non voglio smontare la liberta di pensiero e' giusto che per te sia una bella festa ognuno esprime cio' che sente, ed io sono contenta che tu la vivi meglio di me perche' aspetti babbo natale , e ti ha portato un bel dono, la nostra liberta finisce dove inizia quella dell'altro. Goditi queste feste con gioia.
borderline65

Infatti ti stai ricollegando a quello che sto sostendo io,cioè il lato consumistico o meglio il lato materialistico del Natale stranamente è l'unica cosa che si salva perchè è l'unica cosa in cui non c'è ipocrisia.Non c'è ipocrisia quando apri un regalo e il regalo ti piace e non c'è neanche ipocrisia quando ti fai il bel cenone,ti lasci andare ai peccati di gola e te la godi e basta.L'ipocrisia viene fuori appena ci si aspetta che il Natale diventi sentimentalistico e tutti il giorno di Natale diventiamo quasi santi e non persone,per cui dobbiamo essere buoni,voler bene a tutti e perdonare tutto e tutti,ma il fatto è che noi invece in quel giorno siamo gli stessi di sempre e qui scatta la falsità e la finzione.
Ciao.

Hai ragione Melany ora ho capito quello che intendevi
Ciao
Borderline65 grazie ma vorrei che tutti siano felici
Ciao

Il Natale per chi è cattollico ha la sua importanza. Forse prima si sentiva di più, ma oggi è solo commeccio, si pensa hai regali, al cenone è il vero significato sè perso.

Come volevasi dimostrare che il Natale,almeno per me, è stress mentale oggi che finalmente non è segnato rosso nel calendario mi sento meglio di come stavo ieri e il giorno di Natale. Adesso c'è la tappa del capodanno,che però già è un'altra cosa perchè va a farsi benedire il lato spirituale.

io premetto che, nonostante ho fatto battesimo e via dicendo..., non frequento la chiesa e non mi ritengo un vera cristiana cattolica e perciò dal punto di vista religioso il natale per me non ha grande importanza.
nonostante ciò, quando ero bambina me lo ricordo come il giorno più bello, in cui c'era un'atmosfera magica, aspettavo babbo natale e era qualcosa di misterioso.quando già ho scoperto che babbo natale non esisteva il natale mi è appartso più triste, più una corsa ai regali, e un grande sperpero...
ora che sono tanto depressa il natale l'ho quasi odiato: è un giorno in cui tutti sono felici e lo si dovrebbe essere, ma io sono infelice, triste e anche nervosa...devo rendere conto di ciò agli altri che sembrano vivere una giornata in paradiso, e io tengo lo sguardo basso e non so spiegare il mio malessere...per questa mia tristezza vengo anche giudicata negativamente, come quella che nonostante tutti i regali fattigli non è mai contenta...per fortuna ora il natale è passato ma l'ultimo dell'anno non sarà da meno: di solito io, per far finire presto le giornate e per stare in una condizione più favorevole di quella della vita, vado a dormire molto presto (anche se poi a notte fonda sono sveglia)...come farò il 31 ad andare a dormire alle 9, con il casino che ci sarà?????
non ho amici a cui aggregarmi, e allora starò davanti ai vetri a vedere i fuochi d'artificio e a piangere per l'inizio di un altro orribile anno

Ciao e scusa se mi sono famtta prendere dallo scrivere

mia nonna diceva che il Natale è per i bambini, e non in senso dispregiativo.
Anch'io avevo perso negli anni il sentimento natalizio, poi: prima con mia nipote, poi con i miei figli, l'ho recuperato rivivendo le loro gioie, che non sono diverse da quelle che furono nostre.
E' un cerchio anche quello del Natale, e ora lo vivo con ironia, serenità e la sensazione di doverne approfittare poichè passando gli anni il cerchio si restringe per diversi motivi.
Che poi il Natale lo passo a cucinare e a riordinare, ma mi piace il caos intorno, e non mi pongo il problema di significati reconditi.
Consiglio la visione de "Il pranzo di Babette", condito da brindisi di una buona annata

Come ho già postato sulla spiritualità:

Da piccoli io e tutti i bambini che conoscevo (una quarantina tra scuola e amici) davamo pochissima importanza a gesù, ma moltissima all'albero di natale e soprattutto a BABBO NATALE visto quasi come un Dio, un essere magico che vola e porta regali.

La società adulta non è tanto diversa: Ogni pubblicità trasemssa sul media televisivo riguarda babbo natale rappresentato sempre come creatura magica, sovrannaturale, e benevola che porta doni e felicita agli uomini.

Oggi che frequento una compagnia di amici ventenni la cosa non è cambiata. L'iportanza alla festa di babbo natale è rimasta sempre superiore a quella della nascita di gesù. Nonostante i nostri genitori non ci mettano più regali sotto l'albero rimane comunque una convinzione generale in cui la figura di gesù bambino è DRASTICAMENTE SOSTITUITA con quella di BABBO NATALE!!!

Tutti pensano molto di più a farsi regali e a curare l'albero di natale piuttosto che andare alla messa, vista come una scocciatura a cui si deve dedicare un oretta di "sofferenza" per poi tornare a divertirsi.

Del resto cosa ci aspettavamo da una società commerciale?

Intanto non devi mai chiedere scusa per avere scritto,i forum servono appunto per scrivere.
Tornando al Natale,tu dici che quasi lo odi,io quasi quasi levo il......"quasi",appunto-scusate il bisticcio di parole-
E' tutta una farsa,le persone che ti sembrano perfette il giorno di Natale stanno solo recitando.Figuriamoci se improvvisamente in un giorno possono sparire tutti i problemi che avevi il giorno prima.Riguardo alla fine dell'anno,Romina,ricordati che almeno ci sarà un'altra persona che non farà niente di niente come te:io, quindi non sei sola,ancora una volta.Non capisco però perchè vuoi andare a letto presto.Che ne dici se invece ti metti davanti al PC e scrivi qui nel forum? Di sicuro trovi qualcuno,me compresa,se non mi trovi momentaneamente vuol dire solo che avrò trovato qualcosa da vedere in TV.

La vita è piena di festività, di ricorrenze, di anniversari, di celebrazioni. Sono interruzioni della routine, come sono in fondo i campionati sportivi, le olimpiadi, le sagre locali, la festa del santo patrono ecc.ecc. Su ogni evento si stende l'ala degli affari e così l'economia gira. In caso contrario probabilmente non potremmo permetterci un pc e stare qui a riflettere insieme.
Le riflessioni sul consumismo, sui poveri e sofferenti, sui riti forzati della cordialità, sul vuoto religioso, sulla mondanità trionfante sono certamente fondate. Ma non deploriamo gli umani che se la spassano a dispetto nostro e delle nostre idee: "sono creature della vita e del dolore: s'agita in esse come in me, il Signore". E in ciascuno in modo diverso. O no?