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13-05-2005, 05.20.06 | #22 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Citazione:
I bravi specialisti non obbligano mai di fare una scelta, loro danno solo consigli ad ambo le parti, poi se i pazienti riconoscono le proprie difficoltà o hanno la capacita di ammettere che stanno sbagliando cercano di migliorare la situazione, ma non sempre si arriva a buoni accordi senza attriti e discussioni. Purtroppo a volte conoscere la verità fa male oppure si tende a non volerla capire è questo il vero dramma, non sei d'accordo anche tu |
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13-05-2005, 07.28.33 | #23 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Citazione:
A parte che dopo i trentanni (a me è successo molto prima) sarebbe quasi fisiologico aspirare a vivere per conto proprio, comunque secondo me hanno fatto bene a suggerire di andarsene di casa, il che non significa tagliare i rapporti con la famiglia d'origine, ma avere un proprio spazio privato nel quale poter fare la vita che si desidera senza sentirselo rinfacciare in continuazione. Mi pare che così sia più rispettoso delle inclinazioni di tutti i soggetti in causa. In quanto alla cura, l'aneddoto che ho raccontato (pur vero) stava a dimostrare cosa ne penso: che si curino quelli che non riescono ad accettare l'esistenza dell'omosessualità come inclinazione sessuale e non come malattia. Le malattie provocano dolore e disagio, l'omosessualità è un disagio quando non può essere vissuta serenamente e liberamente. |
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13-05-2005, 12.07.12 | #24 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
Xuranio sono concorde, anche se spesso i bravi specalisti non consigliano ma fanno riflettere sulla scelta da fare... insomma la scelta dovrebbe essere del paziente non dello specialista... xnaima beh in effetti andrebbe curata la persona che sente disagio o se crea danno alla persone cine o che oncontra... mi sembra che questi psicologi o medfici del caso erano persone che non sapevono accettare minimamente il pensiero degli altri e mi pare che questo sia anche un pansare della chiesa di oggi ,.... ma non vorrei uscire dal seminato ... |
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15-05-2005, 06.25.20 | #25 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 22-10-2004
Messaggi: 470
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Citazione:
L'esigenza di andar via di casa ce l'abbiamo tutti ad una certa età è una forma di crescita quindi la ritengo una scelta normale che non deve comportare il taglio dei rapporti con nessuno, non bisogna sposarsi per forza per andare via di casa, questo rappresenta ancora un tabù. Per il resto concordo con le tue idee |
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15-05-2005, 11.43.55 | #26 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Citazione:
Giusto, concordiamo in tutto mi sa, io non ho mai detto di tagliare i rapporti. Semmai è il padre del mio amico che si è allontanato dal figlio... |
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15-05-2005, 11.43.56 | #27 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 06-10-2003
Messaggi: 672
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Citazione:
Giusto, concordiamo in tutto mi sa, io non ho mai detto di tagliare i rapporti. Semmai è il padre del mio amico che si è allontanato dal figlio... |
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15-05-2005, 20.10.21 | #28 | |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Citazione:
Beh, nessuno ha detto che bisogna tagliare. Però qualche volta bisogna tagliare ... almeno per un po'. |
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17-05-2005, 15.30.47 | #29 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Citazione:
beh penso che chi pensa effettivamente di commetere un tab andando via di casa pure da non sposato mi pare che oggi come oggi in italia siano pochi pochi .. il problema dell'allontanarsi da casa è quello di non avere le capacità economiche per sostenere questo onere che diventa possibilie fatto in due... fatto da solo diventa veramente pesante... |
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17-05-2005, 16.02.09 | #30 | |
Ospite abituale
Data registrazione: 14-09-2004
Messaggi: 203
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Citazione:
no, non è che sono guariti: ci si è resi conto che fino ad allora si riteneva malattia ciò che non lo era. "è vero che è una malattia, ma non va curata, bensì accettata". se non erro, urano, hai scritto questo. beh non concordo affatto: resta, secondo me, una convinzione sbagliata. l'accettazione risulta così solo un'apparenza. |
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