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Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori. >>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze |
29-08-2002, 00.53.19 | #4 |
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Beh,devo dire che l'argomento sogni mi affascina...secondo me sono un mezzo diretto per accedere a quello che è veramente l'uomo senza tutti gli schemi che società e razionalità ci impongono...e poi non ce dubbio,Attilio,che sogno e pazzia siano due dimensioni correlate...ma questo mi sembra che già molti,tra cui Freud,l'abbiano capito...
Proprio oggi,grazie ai suggerimenti di Ulcera Gastrica,sono venuto a conoscenza di un altro intellettuale che si è interessato ai sogni e alla follia...ho letto delle sue frasi che secondo me possono essere dei bei spunti di Riflessione... "Il soggetto del sogno o la prima persona onirica, è il sogno stesso, è il sogno tutto intero. Nel sogno, tutto dice "io", anche gli oggetti e le bestie, anche lo spazio vuoto, anche le cose lontane e strane, che ne popolano la fantasmagoria. (...) Il sogno, è il mondo all’alba della sua prima esplosione quando esso è ancora l’esistenza stessa e non è ancora l’universo dell’oggettività." "Esser sano significa non soltanto esser normale in una situazione data, ma esser anche normativo in questa ed in altre eventuali situazioni. Quello che caratterizza la sanità è la possibilità di superare la norma che definisce il normale momentaneo, la possibilità di tollerare delle infrazioni alla norma abituale e di istituire delle norme nuove in nuove situazioni. (...) La sanità è un margine di tolleranza delle infedeltà dell’ambiente. (...) Al contrario, la peculiarità della malattia è di essere una riduzione del margine di tolleranza delle infedeltà dell’ambiente." "C’è una buona ragione per cui la psicologia non potrà mai dominare la follia: perché il nostro mondo ha reso possibile la psicologia solo dopo aver dominato la follia, dopo averla anzitempo esclusa dal dramma. E quando ricompare, come nei lampi e negli urli di Nerval e di Artaud, di Nietzsche o di Roussel, la psicologia tace, resta senza parole di fronte a quel linguaggio che dà alle proprie il senso di quella lacerazione tragica e di quella libertà di cui già la sola esistenza degli "psicologi" sanziona per l’uomo contemporaneo il pesante oblio." "Forse, un giorno, non sapremo più esattamente che cosa ha potuto essere la follia. (...) Artaud apparterrà alla base del nostro linguaggio, e non alla sua rottura; le nevrosi, alle forme costitutive (e non alle deviazioni) della nostra società. Tutto quel che noi oggi proviamo relativamente alla modalità del limite, o della estraneità, o del non sopportabile, avrà raggiunto la serenità del positivo. (...) Quale sarà il supporto tecnico di questo mutamento? La possibilità per la medicina di padroneggiare la malattia mentale come una qualsiasi affezione organica? (...) O altre modificazioni ancora, nessuna delle quali forse sopprimerà realmente la malattia mentale, ma che avranno tutte il significato di cancellare dalla nostra cultura l’immagine della follia? So bene che avanzando quest’ultima ipotesi io contesto ciò che è comunemente ammesso: che i progressi della medicina potranno far scomparire completamente la malattia mentale, come già la lebbra e la tubercolosi; ma so che una cosa sopravviverà, e cioè il rapporto tra l’uomo e i suoi fantasmi, il suo impossibile, il suo dolore senza corpo, la sua carcassa durante la notte." Foucault parla della follia come di un’esperienza originaria, che sarebbe stata alienata, separata dagli altri aspetti dell’esistenza umana, e con questo taglio, la nostra cultura avrebbe sottratto all’uomo una sua dimensione determinante e vera, avrebbe creato una frattura che lo porta all’alienazione della sua più autentica natura.(www.ilgiardinodeipensirei.com - Foucault) Qui si giunge al paradosso!La pazzia sarebbe dunque la vera dimensione umana,mentre la razionalità non è che un'alienazione che si è venuta a creare col tempo....non posso che trovarmi d'accordo....questa alienazione non è altro che il nichilismo,la volontà di potenza che si autonega(scusate,ma io ho la fissa per Nietz.)...,malefico mostro che si materializza in quella che è la religione e le regole morali.... |