"Scelte di vita................"
Giovanni era un tipo che Vi sarebbe piaciuto conoscere.
Era sempre di buon umore e non di rado aveva qualcosa di positivo da dire.
Quando qualcuno gli chiedeva come stava, la sua risposta era qualcosa come:
- "Mai stato meglio!"
Lui era un maître speciale per i suoi camerieri che lo seguivano di ristorante in ristorante conquistati dalle sue attitudini. Era un ottimista nato.
Se un suo collaboratore si trovava in una giornata no, Giovanni lo incoraggiava a vedere il lato positivo della situazione.
Incuriosita dal suo stile di vita, un giorno gli ho chiesto:
- "Non si può essere così ottimista tutto il tempo. Come fai? "
Lui mi ha risposto:
"- Nel risvegliarmi ogni mattina dico a me stesso: Giovanni, oggi hai due scelte: puoi stare di buono o di cattivo umore. Io scelgo il buon umore. Ogni volta che mi capita qualcosa di spiacevole posso scegliere di sentirmi una vittima o di imparare qualcosa dall'accaduto. Scelgo di imparare qualche cosa. Ogni volta che sento qualcuno lamentarsi posso decidere di accettare il suo reclamo o di fargli vedere il lato positivo della vita."
"- Certo ma non è poi così facile!" - ho pensato.
"- È facile." - mi rispose Giovanni.
"- La vita è fatta di scelte. Quando analizzi ogni situazione profondamente, trovi sempre una possibilità di scelta. Sei tu a scegliere come reagire davanti ai fatti. Sei tu a scegliere come le persone potranno influire sul tuo umore. Scegli tu come vivere la tua vita."
Ho valutato quanto dettomi da Giovanni, mi ricordavo di lui ogni qualvolta dovevo fare una scelta.
Anni dopo, seppi che una mattina Giovanni commise l'errore di lasciare aperta la porta di servizio nel retro, così fu assalito dai rapinatori. Tenuto in ostaggio, mentre cercava di aprire la cassaforte, con la mano tremante per il nervosismo, fece inceppare la combinazione. I malviventi colti dal panico, finirono per sparargli e lo colpirono. Fortunatamente Giovanni fu trovato in tempo per essere soccorso e portato in ospedale. Dopo 18 ore di chirurgia e settimane di trattamenti intensivi, fu dimesso ma gli rimasero nel corpo frammenti delle pallottole che lo colpirono.
In seguito quasi per caso ho incontrato Giovanni. Quando gli ho chiesto come stava, mi ha risposto:
"- Mai stato meglio!"
Mi raccontò dell'accaduto chiedendomi:
"- Vuoi vedere le mie cicatrici?"
Mi sono rifiutato di vederle ma gli ho domandato cosa fosse passato per la sua mente durante la rapina.
"- La prima cosa che ho pensato è che avrei dovuto chiudere la porta nel retro. Allora, sdraiato per terra, in una pozza di sangue, avevo due scelte: avrei potuto vivere o morire. Ho scelto di vivere."
"- Non avevi paura?" - gli ho chiesto.
"- I paramedici sono stati grandiosi. Mi dicevano che sarebbe andato tutto bene e che io mi sarei ripreso presto. Ma quando sono entrato nella sala d'emergenza e vidi l'espressione dei medici e degli infermieri, mi terrorizzai. Nelle loro labbra lessi: "questo qui è già spacciato". Allora decisi che avrei dovuto fare qualcosa.
"- Cosa hai fatto?" - ho domandato.
"- Bene, c'era un'infermiera che faceva un sacco di domande. Mi chiese se ero allergico a qualche cosa. Le risposi: "siiii!!!!!…". Tutti si fermarono per sentire la mia risposta. Presi un po' di fiato e urlai: "Sono allergico alle pallottole." Fra le loro risate dissi ancora: "Sto scegliendo di vivere, per favore, operatemi come un essere vivo e non come un essere già morto!""
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Ho imparato che ogni giorno abbiamo quasi sempre la scelta di vivere pienamente, di decidere del bene e del male, di accostarci alle persone ed ai sentimenti più giusti per noi, di fare o non fare certe esperienze, di affrontare fatiche che potranno migliorarci domani e rendere dopodomani la vita ancora più utile e felice per noi e gli altri.
L'ATTITUDINE è quindi una nostra libera scelta e di conseguenza la decisione di avvicinarci o allontanarci dal TUTTO.
da sandro