Te ti devi fidare,però, di quello che ti racconto
non puoi mica sempre trovare una scappatoia per giustificare gli Psico :P

fragola, scherzo!!

L'ultima psicoanalista mi ha proprio detto quel che dici tu: mi ha detto che lei prende x, mi ha rilasciato la ricevuta e mi ha detto che se continuo mi fa quelle cumulative e non una alla volta.

Fare difficoltà con le ricevute fscali, oltre a mettere in imbarazzo il paziente, specie all'inizio quando non c'è confidenza, dà l'impressione di non avere davanti uno che sta dalla tua parte, uno che imposta verso di te un rapporto di trasparenza.

Giustamente ho letto che se uno psicoanalista non è trrasparente e onesto verso di te come può aiutarti a diventarlo tu verso te stessa?

Non si tratta di una faccenda di morale o di costume, sia beninteso: ma anche la ricevuta fiscale è un simbolo.

Però non hai risposto alla mia domanda.

Sono perfettamente consapevole che esistono psicoterapeuti poco etici, e ti garantico che si possono fare cose molto meno etiche che non rilasciare una ricevuta fiscale!!! Ma nel comportamento che descrivi tu, ci potrebbe essere molto meno dolo di quello che pensi. Un conto è un:
"mi fa la ricevuta?"
"no!".
Ben altro, invece, se si concorda un altro appuntamento e l'analista sceglie di non fare la ricevuta durante la seduta. Ma poi tu non vai, non hai nemmeno lasciato il tuo indirizzo, e non te la può neanche spedire!!! Io ancora non pratico, ma non complierei mai una ricevuta durante una prima seduta. Si concordano le modalità economiche quando si passa dalle sedute conoscitive all'accordo di analisi. Modalità del tipo: pagamento a tutte le sedute oppure a fine mese, ricevuta mensile oppure con altra cadenza. Si concordano e poi si rispettano! Ma alla fine di una prima seduta no. Non lo farei. Se non si fissa un altro appuntamento, io non mi farei pagare proprio, così si usa "nella mia scuola". Se si fissa un altro appuntamento, la ricevuta glie la preparerei fuori dal luogo del setting e glie la darei la volta dopo. Se la chiedesse, lo spiegherei. Se non la chiedesse, non ne parlerei e basta, non mi sembra cosa di cui parlare in un momento così delicato. Del resto, anche il mio dentista non mi da mai la ricevuta. Lui non sa usare il suo programma di fatturazione, lo fa la sua segretaria. Poi me la spedisce a casa!!!

Allora alla fine della prima seduta mi hanno detto:
" Sono 55, 60, 80 senza ricevuta".

La prima volta ho preso e portato a casa.Certo mi sono sentita a disagio nel chiederla.O sono stata messa a disagio perchè mi ha posto nella condizione di chiederla?

La seconda volta : ho detto : però con la ricevuta forse potrei avere un riborso!
E lui fermo immobile: sì, certo, le rimborsano qualcosina ( e sottolineo "qualcosina")
La terza, manco è stata a farla troppo lunga : 80 senza ricevuta, mentre lo diceva si alzava dalla poltrona voltandomi le spalle ...

La quarta mi ha detto, tirando fuori il blocchetto: "sono 60 e le faccio la ricevuta."


Fragola, altro che primo colloquio gratis o timore " di inquinare il setting".

Ora certo, è più grave ammazzare uno.

Se mi dici che è colpa mia che non sono stata energica a sufficienza perchè non gli ho puntato una pistola dicendo "E che me la vuole dare la ricevuta per favore?"
non ti parlo più.

Mi spieghi perchè hai difficoltà a credere che con difficoltà vengono rilasciate le ricevute? Che ciò non dipende solo da motivi filosofici?

Il primo colloquio gratis lo riferivi alla scuola junghiana o a quella particolare scuola che frequenti tu?

Perchè non mi è mai capitato uno psicoanalista che si rifiuti di rilasciare la ricevuta fiscale se richiesta. Nè direttamente nè per sentito dire. Mi è capitato qualcuno che dicesse "se non vuoi la ricevuta non ti faccio pagare l'iva". Ma mi è capitato più spesso con i medici. Poi non dico che non ci siano, non è che fare un certo iter di studi dia automaticamente integrità morale! Però mi pare che hai avuto una certa dose di sfortuna.

Non far pagare le consultazioni che non sono veramente sedute di analisi non è una caratteristica junghiana. E' casomai un uso degli analisti della mia specifica scuola. Ma non è una direttiva e nemmeno qualcosa di automatico. Ma come potrei far pagare qualcosa che non ho fatto? Se non faccio analisi, non posso far pagare una seduta di analisi. Se invece la seduta ha comunque molto dell'analisi, potrei anche sentirmi autorizzata a farla pagare. Si valuta caso per caso.

Ora, ti assicuro che non è mio interesse gettare fango sulla categoria, perchè potrei appartenervi, un domani...
ma ho letto il rapporto istat sull'evasione fiscale e tra i professionisti che non rilasciavano la ricevuta fiscale una buona percentuale era occupata da psicoterapeuti e insegnanti-io lo sono- (quelli che danno ripetizioni private) :ti devi fidare sulla parola,perchè non so se riesco a trovare in internet il pezzo.Giuro che se lo trovo "porto le prove".

Non sono "casi isolati" non si tratta di "qualcuno"; si tratta di un bel po'.

Insomma: una persona che si mette alla ricerca di un terapeuta pescando il nome da un mucchio "ci sta" che con molta probabilità, prima di poter valutare personali resistenze e disagi e fronteggiare utilissime difficoltà e annusare feeling e fiducia debba non farsi confondere le idee e scremare, scremare,scremare..per questo penso a mediatori che facciano sto lavoraccio e segnalino all'ordine ciò che c'è da segnalare.

ma non si tratterebbe solo di questo...