Io ho perso qualche certezza guardando un accendino rosso.
Fin da quando ero piccola mi hanno insegnato che un accendino rosso è, senza dubbio, a meno di essere daltonico, un accendino rosso.
Poi, un bel giorno, a scuola mi hanno detto che la luce è un fascio che ha, in sè, tutti i colori che vediamo e anche quelli che non vediamo.
E che io vedo l'accendino di colore rosso perché il tipo di materiale di cui è fatto (come tutte le cose rosse che vediamo), una volta ricevuto il fascio di luce, ha la peculiarità di trattenere tutti gli altri colori e di riflettere all'esterno soltanto il colore rosso.
Ma allora, di che colore è l'accendino? Non ha colore, forse?
No, è sempre rosso perché io lo vedrò sempre illuminato dalla luce.
Ma non è rosso in sè.
Quindi io, per anni, ho creduto che l'accendino fosse rosso, mentre non lo è. Nulla, se non ho capito male, ha colore di per sè.
Non è una ILLUSIONE che viviamo COSTANTEMENTE, in ogni istante della nostra vita, questa?
Allora, adesso, qualcuno può spiegarmi perché non dovrebbe essere così anche per tutto il resto?
Chi di noi è in grado di dimostrare che le cose non sono come le vediamo solo perché NOI le vediamo così?
Nessuno, credo.
Come nessuno di noi, me compresa, può dimostrare che tutto quello che facciamo e viviamo sia un' illusione.
Ma a volte mi fermo a pensare ai sentimenti che proviamo e mi chiedo se non siano illusioni soltanto; ovvero, mi chiedo se non sia possibile che quegli stessi sentimenti sono reali per me che li provo, ma lo sono in quanto STO CREDENDO, mi sto illudendo, di provarli.
E le persone che ci fanno del male ci fanno realmente del male perché noi crediamo che ci stiano facendo del male.
Se il mondo è buono o cattivo, secondo me, dipende molto da noi e dalle deduzioni che ci creiamo nella nostra testa.
Forse, come per l'accendino, la realtà "oggettiva" non riusciremo mai a vederla perché non possiamo liberarci del "filtro" della nostra coscienza.
In questo senso, qualsiasi cosa pensiamo e facciamo diventa illusione e ci rimangono due strade: o si va avanti nella consapevolezza che quello che viviamo e crediamo potrebbe non essere altro che illusione, o si diventa pazzi.
Per questo, alla fine, tutti scegliamo di vivere credendo alla "realtà" che vediamo (il mondo è una meXXa.....il mondo è un bel posto) e andiamo avanti con le nostre certezze e con i nostri dubbi dando per scontato che sia tutto reale, tangibile.
Non voglio dimostrare nulla con questo discorso.
Solo riflettere sul fatto che è inutile lamentarsi delle illusioni, cadute, di quando eravamo più piccini, perché, tanto, probabilmente, siamo solo sotto l'effetto di nuove, più adulte, illusioni.
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