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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
24-12-2005, 01.19.37 | #15 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Secondo me proietti sul fungo il concetto di psichedelia dovuto all'esistenza dei funghi allucinogeni ed allora connetti a questo oggetto-simbolo il concetto di ampliazione di coscienza, che fa molto new-age.
Oppure i tuoi raptus sono dovuti a conflitti interiori che ti portano al desiderio di distruzione del substrato vivente presente nel sottobosco. Come la disarmonia regna nel tuo microcosmo, così anche il macrocosmo bosco non dev'essere risparmiato. Oppure il tuo è un tipico caso di latenti tendenze omicide. Vuoi avvelenare i tuoi cari con risotti infarciti di amanite. |
24-12-2005, 01.58.30 | #16 |
Utente bannato
Data registrazione: 28-07-2005
Messaggi: 448
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Scopro con piacere che per la mia scarsa propensione ai risvegli mattutini e risolvendomi quindi ad andar per boschi mai prima di mezzogiorno inoltrato, lungo il mio cammino non ho naturalmente quasi mai trovato funghi minimamente commestibili, però mi sono risparmiata gran rivolgimenti interiori, oltre che cospicue fuoriscite di denaro.
Che pure la mia diagnosi sia nefasta per qualche terapeuta di fortuna, ne sono però sicura. Di tutto quell'andar nell'ora perdente, dicano quel che vogliono. In fondo io so quel che faccio. "La metafora del bosco è quella del sentiero che in esso si perde, ma io punteggio la mia istanza al disorientamento attraverso motivazioni inconsce di carattere fallico": cerco funghi dove non potranno mai essercene, dove altri hanno già colto, perchè un giorno sarà lui, l'unico, il magnifico, la spora delle spore, "il grande fungo", a farsi trovare e a farsi cogliere solo da me e ci uniremo in un orgasmo cosmico, dove io sarò femmina accogliente e lui magnifico risotto |
24-12-2005, 05.56.08 | #19 |
Ospite abituale
Data registrazione: 18-08-2003
Messaggi: 55
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C’E’ SEMPRE DA IMPARARE
Quando si è convinti che della vita si è compreso tutto, non ci si rende conto di non avere appreso proprio niente. Un giorno, di tanto tempo fa, un signore che stava recandosi in macchina nei pressi di Ficuzza, alla vista di un vecchietto curvo sul vecchio paniere, intento a raccogliere funghi, si fermò e gli si avvicinò. - Buon giorno nonnino! - Disse - Come va, come va la ricerca micologica? -Buon giorno a vossignoria! Ma... che ha detto, che ha detto? -Oh, niente!- Rispose quel signore al vecchietto che conosceva solo campi e boschi. E finì che, camminando accanto al vecchietto, mise in mostra il suo sapere. - Lo sapete - diss’egli al buon vecchietto, - a che altezza siamo sopra il livello del mare? -Non lo so proprio! -Lo sapete quant’acqua pompano a Palermo i motori del lago di Piana degli Albanesi? -Vossignoria chiede di cose!... - Mentre quello continuava a tempestarlo di domande. Il vecchietto, meravigliato e nello stesso tempo mortificato, inghiottiva una dopo l’altra, le tante risposte sconosciute. Tra una domanda e una risposta, finì che ognuno riempì il proprio contenitore di funghi. -Sapete - continuò con cattedratica oratoria, - io ho studiato a..., io sono stato a..., io ho visitato il...; e la distanza, la distanza che c’è fra Marte e Nettuno, la sapete? E la velocità della luce? -Il vecchietto ascoltava stupito. Ritornati sulla strada dove si trovava la lussuosa macchina. si salutarono: -Arrivederci! Io sono il Professor Raveri, Docente Universitario della Cattedra di Ingegneria Nucleare di Palermo. -Il vecchietto, sconfortato per non aver saputo dare una risposta, e imbarazzato davanti a tutti quei titoli, divenne più piccolo di quant’era, e sussurrò leggermente: - Io sono solo Carminu di Belmonte Mezzagno, a servirla! – E si congedarono. Il vecchietto, arrivato a casa, raccontò tutto quanto alla moglie Concettina, seduta a filar la lana, accanto al braciere acceso. -Concettina, dovevi sentirlo! Che persona istruita! Non c'era cosa che non sapeva: il mare, le stelle, mi disse pure dell'acqua del lago di Piana degli Albanesi!… -E... dimmi una cosa, ma… due funghi, glieli hai dati? -Ma quando mai! Fui così preso da tanto sapere, dalle novità che mi raccontava, che l'ho pure dimenticato; ma se non sbaglio, anch'egli riempì il sacchetto. -E di che funghi, di che funghi? -A dire il vero… sentivo che parlava, parlava, ma che qualità raccoglieva non ci ho fatto caso; domani gli telefono, sai, mi ha dato anche l'indirizzo. L’indomani il primo pensiero fu quello di telefonare: -Pronto! Pronto? Parlo con la famiglia Raveri? Cercavo il dottore… non c'è?... Ah! E’ morto?... E come?... Per i funghi? - Posa il telefono e casca sulla sedia borbottando: - Minchione! Concettina, è morto! -Morto… chi, il dottore? E come? -Per i funghi! -Per i funghi?- Fece Concettina meravigliata. - E tu glieli hai controllati se erano buoni, o no? - Come facevo, Concettina? Di quante cose sapeva, andavo a pensare che non conosceva i funghi? P.S. se qualcuno posso invitare per un risottino con i funghi fatemelo sapere.......io sono ..........Mattiniero.......... .. Ciao Jon Ultima modifica di jon : 24-12-2005 alle ore 06.03.50. |
24-12-2005, 12.49.51 | #20 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 04-11-2002
Messaggi: 2,110
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Oppure i funghi sono simbolo di una ipocondria latente, pensando a quelli della pelle, o comunque a quelli velenosi e quindi oggetto di morte..
Oppure questa loro classificazione tra i batteri, vegetali, alghe, che non si capisce mai cosa sono in verità rispecchiano una tua ambiguità sessuale di fondo... O anche il richiamo all'humus della terra indica una tua volontà di morte e rigenerazione.. |