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03-11-2002, 10.49.40 | #16 |
Ospite
Data registrazione: 16-07-2002
Messaggi: 21
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Sono daccordo con Ygramul
L'amicizia tra uomo e donna può esistere eccome. Anche se quella vera è rara. E questo per tutta una serie di ragioni. Ormonali, anzitutto. E' più che naturale che, quando un ragazzo avvicina una ragazza (o viceversa) ci sia attrazione fisica. E capita spesso che nel novero delle "strategie amorose" rientri anche quella di proporre una "semplice amicizia" come approccio iniziale. In realtà si tratta di una maschera che dietro cela altro.
Ma sono convinto che l'amicizia pura tra un ragazzo e una ragazza esiste eccome. Anche io parlo per esperienza personale. Anche il mio miglior amico è una femminuccia e tra noi non c'è Amicizia, affetto, condivisione di tutti i momenti della vita, belli o brutti che siano. Ho letto gli interventi degli altri amici. Penso che il punto nodale sia una confusione tra amore e amicizia. Spesso si tende a considerare l'amicizia bisessuale come un residuo di qualcosa (amore, attrazione fisica, infatuazione) che non è riuscito ad esplodere pienamente. In effetti l'amicizia è molto simile all'amore. L'amicizia ha sempre avuto scarsa attenzione e poco peso nelle scienze umane, nella sociologia, negli studi psicologici, almeno fino a poco tempo fa. In realtà è un argomento difficlmente misurabile: complesso, sfuggente, critico. Un sentimento che può somigliare ad altri, come solidarietà (ma non lo è) o amore (appunto).Che interpreta le passioni ma ne rimane schiavo o estraneo; insomma è qualcosa di molto sensibile e fluido, al di fuori di ogni "legge". E allora provo a definire questo "fluido". L'amicizia è un vento capace di spazzar via, di soffiare sull'insofferenza quotidiana, su disaffezioni di vario genere, sulla crisi dei rapporti di coppia, sulla decadenza e agonia del Mito (famiglia, partito, rivoluzione, religione, scienza). Le relazioni di amicizia sono, secondo me, uno dei valori più alti della quotidianeità, sopratutto quelle intense, perchè fondate sull'eguaglianza, sulla libera scelta, sulla ricchezza di contenuti, sull'umanizzazione della vita, sulla comunanza di idee e modi di "sentire". E questo vale tanto per le amicizie tra persone dello stesso sesso che per quelle tra persone di sesso diverso, logicamente. Il bisogno di amicizia diventa doloroso nei momenti di solitudine, di inquietudine, di angoscia. Quando ci si accorge di come alcuni processi, che sembravano reali e vitali, cominciano a disfarsi nel fondo della malinconia e ad essere scavalcati dai ricordi di rapporti belli, di momenti felici, di episodi gioiosi del cammino di un'esistenza, di occasioni perdute, di possibilità mancate: e questo rimpianto diventa abitudine alla tristezza. L'uomo contemporaneo ha negato l'ottimistica filosofia (ottocentesca) della "necessità". Oggi, per tutta una serie di ragioni, nonsi crede più nella sicurezza. Si vive, (spesso si è costretti a vivere) nel "possibile", nel deserto del "non garantito", nella dipendenza dal "forse". E questo contribuisce ad imprimere all'esistenza umana un carattere di incertezza, di ambiguità, di compromesso, di problematicità, di minaccia del dubbio, di paura del nulla.Il nulla. Il vuoto. Il sentimento di ciò che è l'Angoscia (secondo Kierkegaard). Ecco, in tutto questo, per non continuare a precipitare, per non ritrovarsi soli nel labirinto, per evitare la paralisi, per non subire la pazzia esistono sentimenti e valori ancora non corrosi dai flussi del tempo, che costano sforzi, responsabilità e dignità. Uno di questi è senz'altro l'amicizia. Un vero amico, non è quello del sottobosco clientelistico, della connivenza. E' quello accanto al quale si cammina nella stessa direzione, attraversando un percorso di vita, spesso accidentato, affrontando insieme le durezze del mondo. E' colui che risponde anche se non sa rispondere alle domande o alle richieste di aiuto dell'altro. E' natura di se stesso e degli altri. Il desiderio di amicizia è il desiderio di essere trattati con amore, per vivere nell'unione l'Esperienza. Contro l'immagine della solitudine, contro la cecità di cui ognuno di noi, spesso, è affetto quando vaga nel buio dell'essere. Questo tipo di sentimento stretto e forte può nascere più facilmente tra persone dello stesso sesso, su questo siamo daccordo. Ma se questa "scintilla" indefinibile scocca tra un ragazzo e una ragazza, può nascere un rapporto di amicizia solidissimo e stabile. |
09-11-2002, 19.50.27 | #18 |
Ospite abituale
Data registrazione: 28-04-2002
Messaggi: 341
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Aimè! Quali dolenti note!
Purtroppo oltre all'anima vi è il corpo fisico, che quotidianamente richiede di essere alimentato, curato, lavato, vestito, riscaldato, e così via fino allo stesso richiamo della... carne. Quindi per conto mio se chi ti è vicino è un vero mostro, o l'amicizia fra sessi diversi davvero difficile. Per far capire quanto detto voglio esagerare. Immaginiamo che un uomo che è da molto tempo che non copula, esca una sera con la Monica Bellucci. Cosa pensate che accada? Ma anche se una donna con qualche desiderio represso esca una sera con raul Bova. Cosa pensate che accada? L'eccezione conferma la regola. Quindi non resta altro che dire: mal comune mezzo gaudio. Chi si accontenta gode e l'ultimo chiuda la porta. |