ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS |
|
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
09-04-2006, 19.39.44 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 05-12-2005
Messaggi: 542
|
Io sono assistente sociale, e nel mio primo giorno di lezione ci hanno detto: "la gente che chiedera' il vostro aiuto non deve sentire da parte vostra la compassione, ed e' vostro compito di portarli alla conoscenza che l'aiuto lo ricevono di diritto. Per aiutarli dovete comprendere i loro bisogni, ma mai compassionarli. La compassione e' degradante."
Piu' che etica professionale questo e' il mio credo con il quale mi immedesimo. |
10-04-2006, 00.29.52 | #18 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
|
Citazione:
certo, concordo...non è degradante nè ricevere un'autentica comprensione e partecipazione alla propria sofferenza nè riuscire a partecipare e comprendere le difficoltà dell'altro,anzi ma ce ne fosse.... il problema è che spesso delle sofferenze altrui viene fatto un uso "personale": per esempio l'altro che soffre ed è in una particolare difficoltà può divenire specchio di una proiezione, di chi compatisce e quindi proietta su chi si sente più debole la propria debolezza e il sentimento che l'accompagna. chi irrita è colui che prende a pretesto la sofferenza altrui per sentirsi forte, e allora compatisce e prova pietà ma non entra in contatto con chi ha davanti, usa l'altro per bisogni propri: come quello che fa l'elemosina, che è ben contento di non essere al posto di chi ha davanti, si dice quanto è in posizione di forza dando i soldi, e si sente pure tanto buono e soddisfa così il suo narcisistico io ideale...altro che empatizzare...l'altro rimane un illustre sconosciuto che assolve a un preciso compito cui viene designato... |
|