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20-10-2005, 00.53.02 | #18 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
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Re: non sono giochetti!
La differenza è piuttosto marcata.
Sono come i casi latini. E come se le parole avessero decilinaizoni che ne danno il tono. Come se: "LeggiX" volesse dire leggi detto con tono perentorio "LeggiW" volesse dire leggi sussurrato. Noi in italiano come facciamo: Ghost dice a tammy con tono amichevole ma deciso "La differenza esiste!" Poi aggiunge con tono leggermente spazientito "Ti ho fatto una richiesta prima che non hai soddisfatto. Questo risponde alla tua domanda." Ti pare che possa scrivere così su un forum? La richiesta era: Citazione:
Se riesci a scrivere in colloquiale questo "leggi" particolare senza ricorrere a narrazione terza persona o descrizioni mi convinci. Se non ce la fai hai la tua risposta. La differenza c'è. La prova è che esistono cose che si possono rendere in una lingua e non nel altra. Cinese e giapponese scritti sono lingue complesse... più complesse del italiano anche perché studiate per essere usata dal "elite culturale" non per essere compresa dal popolo. L'italiano è una semplificazione del latino passando dal volgare. La nostra è una mutazione popolare di una lingua antica. Il che è molto meglio. Più umana e più pratica. In Giappone bisogna arrivare ad un liceo per essere in grado di leggere un quotidiano. Bisogna far vedere come si scrive il proprio nome quando ci si presenta (dalla pronuncia di un vocabolo non si può risalire all’esatto ideogramma)... du palle. Se leggi qualcosa di scritto puoi farlo con le intonazioni giuste. Per trascrivere una conversazione devi sapere l'esatto significato inteso dal interlocutore di ogni parola pronunciata... Insomma tutti i problemi che noi abbiamo per passare dallo scritto al parlato loro se li ritrovano per passare dal parlato alla scritto e pure con gli interessi... |
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20-10-2005, 00.57.58 | #19 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 31-08-2005
Messaggi: 337
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Re: Re: non sono giochetti!
Citazione:
I cinesi hanno questa sorta di "emoticon". I giapponesi hanno complesse forme di "cortesia". Una frase viene scritta o pronunciata in modo profondamente diverso a seconda del rapproto tra gli interlocutori. Sottomissione,amicizia,affetto ,gerarchia. La cosa è diversa. Anche se alla fin fine nel impostare la frase "indichi" qual'è la tua posizione nei confronti dei quella personona e questo può dare qualche indizio. Nel giapponese i doppisensi l'ironia ci sono come in italiano. |
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20-10-2005, 12.06.15 | #20 | |
I'm the lizard queen
Data registrazione: 18-10-2005
Messaggi: 29
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Re: Re: Re: Re: La comunicazione
Citazione:
Io sono più d'accordo con Rubin..... certamente sono importanti la punteggiatura, un linguaggio adatto al contesto, la correttezza grammaticale e sintattica, ma sono dell'opinione che, chiunque di noi legge i post degli altri attribuendogli un tono di voce ed anche quando scriviamo i nostri vi attribuiamo un certo tono.... Le emoticon suppliscono solo in parte ai toni della comuncazione verbale. Nella vita è tutta una questione di toni.... |
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