impaludati.
Uso questo termine per indicare tutte quelle persone che sembrano impantanate in una palude di malessere, noia, dolore incombente da cui non sanno come uscire.Non è depressione in senso psicologico ,è un mix di spleen baudelariano, nausea sartriana, incapacità di reagire ,e senso di inutilità che purtroppo accomuna molte delle persone che conosco e a cui voglio più bene.Anch'io ho dei momenti di limbo, di stallo, in cui si continuano a fare le cose solo per inerzia ,ma tutto sembra un inutile di più...ora non sono in uno di quei periodi ,che peraltro per me non durano mai troppo, perchè ad un certo punto trovo una molla, una sorta di "salvavita" inconscio che mi fa vedere le cose in modo diverso e mi restituisce al mondo.Invece ci sono persone che annegano in questa palude per anni...è come se avessero un peso che in ogni caso li porta giù, anche quando ci sarebbero accenni di risalita...è carattere?è eccesso di sensibilità?é troppa conoscenza delle brutture del mondo e incapacità di sopportarle?è pessimismo insito quasi nel DNA?è incapacità di cambiare?è inettitudine sveviana?è incapacità di adattarsi?è pigrizia?è disfattismo?e soprattutto, si può sradicare dall'animo?
Io non so cosa fare vedendo persone che davanti alla vita puntano i piedi e fanno i capricci come un bambino che si aspetta una cosa e invece ne ha di fronte un'altra, ma non si scolla dalla sua posizione..oppure persone che lasciano tutto fuori e si isolano in un mondo fatato e in tutti gli espedienti e le scusanti che permettono di "non pensare"e "non agire"...o ancora di persone che ti gettano addosso quotidianamente e con violenza i loro malesseri e le loro frustrazioni tentando inconsciamente di trascinarti nella palude con loro...
Tutti in certi momenti ci arrabbiamo se le cose vanno dalla parte sbagliata ,o ci diciamo di non pensare ,o ci sfoghiamo, eppure qualcuno continua, cercando di accettare le incognite,le non-certezze e le frustrazioni della vita con più versatilità possibile ,altri sprofondano e sprofondano e mi lasciano disarmata...perchè non posso tirarli fuori, posso solo indicare loro la strada, ma tante volte non vogliono ascoltare,nè trovare la forza di percorrere questa strada...non sono propensa a pensare che non ne siano davvero in grado,proprio perchè non sto parlando di veri e propri casi "psicologici",come i depressi, che non trovano la volontà di reagire...anche perchè se no vorrebbe dire che il 60-70%delle persone che conosco è patologicamente depressa...
Perchè tutto questo,secondo voi?
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