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05-05-2005, 18.31.58 | #5 |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Grazie per le risposte. A me preme soprattutto capire se l'atto sessuale possa portare "calore umano" o non sia piuttosto come il bicchierino di grappa che scalda per qualche istante e poi fa ripiombare nel freddo provato in precedenza.
In pratica, prima ancora che per la persona con disabilità grave, occorre capire se e quanto sia utile per una persona "normodotata", che comunque non abbia gravi limitazioni fisiche, il sesso a pagamento. Cioè, psicologicamente parlando, quali implicazioni positive e/o negative può provocare questo discorso? Se poi trasferiamo il discorso a chi ha una qualsivoglia forma di disabilità di una certa gravità, cosa può accadere psicologicamente parlando? Io, quando cercavo l'anima gemella, a volte sono andato a cercarmi delle avventure ma poi, oltre al portafoglio sentivo svuotato (in senso negativo ovviamente) anche me stesso. Perciò ho molte remore a proporre lo stesso discorso che si fa in Olanda. Siamo sicuri che il solo atto sessuale possa dare felicità a chi non può muoversi? E poi, come inquadreremmo il lavoro delle donne che debbono soddisfare la persona con handicap grave? Non è un po' semplicistico affermare che occorra considerare la questione un diritto? Questi sono interrogativi che pongo perché sento spesso tirare in ballo la questione negli ambienti che frequento. Inoltre, sembrerà un paradosso ma spesso chi ha subito una lesione midollare bassa, nonostante abbia maggiori possibilità di movimento rispetto a chi l'ha subita alta (in pratica tutto ciò che si trova aldisotto della lesione del midollo, è parzialmente o totalmente compromesso), non ha la possibilità di compiere i due movimenti "meccanici" (erezione ed eiaculazione) se è maschietto, mentre se è femminuccia, spesso perde la sensibilità e quindi non proverà piacere direttamente dall'atto sessuale. Diversa è invece la situazione per chi ha la lesione alta, che spesso mantiene inalterate le capacità sessualil. Alla luce di ciò, mi piacerebbe avere ulteriori risposte. Voi che dite? |
05-05-2005, 18.42.38 | #6 | ||
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
concordo con rodi, d'altro canto la questione potrebbe essere generalizzata ad un essere umano qualsiasi, disabile o meno. tu bean ti chiedi: Citazione:
quindi il tuo non vuole essere un discorso morale. pero` devi tener conto che (1) e (2) sono due cose ben distinte. ovviamente l'atto sessuale con un prostituto o prostituta non porta calore, nel senso che e` difficile che si crei una fitta rete emozionale tra i 2. dicevo che (1) e (2) sono indipendenti perche` non e` detto che chi cerca sesso senza calore umano sia psicologicamente malato. non c'e` un'unica strata per tutti: se uno riesce a vivere bene con se e con gli altri con il sesso a pagamento, psicologicamente parlando, non ci sono problemi. perche` ti preme sapere questo? |
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05-05-2005, 18.44.09 | #7 |
Ospite abituale
Data registrazione: 27-09-2003
Messaggi: 4,154
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Presumo che questo sia da chiedere ai diasbili ...
in effetti cosi come Fragola non ho tabù in questo senso ... ovvero penso che se una persona sia disabile ed abbia vogla di fare del sesso con una donna/uomo a pagamento che lo faccia pure, ovviamente se questo lo soddisfa perchè no .... indubbiamente vale ancora meglio se la persona in questione ha un partner che gli possa evitare di pagare.... sicuramente la soddisfazione sessuale è un diritto di tutti ... per quanto riguarda il sesso che porta calore .... avrei profondi dubbi che una persona si possa scaldare facendo sesso ... a mio avviso riscalda molto di più un abraccio o un bacio dalla persona amata... |
05-05-2005, 18.57.22 | #8 | |
eternità incarnata
Data registrazione: 23-01-2005
Messaggi: 2,566
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Citazione:
Perché in altri forum è stato proposto l'argomento e vorrei capire anche il punto di vista di chi non è "normalmente disabile". In Olanda lo stato sovvenziona le donnine che praticano questa professione e vogliono farsi chiamare assistenti. In Italia, se dovesse passare una legge analoga, probabilmente noi, diretti interessati saremmo sicuramente messi sulla graticola. Non riusciamo nemmeno a far valere i diritti relativi alla scuola, al lavoro, alla sanità... per cui ho seri dubbi che ciò possa essere proposto in Italia. Forse sono un sentimentalone, ma non riesco a pensare all'atto sessuale, nemmeno se terapeutico, privo di coccole, baci e abbracci. |
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05-05-2005, 19.07.36 | #9 | |
Moderatore
Data registrazione: 18-05-2004
Messaggi: 2,725
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Citazione:
anche a me non garba l'atto sessuale senza amore: abbiamo un gusto in comune. pero` magari a te piace il cioccolato fondente, e a me no. gusti, bean, sono solo gusti. per quanto riguarda le sovvenzioni statali non so se sarei d'accordo, probabilmente no. d'altro canto se una persona e` tanto brutta o tanto timida e non riesce a trovare un partner sessuale, anche in questo caso dovremo dovremo dare le sovvenzioni statali? inoltre non dobbiamo dimenticare che c'e` sempre la possibilita` di ricorrere all'automasturbazione. quindi il diritto all'orgasmo e` garantito anche senza sovvenzioni statali. che dici bean? |
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05-05-2005, 19.10.51 | #10 |
iscrizione annullata
Data registrazione: 09-05-2002
Messaggi: 2,913
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Dunque, io ho cercato di informarmi un po' e ho trovato un paio di articoli che magari possono interessare anche ad altre persone che, come me, non hanno nessuna esperienza nel campo.
Nel campo della disabilità, non in quello sessuale Tanto per incominciare ho scoperto che in olanda ad offrire questo servizio non è lo stato ma un'associazione di volontariato. I volontari sono sia uomini che donne. Il servizio non è gratuito e per ogni prestazione il disabile paga, secondo questo articolo, l'equivalente di 150 mila lire. Esiste una piccola città in cui, previa valutazione medica, viene rimbursata una prestazione al mese. La differenza tra questo servizio e la normale prostituzione è la motivazione, sia di chi lo chiede che di chi lo presta. Cito alcuni brani a un'intervista al responsabile dell'associazione: "«La differenza è nettissima - aggiunge - sia per gli aspetti pratici, sia per quelli emotivi: l'incontro tra i nostri volontari ed i disabili si inserisce in un contesto di fiducia e di amicizia, che permette di vivere il rapporto sessuale in un quadro più umano». «Per chi presta il servizio - afferma Gerritson - il pagamento è più un simbolo che uno stimolo, tanto è vero che spesso viene devoluto all'associazione. Per il cliente, serve invece a stabilire un limite che gli ricorda sempre la natura della relazione: si tratta appunto di un servizio, e non di un rapporto che possa dar vita a risvolti sentimentali. Ma quello che davvero conta è il tempo passato insieme dalle due persone ed il legame che si crea: una delle nostre volontarie (sposata e madre di due figli) si occupa da sedici anni dello stesso portatore di handicap, e tra i due si è stabilita una relazione bellissima»." E ancora: Nel 2000 l'associazione, fondata nel 1983, ha ricevuto circa 3.000 richieste telefoniche provenienti da tutta l'Olanda e da alcune aree confinanti del Belgio e della Germania, la maggior parte delle quali hanno portato ad incontri. A chiamare sono soprattutto uomini (il 75% circa), un dato che spiega la preponderanza delle donne tra i volontari. «Quando qualcuno ci contatta per entrare a far parte dell'associazione come fornitore di servizi sessuali - spiega Gerritson - il primo passo è spiegare le difficoltà a cui va incontro, e verificare le ragioni dell'interesse. C'è una fase iniziale di valutazione e di monitoraggio molto rigorosa, che ci permette di evitare persone che non hanno le giuste motivazioni». Le motivazioni dell'associazione sembrano intanto aver pienamente convinto le autorità locali olandesi: il servizio sociale della cittadina di Amstelveen - pochi chilometri a sud di Amsterdam - ha deciso infatti di rimborsare agli handicappati - previa autorizzazione medica - una visita del Sar al mese." Poi vi consiglio di leggere questo articolo. http://www.sempreapg23.org/sempreonl...n/01gen03.html Poi, se ho tempo, scrivo qualcosa io... |