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Meno soddisfacente e un po’ fumoso, invece, è stato il mio comportamento odierno che portava con se una bella carica di tensione e l’esigenza di essere notato e capito e di attirare l’attenzione (ma l’ho capito tutto dopo). Stamattina al risveglio avevo il batticuore ma non l’ansia e una forma intensa di eccitazione come descritto sopra.
Mi è venuto da fare e sostenere una cosa che non mi è venuta naturale ma che mi sono quasi imposto perché sapevo che avrei provato molto imbarazzo. Era come se volessi acutizzare tutto il travaglio di questi giorni e darne prova a mio padre. Ma ignoro i meccanismi che mi hanno portato a farlo. Forse volevo solo soffrire oppure dimostrare qualcosa o forse ancora sussisteva il legame con il problema per il quale sono intervenuto la prima volta. Direi che aveva tutta la forma che ha un raptus però era da costruire e architettare. Mi sono lavato la faccia e guardato allo specchio con compiacimento ancora le parti intime erano in tensione ma volevo uscire da camera mia. Ho aspettato che la situazione migliorasse e poi ho chiuso gli occhi, ho contato fino al tre mi sono presentato in cucina sconvolto, sovraeccitato e nudo. All’inizio sembrava che non mi notasse ed io fingevo impassibilità e andavo avanti nelle mie cose. Il pentolino del latte, i biscotti e tutto il resto. E mi sono comunque calmato. Poi si è avvicinato lui. Non so io che faccia avessi in quel momento. Come prima cosa mi ha chiesto perché non sono andato a sciare in queste vacanze (io ho detto semplicemente che non mi andava) poi ha continuato dicendo che mi avrebbe fatto bene perché mi ha visto un po’ tormentato poi ha proseguito dicendo che in questa casa fa sempre troppo caldo e che sono assurde le spese condominiali anche per questo….ma non mi ha fatto presente o posto quesiti sul mio abbigliamento anomalo (solo accennato in riferimento al riscaldamento). Anche io ero tranquillo, Solo che non lo avevo mai fatto. Non so se in quel momento mi è stato ad osservare pur notando l’anomalia di comportamento oppure ha considerato quasi normale…non un argomento degno di discussione: “il figlio è nudo sarà un suo diritto” oppure “non è una gran cosa”. Tutto si è svolto nella normalità senza segni di disapprovazione o allusioni. Bho! Ed è stato lui il primo ad andarsene. Io una volta trovatomi da solo in quello stato ho avvertito come un senso di tristezza profonda e sconforto. Che è sparito nel momento in cui mi sono deciso a continuare a sostenere questa posizione difficile. Però a quel punto non avevo capito se cercasse di minimizzare oppure se veramente per lui se fossi nudo o vestito fosse veramente la stessa identica cosa. Diciamo che l’intensità con cui lui ed io vivevamo la cosa era differente. Poi da solo mi sono spostato in salotto e mi sono messo sul divano e non avevo niente per coprirmi neanche un cuscino, non so… un libro, niente: solo io, un divano e un televisore. L’idea di non potermi coprire mi infastidiva. Lui poteva arrivare da un momento all’altro e così è successo è arrivato in silenzio in un attimo in cui ero in piedi e si è messo di fronte con la faccia di chi vuole dirti qualcosa. Mi ha avvicinato le mani e mi ha allargato le braccia e mi ha osservato dalla testa ai piedi poi mi ha chiesto di voltarmi e mi ha guardato ancora. Si è seduto, ci siamo seduti, e abbiamo parlato di cose molto interessanti. Per prima cosa mi ha detto che mi trova in gran forma fisica, che mi sono sviluppato molto (certo non faccio altro che nuotare), che sono diventato un bel ragazzo, che la mia però è una età difficile. Che sono un ragazzo vivace e aperto ma ha l’impressione che a volte sia io il peggior nemico di me stesso. Secondo lui ho una visione troppo calvinista della vita!!??. Ma comunque non dovevo preoccuparmi perchè anche se vivevo dei momenti difficili sarebbe stato positivo per il futuro basta non affezionarsi a questi momenti ma ha specificato che io non sono il tipo. Che se questa mattina volevo stare nudo non era un grosso problema e che a lui non infastidiva, ma subito dopo ha detto che dispongo di tanti strumenti per essere notato e per attirare l’attenzione (soprattutto nei confronti degli altri perché la sua attenzione la ho sempre quando la voglio). Mi ha parlato dei legami affettivi che possono nascere e della loro dimensione privata che per definizione è privata e deve riguardare solo me stesso. Mi ha proprio esortato a non lasciarmi influenzare da niente in questo campo e che devo considerarlo come un imperativo assoluto. Così come la ricerca della felicità: sia quella momentanea che quella programmatica. E quando le due cose cozzano di scegliere con l’istinto. Poi abbiamo parlato di sesso e io ho avuto occasione di dire delle pulsioni, delle cose incontrollabili, e lui mi ha detto sono una delle poche occasioni della vita in cui si è autorizzati a fare “il gioco dei matti” :-). Questo gioco è un gioco stupido che ha inventato lui che facevamo quando ero piccolo, mi ricordo anche con la mamma e ogni tanto ha dei revival. Il gioco consiste nel fare i matti per 5 minuti. Una boiata. Però alla fine c’è servito per dirci alcune cose in faccia. Io gli dicevo “tu sei un merdolino-stupidino” oppure frasi più con risvolti horror con riferimenti a “facce maciullate” e lui rispondeva con frasi tipo “…e tu sei un bambino viziato calcolatore che ha piantato il muso finche non abbiamo comprato il cane”. Però era sempre tutto ludico. Non so bene cosa centri. Poi mi ha detto che lui a 18 anni ha deciso di fare psicoanalisi e che è legittimo per tutti voler capire qualcosa di più di se stessi anzi è proprio una cosa da persone intelligenti e che mi supporterebbe pienamente. Però, nel caso, dovrei scegliere uno bravo e farmi consigliare da altri medici che conosco. Poi si è lanciato in una serie di ricordi po’scurrili e impacciati, forse per l’intimità che si era creata, ma a me infastidivano non poco. Alla fine si era un po’ gasato e mi ha menzionato una tizia che io conosco benissimo, una ragazza/donna veramente carina che mio padre ha frequentato ma non l’avevo mai guardata sotto l’aspetto sessuale. Ha cominciato a dire una serie di cose con una narrazione in stile porno che gli veniva benissimo “quella è il tipo che te lo…senza sosta, stringendo forte, che ti sembra di volare, poi se le fai questo e quello impazzisce perchè la cosa che le piace di più è una cosa con le mani…” Si è messo a mimare con le dita. Poi i discorsi sulle ragazze “lievemente” sadomaso e una serie di altre fesserie che però me lo hanno fatto venire duro.
Poi si è voltato di colpo mi ha guardato il pisello mi ha dato uno sbuffo sul naso e se ne è andato in camera sua.
Certe volte penso che quell’uomo sia più intelligente di me.
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