ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
11-05-2006, 16.52.18 | #5 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
|
Sì, so che la faccenda "feeling" e "fiducia" è la più gettonata.
E credo che sia faccenda importante ma non l'unica. Secondo me,posta così al centro, diviene un concetto romantico e idealista che spesso si accompagna a un pensiero proiettivo: le difficoltà,le negligenze e le resistenze sono tutte e solo "nel" paziente. Certo tutta questa "roba" può esserci ma liquidata così la faccenda si evitano molti interrogativi. |
11-05-2006, 17.11.04 | #6 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Ma nessuno ha detto che le difficoltà, le resistenze e le negligenze sono solo nel paziente! Ma ci mancherebbe altro! Le difficoltà, le risistenze e le negliegenze sono in ogni essere umano, anche negli psicoterapeuti. Temo che delegare la scelta ad altri sia un liquidare molto più profondo che scegliere in base alla fiducia. Che poi, come un gatto che si morde la coda e non sa che la coda è sua, come sceglieresti chi sceglie per te? Ogni scelta implica un rischio. Delegare la scelta è un modo per non scegliere. Eppure, io credo che scegliere faccia già parte del percorso di crescita. Del percorso terapeutico. Una psicoterapia si basa su un patto. Sull'alleanza terapeutica. Questo patto viene fatto tra due persone, non può essere fatto per interposta persona. Rimane il fatto che, tranne in casi limiti, anche dove ci sono resistenza, difficoltà e negligenze, ci può essere comunque un percorso profondo se queste difficoltà, resistenze e negligenze vengono accolte e ascoltate. |
|
11-05-2006, 17.25.37 | #7 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
|
Citazione:
Mi è capitato di sentire che di frequente i pz hanno incocciato il loro terapeuta grazie a un altro medico che ha fornito loro una rosa di nomi dopo averci fatto dei colloqui. Questa la trovo una modalità giusta, ma praticata in modo isolato, qua e là. Invece dovrebbe essere una consuetudine organizzata, secondo me. Spesso le persone cercano per conto proprio il loro terapeuta e incontrano delle difficoltà che non so quanti argomenti per andare in profondità possono fornire: piuttosto, volando terra terra, io per esempio,prima di trovare la mia terapeuta ho fatto quattro colloqui.Bene l'unico criterio che inizialmente ho applicato è stato quello "vediamo quanti mi rilasciano la ricevuta fiscale, spontaneamente".Nella mia statistica si è trattato solo di 1 su 4. Quindi non si tratta secondo me di "delegare scelte" ma di muoversi con criterio e non a casaccio rischiando amarezze che, quelle sì, mettono in crisi la fiducia.Anzi si tratta di episodi che possono fornire, a chi di resistenze ne ha, argomenti per giustificare il fallimento della ricerca di un modo per "curarsi". Ultima modifica di ellea : 11-05-2006 alle ore 17.26.52. |
|
11-05-2006, 17.39.04 | #8 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
... Questo è capitato a me, e credo di avertelo già scritto un anno fa quando avevi proposto una discussione analoga a questa. Ma "la rosa di nomi" non garantisce proprio nulla!!! Io avevo scelto un analista. Era con lui che volevo lavorare. Gli ho chiesto di iniziare un'analis. Dopo un certo numero di sedute conoscitive (ogni bravo analista le fa!), mi ha detto che per me sarebbe stato più opportuno lavorare con una donna e, su mia richiesta, mi ha dato alcuni nominativi. Ma io avevo scelto lui. Nessuno aveva scelto lui per me! Non rischiare anarezze? Perchè? Quando mi ha detto che non mi avrebbe pesa in analisi, sono uscita dal suo studio piangendo! Ti garantisco che è stato amaro. Ma è stato anche molto...terapeutico. Guarda, fare una psicoterapia non è obbigatorio. Ma se la si vuol fare, non si può pretendere che sia indolore!!! Se si desidera un percorso protetto, privo di amarezze e di dolori, meglio il prozac e il serenase. La psicoterapia è un viaggio nel profondo. Difficile, pericoloso e doloroso. |
|
11-05-2006, 17.48.16 | #9 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
|
L'amarezza di cui fai esempio, fragola, è piena di significato.
Quella che nasce dall' uscire senza ricevuta fiscale da un colloquio mi pare causata da una ordinaria attitudine cialtrona di cui si può volentieri fare a meno: sia per il bene dei pz che della categoria.Per rimanere sugli esempi fatti. Poi certo ogni esperienza ha la sua utilità, a ben vedere. Ultima modifica di ellea : 11-05-2006 alle ore 18.03.39. |
11-05-2006, 20.12.17 | #10 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
|
Citazione:
Ma tu hai chiesto perchè non ti hanno fatto la ricevuta fiscale? E avevi detto subito che non saresti tornata? Perchè molti analisti, di prassi, ne fanno una cumulativa, con tutte le sedute, alla fine del mese! Non solo per semplice comodità di contabilizzazione, ma perchè così la preparano fuori dal luogo dal setting. E molti, anche, se dici che non intendi tornare, non fanno pagare affatto il singolo colloquio di consultazione. A me è successo! Credo anche che la prima seduta sia un contesto così delicato, che può avere senso non metterci in mezzo scartoffie varie, che molti considerano avvilenti. Meglio salutarsi senza spezzare l'intensità emotiva con la compilazione di un modulo fiscale. Ultima modifica di Fragola : 11-05-2006 alle ore 20.14.40. |
|