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03-01-2006, 00.07.06 | #4 |
Ospite abituale
Data registrazione: 21-09-2003
Messaggi: 611
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Aiuta a comprendersi;quando "si sente" in maniera molto diversa, è difficile sintonizzarsi sulla frequenza dell'altro, soprattutto se è in difficoltà.
Diversamente, lo si può comprendere ed entrare in empatia. Il rischio potrebbe talvolta essere quello di non far ricorso alle proprie forze (contando su quelle dell'altro)? |
03-01-2006, 01.37.08 | #5 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
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Re: Re: Somiglianze caratteriali...
Citazione:
Dunque per carattere intendo a grandi linee ad esempio l'avere le stesse difficoltà, come passare momenti di scarsa autostima o avere difficoltà nel concretizzare le proprie scelte di vita, l'essere idealisti o concreti (a seconda dei casi)... scusa, ma non riesco ad essere più specifica... Diciamo che la domanda che vi ho posto è nata dalla seguente situazione: il mio fidanzato sta attraversando un momento difficile, non ben definito nel senso che non è successo nulla di particolare, uno di quei momenti in cui si arresta qualcosa dentro di noi e ti ritrovi a procedere come un automa. Mi sono resa conto che è qualcosa di estremamente simile a ciò che ho vissuto io poco tempo fa e che non ho ancora del tutto superato. Insomma uno di quei momenti in cui riemergono tutti i nodi non sciolti. Mi è venuto un momento di panico perchè ho riconosciuto la stessa fragilità e se non ho risposte per me non ne ho per lui... Poi le ragioni del mio timore di oggi pensandoci sono anche altre, ossia avevo bisogno di essere sicura di saperlo aiutare (un bisogno più mio che suo indubbiamente) e soprattuto sono affiorati dei sensi di colpa perchè mi è venuto il dubbio di avergli instillato insicurezza o pensieri negativi a forza di trasferirgli i miei nel periodo precedente. Le risposte che mi sono data sta sera sono: devo placare il mio bisogno di conferme riguardo alla mia capacità di aiutarlo, non si sta insieme per aiutarsi, ma perchè ci si ama. Allo stesso tempo devo dargli la libertà di vivere il suo malessere ed avere fiducia in lui. Il modo migliore in cui posso aiutarlo è aiutare me stessa. Il rischio di cui parli in effetti cannella c'è, non credo che sia questo il caso però. |
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03-01-2006, 01.47.58 | #6 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Re: Re: Somiglianze caratteriali...
Citazione:
Su questo sono molto più che d'accordo!!!!!! Non sono invece d'accordo nel far coincidere il carattere con i problemi, e non è solo una questione di definizione, è anche per evitare di identificarsi con i propri problemi. Come dire, tu non sei le tue crisi, non sei la tua insicurezza. Sei molto altro e molto di più. |
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03-01-2006, 10.09.19 | #7 | |
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Data registrazione: 14-01-2005
Messaggi: 386
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Re: Re: Re: Re: Somiglianze caratteriali...
Citazione:
Questa è una cosa interessante che dici Fragola... riesci a spiegarmi un po' meglio il concetto? Se intendo le crisi, sono un parte di me, ma non sono me... o forse ancor di più non fanno parte di me, ma sono degli "ostacoli" come lo può essere un sasso per terra che mi fa inciampare? |
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03-01-2006, 14.53.18 | #8 |
Soleluna
Data registrazione: 25-08-2005
Messaggi: 427
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essere simili è importante, secondo me...magari se si ha la stessa visione del mondo non si litiga ogni minuto...
Pero' essere diversi aiuta nella crescita...c'è continuo scambio di opinioni... Non mi posso dilungare, purtroppo J |
03-01-2006, 18.03.07 | #9 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Re: Re: Re: Re: Re: Somiglianze caratteriali...
Citazione:
Non sono parte di te, sono parte della tua vita. Non neccessariamente parti negative. Le crisi possono anche essere trasformate in risorse. Non esite essere umano al mondo che non viva, prima o poi, una crisi. Il "carattere" si manifesta di più nel modo di affrontare la crisi che nella crisi stessa. E si manifesta in molte altre cose. Per fare un esempio banale, ci sono crisi che hanno una causa contingente e facilemente identificabile. Usiamo una di queste come esempio, così si capisce. Che ne so, il fidanzato ti lascia. Sti male, ri senti bbandonata. Ma tu non sei l'abbandono!!! Tu sei tu che ti confronti con l'abbandono. E sei tu anche quando non ti confronti con l'abbandono. Poi ci sono crisi che sembrano non avere una causa contingente, comunque non facilmente identificabile, ma sono comunque parti della tua vita. Non sono te. Se ti ci identifichi, se pensi una cosa del tipo "io sono il mio dolore", diventa difficilissimo superare il dolore, perchè lasciar andare il dolore comporterebbe una crisi di identità. Se io sono il mio dolore, che cosa sono senza dolore? Se mi ci identifico, non posso smettere di soffrire. Mi sembrerebbe di smettere di esistere. Spero di essere stata chiara, se no, chiedi ancora. |
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