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25-01-2006, 16.26.26 | #43 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 30-12-2005
Messaggi: 301
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Citazione:
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25-01-2006, 16.53.15 | #44 | |
dnamercurio
Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
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Citazione:
Gentile amico da quanto hai scritto mi sorge una domanda: l'exoterismo, da taluni chiamato essoterismo, può studiare l'esoterismo? Saluti a Tutti |
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10-02-2008, 20.40.38 | #47 |
Nuovo ospite
Data registrazione: 06-02-2008
Messaggi: 1
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Riferimento: Esiste il sesto senso
Si secondo me esiste. Il sesto senso secondo me è collegato con il nostro istinto intellettuale. Esso è un processo logico che facciamo indirettamente, cioè senza rendercene conto. È proprio il fatto di non rendercene conto che ci fa associare esso all'istinto. Ma esso è intellettuale poiché è un associazione di idee e di sensazioni. La nostra mente memorizza solo una parte di quello che vede, e noi volontariamente memorizziamo e ci ricordiamo ciò che ci interessa. Ma la nostra mente(soprattutto un attento osservatore) memorizza involontariamente parti che non ci interessano. In poche parole di una scena noi memorizzeremo più particolari, che rimarranno nella nostra mente per un bel po’ di tempo. Tali particolari potranno poi essere utilizzati per creare sensazioni su un futuro vicino, difficilmente lontano. Più abile è la nostra mente nel memorizzare tali particolari più saranno esatte le nostre previsioni. Non possiamo mai fare previsioni valide al 100%. Il sesto senso è un calcolo probabilistico di ciò che potrebbe accadere. Non essendo un senso da noi molto sviluppato spesso questi pensieri nascono inconsciamente.
Esempio: Ci sono cento gatti in una cittadina dove abitiamo, 50 bianchi e50 neri. Mettiamo il caso che tutti questi gatti siano fermi come statue e si trovino sparsi per la città. Se ad esempio da casa mia dovessi recarmi a casa di un mio amico, vedrei la disposizione esatta dei gatti sulla strada che ho compiuto. Prima bianco, poi nero, due bianchi e uno nero, tre neri e due bianchi,etcc…. Se facessi la strada ogni giorno per molto tempo, memorizzerei la disposizione dei gatti nel tratto di strada tra casa mia e quella del mio amico. Ma dato che i gatti non sono imbalsamati come salami la questione diventerà più complicata. È qui che entra in gioco il sesto senso. Rifacciamo l’esempio: Ci sono cento gatti in una cittadina dove abitiamo, 50 bianchi e50 neri. Adesso i gatti sono tutti in movimento perciò non avremo il 100% di indovinare quale gatto incontreremo per primo. Ma se ad esempio è da anno che facciamo sempre la stessa strada è più semplice indovinare quale gatto incontreremo per primo, differentemente sarebbe se fosse la prima volta che facessimo quella strada. Ora, è vero che io sto facendo la strada tutti i giorni ma certamente non mi sono messo a localizzare ogni singola posizione e spostamento di ogni gatto, o a memorizzare tutte le disposizioni ogni giorno, o ho studiato per un anno psicologia felina. Certo con tutti questi dati avrei potuto tirare statistiche e calcolare con quante probabilità avrei trovato prima un gatto bianco che uno nero. Certamente sarò stato impegnato e non mi sono accorto di tutto questo però se io fossi dotato di un intuito sopraffino e fossi un attento osservatore, avrei maggiori possibilità di indovinare la disposizione dei gatti, a differenza di una persona distratta. Squilla il telefono, ma come faccio a sapere già chi è? Purtroppo non me ne rendo conto subito di come facevo a sapere chi fosse, me ne rendo conto dopo averci riflettuto. Sapevo che era un mia amica che telefonava e ho immaginato che fosse per chiedermi il suo aiuto per un lavoro. Mi aveva detto il giorno prima che gli si era rotto il frigorifero e sicuramente non aveva trovato nessun tecnico che potesse aiutarla, così la mia mente si è immaginata che fosse lei che mi telefonasse per chiedere aiuto. Accade così anche per molte altre situazioni. Per concludere: Il nostro cervello memorizza facilmente le azioni abituali. I particolari che non ci interessano, la realtà nascosta che non vediamo, governa le nostre azioni, perché è dal particolare che nasce l’universale. Il fatto di non poter prevedere con certezza il futuro è legato alle leggi della meccani quantistica, alla teoria del caos con il suo relativo effetto butterfly, alla meccanica e termodinamica statistica, alla stessa statistica, alla logica, al calcolo delle probabilità, alla matematica. Ci vorrebbero supercomputer per calcolare il futuro e perciò ogni l’azione di ogni singolo atomo del nostro pianeta. |