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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
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Vecchio 22-11-2005, 22.26.00   #1
ellea
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Scelta dell'analista

Ciao,
è la prima volta che scrivo qui, ma ho letto un po' le vostre discussioni.E volevo chiedere a quanti fanno o hanno fatto analisi se hanno avuto difficoltà a trovare l'analista giusto, come lo hanno trovato,se hanno fatto più colloqui, con terapeuti diversi o se si sono fidati subito del primo.
Ve lo chiedo perchè io sto incontrando questa grossa difficoltà: dopo una terapia con uno psicologo asl che ha dovuto sospendere il lavoro con me per pensionamento ho una grande difficoltà a riprendere. Non si è conclusa nel migliore dei modi quell'esperienza perchè lui si è "defilato" senza tanti complimenti, senza preavvertire e io mi sono ritrovata a piedi da un giorno all'altro. Solo che da allora ne è passato del tempo.Ho provato a fare dei colloqui, ma o per un motivo o per un altro, non decollo.
Certo che parto col freno a mano tirato: sono molto attenta a non sbagliare a scegliere ,stavolta, a valutare attentamente cosa mi lascia un colloquio e a mettere molti elementi sul piatto della bilancia: curriculum e orientamento, impressione "a pelle", costi , se rilascia la ricevuta senza troppe storie, gestione del colloquio di conoscenza. Fino a questioni più futili: arredamento dello studio, gradevolezza della persona.
Ma senza farla troppo lunga davvero mi piacerebbe sapere le esperienze degli altri sulla scelta, sul modo in cui sono partiti..perchè, si sa, chi ben comincia..

ciao
ellea
ellea is offline  
Vecchio 23-11-2005, 09.12.19   #2
feng qi
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Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
Re: Scelta dell'analista

[quote]Messaggio originale inviato da ellea

ciao ellea, qui di psicologi ne trovi a bizzeffe, alcuni davvero in gamba, per cui parlando parlando vedrai da te, intanto se veramente hai bisogno di uno psicologo o solo di belle e robuste discussioni, che ti aprano la mente e il cuore.

Nel caso scoprissi che veramente hai bisogno di questa figura terapeutica, allora vedrai..ti arriveranno le risposte.

un abbraccio. a presto
feng qi

feng qi is offline  
Vecchio 23-11-2005, 20.37.19   #3
Lord Kellian
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Messaggi: 348
Credo che l'unico metodo possibile per scegliere un analista sia affidarsi all'intuito. Sì, anche perché non hai molte altre possibilità. Puoi valutare il curriculum e l'arredamento, ma non puoi sapere se sarà un'altra persona che ti abbandonerà prima che la terapia sia finita.

Io sono andato per la prima volta dall'analista a nove anni. E anche a me è successo che lei mi ha abbandonato (percé doveva partorire). Da allora in poi ho odiato l'analisi e qualsiasi cosa iniziazasse per psico-.

Poi a venticinque anni avevo bisogno di un supporto e mi sono affidato al consiglio del mio psichiatra. Ma dopo un anno non ero soddisfatto e me ne sono andato.

Poi sui ventotto ero veramente disperato. E, accortomi che non ce la facevo da solo, ho chiesto di nuovo aiuto. L'unica cosa che sapevo con certezza era che volevo una donna e che la volevo abbastanza giovane, in modo che potesse meglio comprendere la mia età e l'ambiente in cui vicevo, senza dovergli spiegare troppe cose.

Sono stato fortunato perché la prima che ho incontrato, mi è subito andata bene. E appunto mi sono affidato solo all'intuito, alla sensazione "a pelle". L'ho giudicata una donna forte, che non si faceva impressionare dalle mie disavventure, che non mi compativa, che non cedeva alle mie richieste piagnucolanti, che mi considerava adulto, anche se non riuscivo a dimostrarlo. Ma che al contempo - ho intuito - aveva una grande empatia. Dico empatia e non sensibilità, perché era chiaro che mi capiva, sebbe al contempo non si lasciasse impressionare.

Può sembrare perfino sciocco, ma secondo me giudicare "a pelle" e con l'inuito è l'unica nostra possibilità. Fidati di te.
Lord Kellian is offline  
Vecchio 25-11-2005, 18.28.23   #4
ellea
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Grazie delle risposte.

In effetti l'aspetto "forza" lo valuto anch'io come importante.
C'è bisogno di una persona che "regga" a quel che le si riversa addosso, senza cedimenti. Vero.
ellea is offline  
Vecchio 25-11-2005, 23.09.54   #5
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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paperapersa

carissima
ci sei?
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 25-11-2005, 23.12.55   #6
Alessandro D'Angelo
dnamercurio
 
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Data registrazione: 14-11-2004
Messaggi: 563
Ciao carissima
speravo che c'èri poicè sino ad ora non partiva la posta verso te
###
Le discussioni stanno su psicologia .... AURORA7 ha aperto su sensitività
e io su SCIENZE in Sogni premonitori.

vuoi scrivermi in priv?
Un abbraccio eterico
Ale
Alessandro D'Angelo is offline  
Vecchio 27-11-2005, 00.24.09   #7
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Re: Scelta dell'analista

Citazione:
Messaggio originale inviato da ellea
Ciao,
è la prima volta che scrivo qui, ma ho letto un po' le vostre discussioni.E volevo chiedere a quanti fanno o hanno fatto analisi se hanno avuto difficoltà a trovare l'analista giusto, come lo hanno trovato,se hanno fatto più colloqui, con terapeuti diversi o se si sono fidati subito del primo.
Ve lo chiedo perchè io sto incontrando questa grossa difficoltà: dopo una terapia con uno psicologo asl che ha dovuto sospendere il lavoro con me per pensionamento ho una grande difficoltà a riprendere. Non si è conclusa nel migliore dei modi quell'esperienza perchè lui si è "defilato" senza tanti complimenti, senza preavvertire e io mi sono ritrovata a piedi da un giorno all'altro. Solo che da allora ne è passato del tempo.Ho provato a fare dei colloqui, ma o per un motivo o per un altro, non decollo.
Certo che parto col freno a mano tirato: sono molto attenta a non sbagliare a scegliere ,stavolta, a valutare attentamente cosa mi lascia un colloquio e a mettere molti elementi sul piatto della bilancia: curriculum e orientamento, impressione "a pelle", costi , se rilascia la ricevuta senza troppe storie, gestione del colloquio di conoscenza. Fino a questioni più futili: arredamento dello studio, gradevolezza della persona.
Ma senza farla troppo lunga davvero mi piacerebbe sapere le esperienze degli altri sulla scelta, sul modo in cui sono partiti..perchè, si sa, chi ben comincia..

ciao
ellea




beh prima di tutto direi parlare di psicoterapia piu che di analisi ... altrimenti ti precludi una grossa fetta di psicoterapeuti ....
bomber is offline  
Vecchio 27-11-2005, 19.44.38   #8
Fragola
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Messaggi: 2,913
Re: Re: Scelta dell'analista

Citazione:
Messaggio originale inviato da bomber
beh prima di tutto direi parlare di psicoterapia piu che di analisi ... altrimenti ti precludi una grossa fetta di psicoterapeuti ....

Perchè, Bomber? Se quella che pensa di fare è un'analisi, è ovvio che parli di analisi.

... è una bella domanda, Ellea. La più difficile che si possa fare.
L'intuito, certo. Sì, è l'unica cosa che la maggior parte delle persone ha a disposizione, ma non è infallibile. Comunque nemmeno l'intuito ti garantisce dalla possibilità che il tuo analista possa ad un certo punto non esserci più. E' comunque piuttosto raro che un analista serio abbandoni un paziente se non per causa di forza maggiore vermente gravi.
Comunque, se è un'analisi che vuoi fare, il mio consiglio è di non fidarsi di un analista che ti accetta in analisi alla prima seduta (a meno che tu non gli sia stata inviata da un altro, come è successo a me). Normalmente gli analisti seri, propongono una serie più o meno breve di sedute "conoscitive" dopo le quali si decide se lavorare insieme oppure no.

Fragola is offline  
Vecchio 27-11-2005, 23.28.22   #9
ellea
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Data registrazione: 05-08-2005
Messaggi: 77
Vi ringrazio davvero per le risposte, non potete capire quanto mi siano utili....

In effetti avrei deciso per una psicoanalisi perchè mi sono fatta l'idea, più o meno fondata non saprei, che solo un lavoro in profondità possa offrire la possibilità di una trasformazione del proprio mondo interno.E' una mia convinzione, personalissima e so bene che ci sono tantissime psicoterapie altrettanto efficaci: ma almeno su questo punto non ho esitazioni.
Sul fatto che io possa temere di essere nuovamente abbandonata da uno psi, bè certo l'esperienza che ho avuto mi ha abituata alle recisioni improvvise ma vorrei sperare che si sia trattato di un caso particolare e vorrei evitare di rinchiudermi in una diffidente sfiducia. Anche se, la diffidenza, già sta lavorando sotto sotto in questa difficoltà di affidarmi.
Tanto sono stata "superficiale" e poco selettiva quando ho iniziato con l'ex psi tanto sono diventata adesso "valutativa".

Del resto una scelta del genere non può essere avventata.

Comunque per ora, dei quattro psicoanalisti con cui ho avuto un colloquio, due mi hanno proposto due /tre colloqui preliminari , due mi hanno lasciata libera di valutare , sulla base di quel primo colloquio, se mi avrebbe potuto interessare ricontattarli per una terapia.

Ultima modifica di ellea : 27-11-2005 alle ore 23.33.01.
ellea is offline  
Vecchio 27-11-2005, 23.53.03   #10
Fragola
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Sono perfettamente d'accordo con te. Molte psicoterapie sono ... "sintomatiche". Forse sono più veloci a risolvere il problema contingente, che però poi si ripresenta sotto altra forma. Se ti interessa un lavoro profondo e un percorso trasformativo, anche io opterei per una psicanalisi. O meglio, a mio tempo ho optato per una psicanalisi

In bocca al lupo!

Fragola is offline  

 



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