifica perchè vi erano già in corso patologie più o meno marcate quali ad esempio disfunzioni cardiache, ma comunque è innegabile che anche la gioia o l'emozione/sensazione piacevole sottoponga il corpo ad uno sforzo e a contrazione tanto più marcata quanto più alto è il livello di tale stato di "estasi" esempio l'orgasmo sessuale, certo mi potresti dire che il benessere è nel successivo rilassamento e pur non essendo in linea con le mie osservazioni (non dimentichiamo la differenza temporale di arrivo del segnale elettrochimico che per quanto immediata anche con solo centesimi di scarto può farci percepire l'orgasmo solo a rilassamento in corso, mentre invece avviene all'apice della contrazione) alla fine non cambia il concetto. Saluti p.s. quando dici "per favore ce la dovresti spiegare" mi dai l'impressione che supponi io stia parlando di una cosa che non conosco... magari è sbagliata la mia impressione, e in tal caso fai finta di niente, ma mi sembrava giusto fartelo sapere, soprattutto che non è rispettoso se così fosse, dato che non manco di rispetto vorrei che mi si riservi lo stesso trattamento |
24-08-2006, 02.02.52 | #9 |
Utente bannato
Data registrazione: 11-08-2006
Messaggi: 52
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Riferimento: Ma l'emozione è scienza???
"Se vogliamo rimanere nell'ambito della dimostrazione scientifica o eventualmente della deduzione logica non abbiamo prove che il bambino alla nascita assuma geneticamente la posizione flessa"
Il neonato per nascere deve maturare un'area del cervello che si chiama "tronco cerebrale" e non vorrei dilungarmi sulle specifiche funzioni di tale area strategica, ma serve per respirare, per controllare la frequenza cardiaca e la postura....dunque il neonato nasce con un patrimonio che è del tronco...e dunque è il suo patrimonio innato necessario e indispensabile perchè si realizzi il prodigio della vita...sucecssivamente il tronco che è di tipo eccitatorio (SAF) si collegherà con l'altra struttura importante che è di tipo inibitorio (SAD). "altresì per deduzione logica possiamo supporre che non solo un neonato ma anche un adulto comune che venga proiettatto in un ambiente a lui sconosciuto dopo averlo lasciato per 9 mesi tranquillo al calduccio si ponga in difesa," Il feto non si trova al calduccio nè tantomeno tranquillo...non conosci gli studi sul fetale...il feto è una macchina che gira al massimo per realizzare il neonato....non prova certamente "piacere", bisogna sfatare quest'altra favola....non si pone in difesa ma è nella stazione di base necessaria epr superare lo stato di precarietà " se poi vogliamo usare altro tipo di percezioni o conoscenze basta dirlo, ma suppongo che esuli da questo discorso e io sono ben disposto a rimanere nell'ambito scientifico e logico per quello che mi è possibile secondo le mie conoscenze." ehmm certe osservazioni sono note a tutti!!!! sono incontestabili... "Altra cosa che non condivido è che proprio grazie al dolore è stimolato alla ricerca e sperimentazione dell'emozione acquista del piacere, ma oltre che dirti perchè non lo condivido (almeno sintetizzando e nella minima parte di interesse a questo thread) aspetto anche di sapere se secondo le tue osservazioni questo processo è limitato al neonato, se si quando si interrompe e perchè, questo se vuoi apre nuovi spunti." Il neonato è l'inizio della storia e del dispiegarsi delle emozioni verso i sentimenti.....se abbiamo difficoltà ad ammetterlo... "Non lo condivido comunque a prescindere perchè se è pur vero che un minimo di sofferenza acutizza il piacere (anche in età adulta) che potrebbe seguire, il bambino ricerca solo il secondo sia attivamente che passivamente, quando gli capita di soffrire è si un incidente formativo ai fini della crescita e dello sviluppo ma non ha nessuna relazione con il piacere." E non così: il neonato è a rischio proprio per l'impronta del piacere: che può essere di tipo paradossale o di tipo affettivo, ecco perchè le prime fasi della vita sono strategiche per la formazione del modello operativo interno dell'attaccamento....noto da tutti per i lavori di Bolbwy e altri.... "Sono d'accordo che non esiste un cervello sganciato da tutto il resto e che quindi anche la postura sia registrata e favorita/comandata da esso ma sempre per stimolo esterno e che io affermo essere presente anche prima della situazione "di pericolo", del resto un autista che continuasse a marciare a tutta velocità, sapendo di avere poca benzina e non sapendo a quanto dista il distributore sarebbe un folle.... e la saggezza del nostro corpo non può essere sminuita ad un mero risponditore dopo che c'è stato già lo stimolo, non sempre, questo avviene sempre invece a livello neurologico con un stimolo meccanico, ma ora stiamo parlando di emozioni che possono essere stimolate anche da parole o dall'aspettativa che noi abbiamo di un determinato ambiente (questo secondo me sarebbe da sviluppare) cioè stimolo esterno o interno... che poi indirettamente è sempre esterno." non ti capisco.... "La sindrome di Stendhal non è ciò a cui mi riferisco (e neanche quella di Gerusalemme o le altre due o tre simili seppur tutte minimamente connesse al fenomeno)," c'è la sindorme di Stoccolma dove il dolore diventa piacere e la Sthendal l'opposto....quella di Gerusalemme ce la spieghierai tu...io non la consoco... "purtroppo che io sappia non esistono studi (della scienza moderna) atti a capire ed eventualmente misurare quanto piacere, gioia, felicità possono stressare l'organismo e provocare una reazione di difesa sia emotiva-intellettuale, che fisica quando il livello di sopportazione è al di sopra della soglia dell'individuo..." usi un linguaggio usuale e carico di ambiguità legato a noti problemi del senso comune....per es. un ladro è felice e pieno di gioia perchè ruba tanto...ma dopo gli viene l'infarto, la cefalea, la psoriasi....ovvero il sintomo psicosomatico e credo che non si possa parlare di stress ma di sintomi...che è ben altra cosa.... " si parla di soglia del dolore, ma non di soglia della felicità ed è un peccato, la conoscenza e lo studio di questa potrebbe aprirci molte porte." Come vedi se poi c'è qualcuno che ne vuole parlare fate un sacco di problemi...e in parte si sa il perchè... "La tradizione popolare ci sa già dire, "è morto di felicità al battesimo del nipote" è ovvio che ciò si verifica perchè vi erano già in corso patologie più o meno marcate quali ad esempio disfunzioni cardiache, ma comunque è innegabile che anche la gioia o l'emozione/sensazione piacevole sottoponga il corpo ad uno sforzo e a contrazione tanto più marcata quanto più alto è il livello di tale stato di "estasi" esempio l'orgasmo sessuale, certo mi potresti dire che il benessere è nel successivo rilassamento e pur non essendo in linea con le mie osservazioni (non dimentichiamo la differenza temporale di arrivo del segnale elettrochimico che per quanto immediata anche con solo centesimi di scarto può farci percepire l'orgasmo solo a rilassamento in corso, mentre invece avviene all'apice della contrazione) alla fine non cambia il concetto." ma scusate......mi fate parlare????hai detto una serie interminabili di fesserie sulla morte cardiaca improvvisa o arresto cardiaco. Perchè lo fate?? Perchè temete tanto che un esperto della materia parli??? Cosa avete paura di perdere? forse è un problema di potere??? Certe affermazioni "....sottoponga il corpo ad uno sforzo e a contrazione tanto più marcata quanto più alto è il livello di tale stato di "estasi" esempio l'orgasmo sessuale, certo mi potresti dire che il benessere è nel successivo rilassamento..." sono equivoche e denotano solo la mancanza di cognizione sull'argomento....ma se volete ne possimao parlare basta che ci date spazio.... "p.s. quando dici "per favore ce la dovresti spiegare" mi dai l'impressione che supponi io stia parlando di una cosa che non conosco..." nò dai l'impressione di una cosa che conosci...sono io a non conoscerla e allora me la spieghi...come io faccio con te.... "magari è sbagliata la mia impressione, e in tal caso fai finta di niente, ma mi sembrava giusto fartelo sapere, soprattutto che non è rispettoso se così fosse, dato che non manco di rispetto vorrei che mi si riservi lo stesso trattamento" io non ti manco di rispetto....mi sembra che qui che chi subisce gli attacchi sono proprio io (per te sarei il possessore del verbo...) però, diversamente da te, ritengo di dover imparare qualcosa e così partecipo.... |
24-08-2006, 09.46.48 | #10 | ||||
ospite sporadico
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Riferimento: Ma l'emozione è scienza???
Citazione:
Hai detto un serie di stupidaggini Citazione:
Ma stai scherzando? Citazione:
Non possiamo ammettere una cosa che non ha fondamento Citazione:
A questa poi.... basta aver letto qualcosa di Skandwi che ha ripreso studi di Snower che ha pubblicato la famosa ricerca sul passaggio dalla vita cellulare a quella sociocognitiva.. Ect ect.... secondo te questo è discorrere? Secondo me no, quindi ti saluto, ho di meglio da fare..... Saluti P.s. l'ultima frase scritta da me è falsa, ma se non lo avessi adesso dichiarato hai voglia a cercare.... |
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