E’ strano assai e senza pretese
L’entrata nel 2006 maceratese,
In altri lochi:
lasagne e lenticchie, cotillon e giochi,
caviale e champagne, musiche e danze,
insomma, parecchie abbondanze.
Ordunque, amici cari, vicini e lontani,
al Circolo di Macerata son
dei veri vulcani.
Ma quale caviale e quale champagne!
“ciavusolo” e “stracciatella”
direttamente dal paese delle cuccagne,
salume tipico e minestrina con l’ovo strapazzato!
L’Ovo, porello,
m’è sembrato tanto maltrattato,
che non c’ho avuto proprio coraggio,
così non l’ho mangiato.
Veniamo alle danze,
“Beppe de Filò”, mitico e popolare,
dopo le prime titubanze,
ha dato un annuncio sensazionale,
10 minuti alla mezzanotte,
via con le musiche latino-americane.
Madonna santissima che colpo mi prese, alla suddetta dichiarazione!
Mi chiedevo chi, degli astanti, avrebbe
in dieci minuti consumato tutto il veglione?
Chi sopravvissuto sarebbe a questa gran botta de vita?
Il più giovane avrà avuto settant’anni,
senza nemmeno doveje contà le dita.
Mi chiedevo, inoltre, son solo le ventidue e trenta,
che farà sto De Filò mitico e popolare,
per rendere, nel frattempo, la serata turbolenta?
In quel mentre una farfallina iniziò a volteggiare
intorno al suo ‘recchio: “ah, Beppe e diamoci na mossa!
Un po’ de adrenalina, suvvia una piccola scossa!
Quale fu la parolina magica!?
Sparirono di botto tavoli e pietanze,
inforcò la sua fisarmonica e si aprirono le danze.
L’Ovo strapazzato mi guardò inebetito,
era la prima volta che in cucina tornava,
senza che il commensale avvesse almen ambito
ad un piccolo assaggio, e ciò lo turbava.
La trasgressione prese il sopravvento,
scambi di mogli, mariti, amici e compagni,
senza nemmeno un preventivo ubriacamento.
Si volava, in quell’ultima coda davanti ai bagni,
il 2006 alle porte premeva,
ed in quei 60 mq. l’allegria ormai irrompeva.
Tra tanta scelta di cavalieri,
con l’augurio che non abbian chiamato i barellieri,
un mio personale pensiero va,
agli amici virtuali, ed agli amici tutti, di ogni città,
che han con noi condiviso e atteso
alla morte ed alla vita, con semplicità, gaiezza e senza peso,
dell’anno vecchio e novo,
soprattutto, un ringraziamento all’Ovo,
della mitica stracciatella maceratese
per esser scomparso, dalla mia vista, senza troppe pretese.
Vi ho raccontato il mio veglione perché riflessione vi colga:
Meglio un uovo strapazzato o in padella? Senza che ciò vi sconvolga,
quel che vorrei sottendere, con questi versi demenziali,
mettendo mano, occhi e ‘recchie ai Vs. memoriali,
qual’è la capacità di adattamento, al nuovo e all’imprevisto,
che avete con ciò che non conoscete prima, e nemmeno avete visto?
buon 2006 a tutti