Ok Fragola ..la mia interpretazione personale e' che non pongo limiti..tutte le ipotesi sono aperte.
Infatti mi riesce difficile applicare schemi..divisioni..visto e considerato che amo vivere l'attimo fuggente.
E non rientrare entro schemi mentali che dividono che sistematizzano ogni possibilitä in base ad esperienze pregresse..valide in quel periodo e non ora.
Pensierostupendp

Ecco allora do la mia: io sono dell'opinione che le amicizie che iniziano in età infantile/adolescenziale rimangano tali, in esse vi è gioco, complicità, problematiche comuni, crescita graduale, sostegno e soprattutto lega il ricordo dell'infanzia, quindi chiaro, netto, pulito, senza scopi possibilmente non modificabile da entrambi...viceversa le amicizie nate in età adulta possono essere un po' tutto e un po’ niente...quindi divenire anche rapporto affettivo e poi ritrasformarsi in pura amicizia. (dell'ultima frase non sono mica tanto convinta )

A riguardo di amicizie infantili..io giocavo sempre a fare il dottotore Chissä perche'
Forse mi sentivo un pioniere che voleva esplorare il mondo che mi circondava..e poi non riuscivo a spiegarmi la differenza fra un bambino e una bambina.
Visto che facevamo gli stessi discorsi..gli stessi giochi.
Ho sempre detestato i misteri
Pensierostupendo

se dovessi spiegarlo con le parole non saprei rispondere,
ma alla luce dei fatti,
devo dire che:
amo le mie amiche (e gliel'ho anche detto)
e sono amica del mio fidanzato (la migliore che ha)

quindi ne deduco che per me amore e amicizia sono la stessa cosa.

forse perchè nella mia testa non associo alla parola amore il sesso e gli ormoni che fanno sballare...

Proseguendo il mio discorso..da piccolo giocavo a fare il dottore..provando un sentimento di compassione per le bambine..a causa della loro menomazione fisica..vissuta normalmente da loro..poi da grande il mistero del maschile e femminile mi ha accompagnato.
Poco tempo fä vedendo un documentario su una tribü africana con uomini e donne nudi e tranquilli indifferenti.
Uno di questi individui affermava che aveva fatto UNO con una donna del villaggio..e da questo momento in poi ho avuto tutta un'altra visione del rapporto fra uomo e donna.
Mi ritornavano alla mente gli antichi Romani ..le terme i bagni donne uomini insieme..poi il periodo oscurantista moralista ottocentesco fino ai nostri giorni..mi ha fatto capire l'ipocrisia occidentale dei nostri giorni.
La frase che mi ha fatto intuire una profonda realtä e'
io e lei abbiamo fatto uno..il riunire in uno il maschile e femminile..se pulito di ipocrisie diventa una realtä che per un attimo ti fä sentire completo..voi che ne pensate?
Pensierostupendo