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22-10-2005, 21.49.53 | #15 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Citazione:
Hai ragione la vera solitudine è quella che si trova dentro di noi e può essere distruttiva |
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23-10-2005, 00.11.34 | #16 |
Ospite abituale
Data registrazione: 12-09-2005
Messaggi: 85
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Dipende comunque sempre dallo stato mentale di partenza di ogni persona, per me, per esempio, stare solo o in compagnia è indifferente, solo che finchè sono solo il mio benessere dipende solo da me, quando sono con gli altri nel mio caso dipende sempre da me, ma per alcune persone l'interazione con gli altri può disturbare il benessere facendole preferire una solitudine forzata che a quel punto diventa dannosa.
Alla fine il problema è sempre quello di dare peso alle proprie emozioni e a quelle degli altri. Il controllo di se stessi è sempre la chiave, il difficile è ottenerlo. |
24-10-2005, 20.13.13 | #18 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 16-07-2005
Messaggi: 752
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Se stai bene con te stessa non ti puoi sentire sola...puoi provare un senso di solitudine soltanto quando hai un disagio interiore...
e ricerchi una conferma dagli altri...ti puoi sentire sola anche quando stai insieme al tuo uomo, ti puoi sentire sola quando sei con gli amici, ti puoi sentire sola quando sei tra mille persone (come hanno scritto), ma ti senti sola perche' senti un vuoto interiore tu...ma il vuoto non esiste, come scrisse Freud, e' soltanto un nostro riflesso sull'altro, cioe' riflettiamo le nostre emozioni, sensazioni, paure...su un altra persona, e pensiamo che qualla persona possieda quello che invece e' parte di noi...basta un sorriso Vani |
26-10-2005, 09.17.07 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 15-10-2005
Messaggi: 560
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Citazione:
condivido il pensiero di Fabrizio. X Vaniglia. Nel passato ho sofferto tantissimo a causa del sentirmi sola, isolata. Soffrivo per il fatto che avvertivo il bisogno fortissimo, direi patologico, di un contatto con gli altri, sia a livello spirituale che fisico. Proprio a livello fisico però si manifestava un fatto strano: desideravo il conforto e la comprensione in un abbraccio, ma poi se l'abbraccio arrivava, da uomo o da donna che fosse, vivevo il contatto con disagio. Piano piano ho capito che non desideravo l'abbraccio in se stesso ma la comunione con i miei simili, e più avanti, prendendo consapevolezza di me, e del mio vissuto, i guai sono aumentati Adesso, dopo alcuni anni di lavoro interiore, non sento più la morsa del senso di vuoto..sto abbastanza bene in mia compagnia,però il contatto con gli altri per me rimane importante perché mi aiuta, attraverso il confronto, a comprendere dove sono arrivata nel mio cammino; mi insegna ad essere umile e ad ascoltare,perché ci sono persone meravigliose anche laddove non me lo aspetterei,che possono insegnarmi tantissimo; mi dà sollievo e conforto perché c'é uno scambio alla pari e se oggi ti aiuto io con una parola, domani mi aiuterai tu con un sorriso;mi insegna a tacere, perché i miei tempi non sono quelli degli altri, e i miei modi possono addolorare gli altri, sbilanciarli;mi scalda perchè ho ancora momenti di freddo interiore che per ridursi necessita del calore umano. Ho scritto troppo Ma il tuo quesito era interessante e mi ha trasportato..ti ringrazio dello stimolo! un abbraccio a tutti tutti feng qi |
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