...lo stato d'animo del momento predispone se qualcosa ti fa ridere o meno...convinzione personale naturalmente...
...ho trovato queste interessanti affermazioni...potete concordare o meno...
Dalla farsa ai giochi di parole, sono i 6 principali tipi di umorismo.
A) La farsa è caratterizzata dalle espressioni buffonesche, dai gesti esagerati: tipiche le torte in faccia e le cadute sulle bucce di banana.
Questo modo di far ridere compare per la prima volta nel Moedioevo e, con la nascita in Inghilterra dei clown prima e con i personaggi della Commedia dell'arte poi, si evolve in un genere vero e proprio.
Di solito è rappresentata in coppia: l' "Augusto", cioè un tipo di comico volubile e gesticolante (alla Ollio o, per restare in casa nostra, alla Totò) e il "clown bianco", cioè il comico più "serio" dei due (Stanlio o Peppino De Filippo).
Per quanto a volte considerata con sufficienza dal pubblico colto, la farsa permette di esorcizzare il dolore di certe condizioni umane e a un'analisi più attenta si rivela più profonda di quanto sembri.
A casa nostra, nel caffelatte non ci mettiamo niente: nè il caffè nè il latte (Totò).
B) La satira si pone come obiettivo quello di fustigare i potenti e le ingiustizie della vita sociale.L'arte di contraffare il vero per meglio mostrare una verità profonda ha una lunga storia.Sviluppata da Socrate come strumento per stimolare la riflessione filosofica, la satira diventa con Voltaire un mezzo per intervenire contro le disuguaglianze sociali e l'intolleranza religiosa.
Attraverso la parodia, cioè l'imitazione delmodo di parlare o gestire della figura presa di mira, e la caricatura, vale a dire l'accentuazione di atteggiamenti o tratti ridicoli della stessa, l'umorista trasforma ed esagera l'oggetto della satira.E' la specialità di pubblicazioni satiriche come "Cuore" o dei programmi televisivi di Serena Dandini e Corrado Guzzanti o del Bagaglino.
"Pronto? Parlo con Giulio Andreotti?"
"Dipende.." (Stefano Benni)
C) L'autoironia è un elemento importante dell'umorismo. "Il miglior senso dell'umorismo" spiega Alberto Spatola, psichiatra presso il Servizio di Salute dell'Asl n° 6 di Palermo, "consiste proprio nella capacità di cogliere non solo i fallimenti altrui, ma anche i propri e nel saperli accogliere e superare con maturità.
E sovente è caratteristica di comunità che si sentono differenti e sorridono delle proprie traversie.
E' l'arma privilegiata delle minoranze: famoso l'umorismo ebraico di Woody Allen o di Moni Ovadia.
Prendersi in giro diventa così un modo per disarmare chi è ostile e per attirarsi le simpatie del prossimo.
Ironia della sorte, la storia dimostra però che ciò che le minoranze raccontano di se stesse diventa per i loro nemici una conferma dei proprio pregiudizi.
"Non vorrei mai far parte di un club che accettasse tra i suoi soci uno come me" (Groucho Marx)
D) Lo humor nero ha lo scopo di far ridere di ciò che normalmente non farebbe ridere: la morte, le malattie, la guerra, le catastrofi...
Spiega Mario Farnè, titolare della cattedra di Psicologia Medica all'Università di Bologna: "Chi ha paura della malattia e della morte le esorcizza proprio ridendoci su".
Anche chi ride delle disgrazie altrui sfoga la paura: "Significa" dice Farnè "che si teme di subire la stessa sorte".
Finalmente una bella notizia: l'atomica non fa venire il cancro (Marcello Marchesi).
E) Per l' umorismo sessuale vale lo stesso discorso fatto per lo humor nero: "Chi si diverte a raccontare o ad ascolare barzellette spinte" dice Farnè "probabilmente deve liberarsi da un'ansia legata alla sessualità".
Un uomo rincasa gridando:"tesoro, dobbiamo andarcene da questa casa. Ho appena saputo che il portinaio è andato a letto con tutte le donne del palazzo eccetto una".
"Si, lo so" risponde la moglie. "E' quella smorfiosa del terzo piano."
F) Nel non-sense ci si diverte a creare confusione tra vero e falso e a sovvertire il senso comune.
E' una forma di umorismo fatta di giochi di parole spesso molto arguti che, secondo alcuni psicologi, rappresenta un retaggio dell'infanzia.
Totò fu un maestro nel creare spassosissimi giochi di parole e non-sense, molti dei quali rimasti famosi:
"Ogni limite ha una pazienza!"
"Parli come badi!"
"Io sono parte napoletano e parte nopeo, cioè due volte napoletano!"
"E' stato un lapis!"
Tratto da un articolo di Focus 40/2001
,klara