Forum di Riflessioni.it
ATTENZIONE Forum in modalità solo lettura
Nuovo forum di Riflessioni.it >>> LOGOS

Torna indietro   Forum di Riflessioni.it > Forum > Psicologia
Psicologia - Processi mentali ed esperienze interiori.
>>> Sezione attiva sul forum LOGOS: Percorsi ed Esperienze


Vecchio 04-05-2005, 19.01.23   #1
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
disabilità grave e sesso

Secondo voi, il diritto a "fare sesso" da parte di persone con gravi disabilità, può essere considerato primario? In Olanda, per esempio, alcune donne sono pagate (ma non si considerano prostitute) per soddisfare le esigenze sessuali di chi non ha la possibilità di muoversi per soddisfare questa esigenza. Siamo sicuri che questa sia una strada percorribile anche in altri paesi Ue, Italia compresa, o, addirittura che sia indispensabile? L'ho postato qui perché a credo sia importante conoscere e capire i risvolti psicologici della questione. A voi dunque l'ardua sentenza.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 04-05-2005, 20.36.28   #2
Fragola
iscrizione annullata
 
L'avatar di Fragola
 
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Sono pagati anche alcuni uomini? Per le donne, intendo.

Avere una vita sessuale soddisfacente è una necessità primaria per tutti. Disabili e non. Ma non so se una forma di prostituzione istituzionalizzata sia la soluzione. Personalmente credo che non mi sentirei a mio agio se sapessi che il mio patner sessuale è pagato per questo. Forse potrebbe darmi piacere, ma non la sensazione di essere desiderata. Ecco, per me non equivarrebbe ad una vita sessuale soddisfaciente. Comunque non ho tabù a riguardo.

Comunque credo che per dare una valutazione psicologica attendibile, a parlare dovresti essere tu. O al limite una persona che abbia una consistente esperienza di sostegno a persone disabili.

Fragola is offline  
Vecchio 04-05-2005, 21.20.16   #3
rodi
iscrizione annullata
 
Data registrazione: 07-05-2003
Messaggi: 1,952
Credo che la cosa importante sia la possibilità di poter scegliere, poi sarà ciascuno a stabilire se per se stesso fare sesso con quelle premesse sia soddisfacente o meno.

Lecito quel che dice Fragola che per lei non esisterebbe soddisfazione senza il sapere di essere desiderata e lo condivido, per quel che riguarda me.

Per quel che ho potuto vedere dall'esterno in alcune forme di disabilità un sesso passivo è l'unico modo di disperdere e scaricare un po' di energia, non me la sentirei di negare anche quella.

Secondo me la possibilità di farlo ci dovrebbe essere, sia per gli uomini che per le donne.
Sarà poi il singolo individuo a scegliere se cogliere l'opportunità oppure no.

rodi is offline  
Vecchio 04-05-2005, 22.08.17   #4
Ygramul
Anima Antica
 
L'avatar di Ygramul
 
Data registrazione: 22-07-2002
Messaggi: 423
Re: disabilità grave e sesso

Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Secondo voi, il diritto a "fare sesso" da parte di persone con gravi disabilità, può essere considerato primario?

Non so cosa intendi tu per "primario"... sicuramente penso che si tratti di un diritto e che il sistema trovato in Olanda possa essere una soluzione per quanto riguarda l'aspetto prettamente fisico della sessualità Ovviamente non risolve tutti gli aspetti affettivi, ma a volte è sepre meglio quello di niente.

Piuttosto la vedo in salita realizare in Italia quello che si fa in Olanda... con l'ingerenza che ci troviamo da parte della chiesa cattolica, ve lo immaginate come sarebe accolta una proposta di questo genere?
Ygramul is offline  
Vecchio 05-05-2005, 18.31.58   #5
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Grazie per le risposte. A me preme soprattutto capire se l'atto sessuale possa portare "calore umano" o non sia piuttosto come il bicchierino di grappa che scalda per qualche istante e poi fa ripiombare nel freddo provato in precedenza.
In pratica, prima ancora che per la persona con disabilità grave, occorre capire se e quanto sia utile per una persona "normodotata", che comunque non abbia gravi limitazioni fisiche, il sesso a pagamento. Cioè, psicologicamente parlando, quali implicazioni positive e/o negative può provocare questo discorso? Se poi trasferiamo il discorso a chi ha una qualsivoglia forma di disabilità di una certa gravità, cosa può accadere psicologicamente parlando?
Io, quando cercavo l'anima gemella, a volte sono andato a cercarmi delle avventure ma poi, oltre al portafoglio sentivo svuotato (in senso negativo ovviamente) anche me stesso. Perciò ho molte remore a proporre lo stesso discorso che si fa in Olanda. Siamo sicuri che il solo atto sessuale possa dare felicità a chi non può muoversi? E poi, come inquadreremmo il lavoro delle donne che debbono soddisfare la persona con handicap grave? Non è un po' semplicistico affermare che occorra considerare la questione un diritto?
Questi sono interrogativi che pongo perché sento spesso tirare in ballo la questione negli ambienti che frequento.
Inoltre, sembrerà un paradosso ma spesso chi ha subito una lesione midollare bassa, nonostante abbia maggiori possibilità di movimento rispetto a chi l'ha subita alta (in pratica tutto ciò che si trova aldisotto della lesione del midollo, è parzialmente o totalmente compromesso), non ha la possibilità di compiere i due movimenti "meccanici" (erezione ed eiaculazione) se è maschietto, mentre se è femminuccia, spesso perde la sensibilità e quindi non proverà piacere direttamente dall'atto sessuale. Diversa è invece la situazione per chi ha la lesione alta, che spesso mantiene inalterate le capacità sessualil.
Alla luce di ciò, mi piacerebbe avere ulteriori risposte. Voi che dite?
Mr. Bean is offline  
Vecchio 05-05-2005, 18.42.38   #6
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Messaggio originale inviato da rodi
Secondo me la possibilità di farlo ci dovrebbe essere, sia per gli uomini che per le donne.
Sarà poi il singolo individuo a scegliere se cogliere l'opportunità oppure no.

concordo con rodi, d'altro canto la questione potrebbe essere generalizzata ad un essere umano qualsiasi, disabile o meno.

tu bean ti chiedi:

Citazione:
1)me preme soprattutto capire se l'atto sessuale possa portare "calore umano" [...] 2) cioè, psicologicamente parlando, quali implicazioni positive e/o negative può provocare questo discorso?

quindi il tuo non vuole essere un discorso morale.

pero` devi tener conto che (1) e (2) sono due cose ben distinte. ovviamente l'atto sessuale con un prostituto o prostituta non porta calore, nel senso che e` difficile che si crei una fitta rete emozionale tra i 2.

dicevo che (1) e (2) sono indipendenti perche` non e` detto che chi cerca sesso senza calore umano sia psicologicamente malato. non c'e` un'unica strata per tutti: se uno riesce a vivere bene con se e con gli altri con il sesso a pagamento, psicologicamente parlando, non ci sono problemi.

perche` ti preme sapere questo?
epicurus is offline  
Vecchio 05-05-2005, 18.44.09   #7
bomber
Ospite abituale
 
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
Presumo che questo sia da chiedere ai diasbili ...
in effetti cosi come Fragola non ho tabù in questo senso ...
ovvero penso che se una persona sia disabile ed abbia vogla di fare del sesso con una donna/uomo a pagamento che lo faccia pure, ovviamente se questo lo soddisfa perchè no ....
indubbiamente vale ancora meglio se la persona in questione ha un partner che gli possa evitare di pagare....
sicuramente la soddisfazione sessuale è un diritto di tutti ...

per quanto riguarda il sesso che porta calore ....
avrei profondi dubbi che una persona si possa scaldare facendo sesso ... a mio avviso riscalda molto di più un abraccio o un bacio dalla persona amata...
bomber is offline  
Vecchio 05-05-2005, 18.57.22   #8
Mr. Bean
eternità incarnata
 
L'avatar di Mr. Bean
 
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
Citazione:
[i]

perche` ti preme sapere questo?

[/b]

Perché in altri forum è stato proposto l'argomento e vorrei capire anche il punto di vista di chi non è "normalmente disabile".

In Olanda lo stato sovvenziona le donnine che praticano questa professione e vogliono farsi chiamare assistenti. In Italia, se dovesse passare una legge analoga, probabilmente noi, diretti interessati saremmo sicuramente messi sulla graticola. Non riusciamo nemmeno a far valere i diritti relativi alla scuola, al lavoro, alla sanità... per cui ho seri dubbi che ciò possa essere proposto in Italia.
Forse sono un sentimentalone, ma non riesco a pensare all'atto sessuale, nemmeno se terapeutico, privo di coccole, baci e abbracci.
Mr. Bean is offline  
Vecchio 05-05-2005, 19.07.36   #9
epicurus
Moderatore
 
L'avatar di epicurus
 
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
Citazione:
Messaggio originale inviato da Mr. Bean
Forse sono un sentimentalone, ma non riesco a pensare all'atto sessuale, nemmeno se terapeutico, privo di coccole, baci e abbracci.

anche a me non garba l'atto sessuale senza amore: abbiamo un gusto in comune. pero` magari a te piace il cioccolato fondente, e a me no.
gusti, bean, sono solo gusti.

per quanto riguarda le sovvenzioni statali non so se sarei d'accordo, probabilmente no. d'altro canto se una persona e` tanto brutta o tanto timida e non riesce a trovare un partner sessuale, anche in questo caso dovremo dovremo dare le sovvenzioni statali?

inoltre non dobbiamo dimenticare che c'e` sempre la possibilita` di ricorrere all'automasturbazione. quindi il diritto all'orgasmo e` garantito anche senza sovvenzioni statali.

che dici bean?
epicurus is offline  
Vecchio 05-05-2005, 19.10.51   #10
Fragola
iscrizione annullata
 
L'avatar di Fragola
 
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
Dunque, io ho cercato di informarmi un po' e ho trovato un paio di articoli che magari possono interessare anche ad altre persone che, come me, non hanno nessuna esperienza nel campo.
Nel campo della disabilità, non in quello sessuale

Tanto per incominciare ho scoperto che in olanda ad offrire questo servizio non è lo stato ma un'associazione di volontariato. I volontari sono sia uomini che donne.
Il servizio non è gratuito e per ogni prestazione il disabile paga, secondo questo articolo, l'equivalente di 150 mila lire. Esiste una piccola città in cui, previa valutazione medica, viene rimbursata una prestazione al mese.

La differenza tra questo servizio e la normale prostituzione è la motivazione, sia di chi lo chiede che di chi lo presta.

Cito alcuni brani a un'intervista al responsabile dell'associazione:
"«La differenza è nettissima - aggiunge - sia per gli aspetti pratici, sia per quelli emotivi: l'incontro tra i nostri volontari ed i disabili si inserisce in un contesto di fiducia e di amicizia, che permette di vivere il rapporto sessuale in un quadro più umano». «Per chi presta il servizio - afferma Gerritson - il pagamento è più un simbolo che uno stimolo, tanto è vero che spesso viene devoluto all'associazione. Per il cliente, serve invece a stabilire un limite che gli ricorda sempre la natura della relazione: si tratta appunto di un servizio, e non di un rapporto che possa dar vita a risvolti sentimentali. Ma quello che davvero conta è il tempo passato insieme dalle due persone ed il legame che si crea: una delle nostre volontarie (sposata e madre di due figli) si occupa da sedici anni dello stesso portatore di handicap, e tra i due si è stabilita una relazione bellissima»."

E ancora: Nel 2000 l'associazione, fondata nel 1983, ha ricevuto circa 3.000 richieste telefoniche provenienti da tutta l'Olanda e da alcune aree confinanti del Belgio e della Germania, la maggior parte delle quali hanno portato ad incontri. A chiamare sono soprattutto uomini (il 75% circa), un dato che spiega la preponderanza delle donne tra i volontari. «Quando qualcuno ci contatta per entrare a far parte dell'associazione come fornitore di servizi sessuali - spiega Gerritson - il primo passo è spiegare le difficoltà a cui va incontro, e verificare le ragioni dell'interesse. C'è una fase iniziale di valutazione e di monitoraggio molto rigorosa, che ci permette di evitare persone che non hanno le giuste motivazioni». Le motivazioni dell'associazione sembrano intanto aver pienamente convinto le autorità locali olandesi: il servizio sociale della cittadina di Amstelveen - pochi chilometri a sud di Amsterdam - ha deciso infatti di rimborsare agli handicappati - previa autorizzazione medica - una visita del Sar al mese."

Poi vi consiglio di leggere questo articolo.
http://www.sempreapg23.org/sempreonl...n/01gen03.html

Poi, se ho tempo, scrivo qualcosa io...

Fragola is offline  

 



Note Legali - Diritti d'autore - Privacy e Cookies
Forum attivo dal 1 aprile 2002 al 29 febbraio 2016 - Per i contenuti Copyright © Riflessioni.it