Riferimento: Un caratteriale
""Motivo d'orgoglio" a questo punto significa solo che infatti non avevo capito cosa intendessi dire. Tutto qui!"
Perdonami se unso un linguaggio troppo tecnico, deformazione professionale, comunque pronto a ogni chiarimento...
"Quindi dalle tue parole intuisco che essendo io una persona sensibile che spesso si adatta all'altro proprio per non andargli contro a tutti i costi non aiutavo affatto questo ragazzo ad uscirne?"
Non conoscendo la tua storia faccio un po' di fatica ad aiutarti....in ogni caso bisogna porre l'accento su: sensibilità e adattarsi. Sensibilità come veicolo di dominio o di scambio? Adattamento come fusione o come scambio? Molto spesso ci "adattiamo" agli altri per confermare un prototipo relazionale, insomma per non evolvere e per confermare solo noi stessi.
"Quando protestavo per una situazione a me non gradita venivo subito vista da lui come una minaccia da scongiurare con urla ecc..."
Quando protestavi evidentemente cercavi di uscire da un cortocircuito in cui vi eravate incastrati; credo che la tu sensibilità sia vincolata a una tua paura di essere criticata o maltrattata, insomma fregata...è solo un'ipotesi..
"A sentir lui, ero sempre io che lo facevo innervosire, le stesse mie proteste con altri ragazzi nno avevano lo stesso effetto bomba però."
Ecco i termini dello sbilanciamento: per lui era colpa tua, per te sua (visto che con gli altri non hai lo stesso effetto bomba...). E se la verità fosse un'altra?
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